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pd 5s 46256
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Due mesi, bastano ed avanzano…
È intollerabile continuare ad ascoltare ogni giorno “tutto” e dopo un attimo il contrario di “tutto”.
Di Maio, fino a pochi giorni fa: «Il Movimento è nato in reazione al Pd, al loro modo di fare politica. E oggi offre uno stile nuovo».
Di Maio 2: «Il Pd ha un’idea perversa del concetto di democrazia».
Di Maio 3: «Il Pd è un partito di miserabili che vogliono soltanto la poltrona».
Di Maio 4: «Il Pd si fa pagare da Mafia Capitale».
Di Maio 5: «Il Pd profana la democrazia».
Di Maio 6. «Nel Pd hanno una questione morale grande come tutto il Pd».
Di Maio 7. «Nel Pd sono ladri di democrazia».
Di Maio 8: «Il Pd è il simbolo del voto di scambio e del malaffare».
Di Maio 9: «Nel Pd ci sono gli assassini politici della mia terra, sono criminali politici».
Di Maio 10: «Il Pd fa politiche che favoriscono i mafiosi».
Di Maio 11: «Il Pd è da mandare via a calci».
Di Maio 12: «Il Pd ha i mesi contati, mandiamoli a casa».
Di Maio 13: «Il Pd è il partito dei privilegi, della corruzione e delle ruberie. A casa».
Di Maio 14: «Il Pd sta con le banche, manda sul lastrico i risparmiatori».
Di Maio 15: «Il Pd è responsabile di questo schifo».
Di Maio 16: «Il Pd è il male dell’Italia».
Di Maio 17: «Le misure economiche del Pd sono infami».
Di Maio 18: «Siamo noi l’unica alternativa al Pd».
Di Maio 19: «L’unica cosa che possiamo fare è invitare i cittadini a liberare l’Italia dal Pd».
Di Maio 20: «Non ci fidiamo del Pd».
Di Maio 21: «Parlare con il Pd è un suicidio».
Di Maio 22: «Escludo categoricamente qualsiasi alleanza col Pd».
Di Maio 23: «Il nostro primo interlocutore è il Pd con l’attuale segretario e con le persone che in questi anni hanno lavorato bene»... E non finisce qui... (Mattia Feltri).
Di Maio, oggi: «Io non sto rinnegando le nostre idee né le critiche che in più momenti abbiamo espresso anche aspramente nei confronti del Pd, e che anche il Pd non ci ha risparmiato. Credo però che ora il senso di responsabilità nei confronti del Paese ci obblighi tutti, nessuno escluso, a sotterrare l'ascia di guerra… Sediamo intorno a un tavolo, per ragionare e trovare insieme una sintesi che serva a dare risposte e non a scontrarsi muro contro muro…»

Di Maio, che in sostanza è arrivato secondo, che numericamente ha PERSO le elezioni, continua a comportarsi come colui che è arrivato primo in assoluto. Impone al Centrodestra di “distruggere” l’alleanza politica (al Centrodestra, che ha vinto 37 a 32…); impone un “programma suo” ed inoltre dice che SOLO LUI può essere il PREMIER… ma di chi e sostenuto da chi e perché?..
Tutto questo credo sia INTOLLERABILE ed INACCETTABILE…
Per quanto mi riguarda, quindi, dopo tutto quello che ho visto ed ascoltato, credo che assolutamente NON esistano le condizioni per NESSUN accordo con nessuno e di nessun tipo.
Come giustamente scrive Enrico Mentana: «Alla fine aver messo sullo stesso piano Lega e Pd si rivelerà la mossa sbagliata del M5S. Non si può essere europeisti o euroscettici, per la Fornero o contro, per la FLAT TAX o l'imposizione progressiva (e la lista sarebbe lunga) a seconda dell'alleato che ti dà i voti per andare a Palazzo Chigi. Non è ciò che il movimento ha predicato in questi cinque anni, e si avvicina sempre più al paradosso del Pd: che fece il governo con Forza Italia perché il M5S lo aveva rimbalzato, con ottimi argomenti che però ha nel frattempo dimenticato. Tutti a turno hanno una sana vocazione maggioritaria: ma quando poi i voti non bastano si diventa cultori delle alleanze...»

La penso come Marcello Veneziani (ma naturalmente “ESTENDO” l’invito anche a Matteo Renzi, il “ROTTAMATORE”… affinché “ROTTAMI” questa falsa...): «Caro Matteo, un’alleanza coi grillini, in un ruolo di minoranza, le farebbe perdere il credito, forse la faccia, certo molti consensi che ha conquistato. E sarebbe ad alto rischio di rottura a breve termine, con accuse reciproche e col risultato di andare con un fallimento alle spalle alle elezioni. So che non s’intravedono altre soluzioni meno infami, so che solo un Governo purchessia, in grado di disegnare una appena decente legge elettorale e poi tornare a votare è oggi forse l’unica strada che resta. Ma non ci sono alternative…»
Come ho già affermato in più di una occasione: portateci al voto con una legge “NORMALE” che assegna un “PREMIO” a chi prende un voto in più.
Per quanto mi riguarda, il tempo è “SCADUTO”…

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