![Gianluca Felicini c11c1](/images/Gianluca-Felicini_c11c1.jpg)
Oltre alla competenza nel settore industriale, Gianluca Felicini vanta una esperienza personale nel campo immobiliare, quale fondatore di un’associazione che tutela i proprietari di immobili, «anch’essi martoriati dalla stagnazione economica». Tiene a precisarlo, giusto per far comprendere le motivazioni che lo hanno spinto a perseguire, giovanissimo, un percorso politico e associazionistico volto a contrastare un declino sociale – ancor prima che economico – che ha colpito la sua città, e che si riflette sul panorama nazionale. «Sono stati questi anni, che ho speso con passione e ardore (ma che una politica miope ha fiaccato), a spingermi verso il mondo sindacale, ove ricopro da anni il ruolo di delegato all’interno delle Acciaierie Thyssen e quello di membro del direttivo provinciale della Cgil». Esperienze che hanno arricchito le conoscenze di Gianluca, fornendogli «un “know how” capace di coniugare le diverse sfaccettature che compongono la realtà lavorativa». Un bagaglio che ora, dice, «ritengo di poter mettere al servizio del Movimento Roosevelt», di cui Gianluca ringrazia, per la fiducia riposta, il presidente Gioele Magaldi e il segretario generale Patrizia Scanu.
«Benché il governo attualmente in carica abbia messo in campo diverse proposte – osserva – nessuna di queste sembra in grado di affrontare efficacemente e in maniera strutturale la criticità della situazione, che vede la disoccupazione al 10% e quella giovanile ben oltre il 30%». Secondo Gianluca Felicini sono dati «tragici, ma pur sempre ottimistici» perché frutto del calcolo Istat, i cui parametri statistici «appaiono a mio avviso quantomeno discutibili: si tenga conto ad esempio che bastano poche ore settimanali a fare di una persona un occupato». Ovviamente, l’alta percentuale di disoccupazione «non è che la punta dell’iceberg di un sistema politico che pare soffermarsi anacronisticamente sull’effetto visibile ma non sulla causa». Da poco, aggiunge, è ricorso il settantesimo anniversario per i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento cardine e ispiratore del Movimento Roosevelt, il cui statuto «sancisce il diritto inalienabile al lavoro, ad un’equa e soddisfacente remunerazione atta a garantire dignità alla persona e alla sua famiglia». Principi, assicura Gianluca, che il suo Dipartimento «intende perseguire fin da subito».