L’inganno del serpente a sonagli. Note sulla moneta
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- Postato da Davide Crimi
[Recensione anomala al libro di Nino Galloni "Chi ha tradito l'economia italiana?"] Perché “l’inganno”? E’ presto detto: perché la moneta non possiede alcun valore intrinseco. Prima che l’economia divenisse una delle moderne scienze dell’uomo, i fisiocratici, una corrente di pensiero della Francia del XVII secolo, lo avevano detto benissimo: solo ciò di cui ci si può nutrire è vera ricchezza. Quindi: patate, cipolle, frumento. Pane, come prodotto di trasformazione. Pasta. Carne. E poi il cuoio, per farne scarpe. Le pelli, per farne giacche. Si dirà: è troppo semplice. Gli economisti sanno che sono questi i fondamenti della teoria della produzione. Come il modello “fagioli-carbone” di Piero Sraffa (dove “fagioli” indica il settore agricolo e “carbone” è semplificazione per il settore industriale). Le cose non sono difficili. Quando sono difficili è solo perché c’è qualcosa da nascondere. Per esempio, un inganno. In un sistema industriale, il valore della moneta è definito dal valore della produzione, e non è possibile il contrario (cioè che sia il valore della moneta a definire il valore della produzione). La moneta in sé non ha valore. leggi l'intero articolo