Cari amici,
invitiamo coloro che credono nella traiettoria del Movimento Roosevelt (e che hanno delle simpatie per la Lega) a dare la preferenza ad Antonio Maria Rinaldi, alle prossime elezioni europee del 26 maggio. Rinaldi è candidato con la Lega nella circoscrizione Italia Centrale (Lazio, Marche, Umbria e Toscana).
Antonio Maria Rinaldi è una persona con cui abbiamo costanti rapporti, e che spesso ha parlato dei cambiamenti di carattere monetario ed economico che devono avvenire in Europa. Questa Disunione Europea sembra occuparsi più degli interessi dei grandi gruppi finanziari che di quelli dei popoli europei, e c'è davvero molto da cambiare.
Il modello economico-finanziario imposto da questa Europa – dice Rinaldi – pretende stabilità dei prezzi per esercitare «un controllo quasi fobico sull'inflazione», e impone il massimo rigore nei conti pubblici fino a raggiungere il pareggio di bilancio.
Rinaldi è un economista keynesiano, e quindi si oppone alla politica degli apparati di Bruxelles e della stessa BCE.
Come candidato al Parlamento Europeo, oggi Rinaldi chiede che la BCE adotti uno statuto che finalmente la trasformi in una vera banca centrale, e la renda "prestatrice di ultima istanza": gli Stati – dice – devono poter essere finanziati alla bisogna, anche intervenendo sul mercato primario (cosa che oggi la Bce non può fare, per regolamento). In altre parole: è ora che la Bce si comporti come la Fed, la Banca del Giappone e la Banca d'Inghilterra.
Poi, aggiunge Rinaldi, bisogna "smontare" alcuni dei meccanismi automatici a supporto di questo modello, a iniziare dal Fiscal Compact – che non è un trattato, osserva Rinaldi, ma solo un accordo intergovernativo, peraltro in palese contrasto coi trattati su cui si fonda l'Ue.
"Vogliamo riportare i cittadini al centro dell'economia", insiste Rinaldi: "Oggi a farla da padrone sono alcuni gruppi dominanti, che hanno causato disastri e ne hanno scaricato il costo sulle tasche dei cittadini e sull'economia reale". Aggiunge il professore: "Ricordo che il nostro tessuto industriale non è composto dalle multinazionali, ma dalle piccole e medie imprese: quella è la nostra forza, e dobbiamo tutelarla".
Antonio Maria Rinaldi rivolge un appello diretto a soci e simpatizzanti rooseveltiani: "Ho molti amici nel Movimento Roosevelt, insieme ai quali credo di aver fatto un percorso comune, in questi anni". Per questo, Rinaldi chiede "un forte mandato popolare", nel segno del ripristino della sovranità democratica: "Quando parlerò lo farò a vostro nome, finalmente. E ricordate: chi non combatte ha già perso".
PRESIDENZA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentorrosevelt.com)
(Articolo del 24 maggio 2019)