Segue un articolo dal titolo “Nettuno, lotta interna al M5S: cade la giunta e tutti dal notaio” (Dopo il caso Pomezia, dove il sindaco Fucci voleva candidarsi tre volte, i grillini litigano anche nell’altra cittadina del litorale sud, con alla guida Angelo Casto. Si sono dimessi 9 consiglieri dell’opposizione ma anche quattro pentastellati. Ora si dovrà nominare un commissario), pubblicato da “Roma - Corriere”: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_maggio_03/nettuno-lotta-interna-m5s-cade-giunta-tutti-notaio-be755b6e-4ec9-11e8-aead-38ee720fad91.shtml
Valeria Costantini: «Dopo Pomezia tocca a Nettuno. Anche nel Comune marittimo a sud di Roma, si dissolve la giunta grillina. Non ha retto alla bagarre interna al Movimento 5 Stelle, la guida del sindaco-poliziotto Angelo Casto; nemmeno due anni di vita con liti e dissidi, infine tutti dal notaio per le dimissioni. Scene simili a quelle interne al Pd che nel 2015 portarono al crollo della giunta di Ignazio Marino. A dimettersi nove consiglieri dell’opposizione, ma anche quattro pentastellati, in guerra da tempo con il primo cittadino, ex vicequestore della Polizia.
In fila dal notaio e giù la giunta
Ora manca solo la consegna delle firme ufficiale e poi il comune di Nettuno sarà sciolto e si dovrà nominare un commissario: era già successo, per ben altri motivi, nel 2005 a causa delle infiltrazioni mafiose. «Dopo mesi di conflitti, tensioni e divisioni, tutte interne al M5S - scrivono i consiglieri dimissionari in una nota – l’esasperazione per l’arroganza, la prepotenza ed il disinteresse del sindaco e dei suoi fedeli scudieri portano gli stessi consiglieri di maggioranza, con grande senso di responsabilità, a staccare la spina all’amministrazione più litigiosa e inconcludente mai vista». Lo scorso marzo a cadere in anticipo sui tempi, era stata l’amministrazione stellata di Pomezia, altro comune conquistato dai grillini dove però il sindaco ribelle Fabio Fucci era pronto a ricandidarsi, infrangendo la regola che vieta i tre mandati. Una rivolta che gli è costata la dimissione in massa dei consiglieri: battaglia rinviata a giugno, per le nuove elezioni, Fucci correrà da solo, i suoi ex con un altro candidato.»