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Il Movimento Roosevelt è un soggetto politico metapartitico, traversale, pluralistico e caratterizzato dall’adesione di soci provenienti da diverse latitudini politico-culturali, nondimeno convergenti su una serie di principi e finalità condivise di natura democratica e progressista.

Tra i nostri iscritti vi sono anche tesserati (noi ammettiamo la doppia tessera) di partiti o altri movimenti.


Non tutti, perciò, condivideranno o saranno indotti a condividere quanto espresso in questo intervento dell’Ufficio di Presidenza MR, rispetto all’ipotesi di un governo Lega-M5S.


La Presidenza, d’altronde, ha il diritto e il dovere di esprimere alcune considerazioni politiche generali.


E lo fa, dichiarando che essa offrirà volentieri- discretamente o palesemente- ai costruttori del nuovo (eventuale) esecutivo tutti i supporti di cui costoro dovessero aver bisogno.


Supporti e garanzie soprattutto sul piano internazionale, dal momento che non poche cancellerie nazionali, centri di potere sovranazionale e agenzie di intelligence percepiscono con ansia e diffidenza le conseguenze di un governo pentastellato e leghista.


La Presidenza MR (e tutti i soci rooseveltiani che ne dovessero condividere tale linea politica contingente), tuttavia, subordina il proprio sostegno al fatto che Lega e M5S realizzino concretamente gli obiettivi più salienti e significativi proposti in campagna elettorale dinanzi al Popolo italiano: e cioè un reddito di cittadinanza adeguato (viatico preparatorio e complementare, dal punto di vista MR, al più ambizioso e lungimirante obiettivo della costituzionalizzazione del diritto al lavoro) e la cosiddetta “flat-tax” o comunque misure di drastica riduzione di tutte le aliquote fiscali vigenti.


Oltre a ciò, invitiamo gli amici leghisti e pentastellati a meditare attentamente sia sull’articolo 3 dello Statuto MR (vedi https://www.movimentoroosevelt.com/chi-siamo/proposta-politica/statuto.html ), cosi da ispirare il proprio esecutivo ad alcune importanti finalità rooseveltiane, sia sui 21 punti qualificanti del costituendo PDP (o comunque si chiamerà “Il nuovo Partito di cui l’Italia ha un disperato bisogno”), leggibili per intero su www.partitodemocraticoprogressista.it e di cui qui di seguito proponiamo i titoli:

Preminenza della politica sull’economia.

Riabilitazione e rilancio della politica e della classe politica

Globalizzazione dei valori e dei diritti fondamentali dell’uomo.

Costituzionalizzazione del diritto al lavoro

Eliminazione dalla costituzione del pareggio di bilancio

Sovranità popolare sostanziale nella governance europea, nazionale e locale

Tutela della libertà e di un reale pluralismo dei mezzi d’informazione

Realizzazione di politiche ambientali per la tutela del territorio nazionale, europeo e mondiale

Drastica riduzione della pressione fiscale diretta e indiretta

Ripristino della funzione originale dell’O.N.U. basata sulla promozione dei diritti universali dell’uomo

Utilizzo produttivo del patrimonio artistico e culturale

L’istruzione pubblica come strumento per la formazione democratica del cittadino

Incremento sostanziale dei fondi per la ricerca

Ampliamento degli investimenti sanitari

Drastica riduzione dei tempi d’attesa per le cure al cittadino

Rigenerazione infrastrutturale ed urbanistica del territorio italiano

Responsabilizzazione dell’apparato statale nei confronti del cittadino

Istituzionalizzazione della ruolo della Sicilia come avamposto politico-economico per lo sviluppo dei paesi mediterranei

Sostituzione progressiva dei combustibili fossili con energie rinnovabili

Separazione tra banche d’affari e banche per il credito alle imprese ed alle famiglie

Riforma del funzionamento dello Stato: Nuove prerogative di partiti, Parlamento e Presidenza della Repubblica. Nuove forme di democrazia diretta.

Se invece, Lega e M5S si riveleranno un bluff (al pari di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e di tutti gli altri funesti protagonisti della Seconda Repubblica), calandosi le braghe dinanzi alle tecnocrazie sedicenti europee e a determinate oligarchie globali e tradendo cosi la fiducia dell’elettorato, il Movimento Roosevelt tutto intero non mancherà di denunciarne e smascherarne la cialtronaggine in ogni sede nazionale e internazionale possibile.

PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com )

( Articolo del 12 maggio 2018 )

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