Ricorre oggi il quarantennale della legge 180, nota come "legge Basaglia" per la determinazione assoluta con la quale si battè per farla approvare lo psichiatra veneziano Franco Basaglia.
Grazie a questo medico straordinario e al dibattito che da due decenni si era acceso in Europa e negli USA sulla natura violenta e disumanizzante dell'istituzione manicomiale, i "matti" cominciarono faticosamente ad essere riconosciuti come persone e ad essere restituiti ad una vita più dignitosa.
A 40 anni da quella riforma storica, fra le più progressiste, moderne e lungimiranti della storia repubblicana, anche se non si può dire che tutti i problemi siano stati risolti (ricordo che i manicomi criminali, assai simili ai luoghi di detenzione e di tortura che erano i manicomi ai tempi di Basaglia, sono stati chiusi solo nel 2015) e nemmeno che la legge 180 sia stata realizzata completamente secondo il progetto di Basaglia, possiamo comunque dire che per molti malati di mente oggi i diritti civili sono assai più garantiti rispetto ad allora.
Ma forse non tutti conoscono la figura di Mario Tommasini, ex partigiano, operaio e politico del PCI che si battè come un leone, prima da solo e poi con Basaglia, per i diritti dei più deboli, a cominciare prorpio dai degenti dei manicomi.
Personaggi come Basaglia e Tommasini sono la testimonianza vivente di come due persone animate da un grande amore per i propri simili e da una straordinaria passione civile possano veramente cambiare il mondo e renderlo un posto migliore.
Perciò li ricordo agli amici del Movimento Roosevelt e condivido con il gruppo FB questa fondamentale ricorrenza nella lunga e mai conclusa battaglia per i diritti umani nella quale siamo impegnati anche noi. Ricordarli può esserci di stimolo e di incoraggiamento.
Da leggere, per chi volesse approfondire:
E. Goffman, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza, Torino, Einaudi, 2003 [1961] (resoconto di un anno vissuto nel manicomio St. Elizabeth di Washington e definizione del manicomio come "istituzione totale").
F. Basaglia, L'istituzione negata, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 1998 [1968].
Franco Basaglia, Franca Ongaro, Morire di classe, La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin (libro fotografico), Torino, Einaudi, 1969.M. Foucault, Storia della follia nell'età classica, collana BUR, Rizzoli, 1963 [1961].
F. Basaglia, L'istituzione negata, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 1998 [1968].
Franco Basaglia, Franca Ongaro, Morire di classe, La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin (libro fotografico), Torino, Einaudi, 1969.M. Foucault, Storia della follia nell'età classica, collana BUR, Rizzoli, 1963 [1961].
Da vedere:
C'era una volta la città dei matti (http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5acb81fc-de6b-4ddf-8dde-85f3919fdd54.html)
Qualcuno volò sul nido del cuculo, di Milos Forman, 1975 (https://it.wikipedia.org/wiki/Qualcuno_vol%C3%B2_sul_nido_del_cuculo)
C'era una volta la città dei matti (http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5acb81fc-de6b-4ddf-8dde-85f3919fdd54.html)
Qualcuno volò sul nido del cuculo, di Milos Forman, 1975 (https://it.wikipedia.org/wiki/Qualcuno_vol%C3%B2_sul_nido_del_cuculo)