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ue 18c10
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“Puri” del Centrodestra e dei 5S, non ci sono più scuse… il “gioco” è terminato... non c'è più tempo!
La tanto decantata maggioranza assoluta sperata per anni e anni senza il bisogno delle “famiglie” Soros-De Benedetti-Bonino e Berlusconi-Lupi-Fitto è un dato di fatto.
I cittadini hanno punito le “famiglie” Soros-De Benedetti-Bonino e Berlusconi-Lupi-Fitto… adesso tocca a voi!
Questa volta nessuno potrà dire: “No, ma sai... è colpa di “aBBElluSCOne” o di “aDDEbeneDDEtti”… I numeri parlano chiaro: “aBBElluSCOne”, “aDDEbeneDDEtti” e i loro amici, sono fuori dai giochi.
N.B. Terminato il lunghissimo “giochetto” durato 25 anni circa del “aBBElluSCOne” si, “aBBElluSCOne” NO, ormai, siete “costretti” a FARE… e SUBITO!
Pena: finirete molto male… peggio della “famiglia” Soros-De Benedetti-Bonino… Insomma, peggio del PD and friends (vedi la “cosa grassa” di D’Alema!).
Egregi del Centrodestra e dei 5S, in Italia, una persona su due CREPA di fame (nonostante le continue e ripetute rassicurazioni dei media “sinistri” di Sinistra!)… il tempo dei “giochi” è TERMINATO!
Anticipo i tempi: tutto quello che proverete a fare eventualmente di buono per la “gente normale” sarà ostacolato ed assolutamente NON gradito da quelli dell’UE e dell’EURO… l’UE e l’EURO sono nati per questo: per uccidere i medi ed essere indifferenti nei confronti dei “bassi”, i poveri…
Il mio personale consiglio è il seguente: non perdete tempo con quelli dell’UE e dell’EURO…
Quelli dell’UE e dell’EURO, ancor prima che eventualmente qualcosa nasca, attraverso i loro alleati banchieri di Bankitalia, sono stati chiari: «La mancanza di copertura che la Lega ha presentato sulla flat tax non è dissimile dalla mancanza di coperture del reddito di cittadinanza dei 5 Stelle…»
Tradotto: avete vinto le elezioni ma, ancora una volta, non dovete e potete fare nulla (devono continuare a CREPARE tutti, tranne loro!).
Perché vi dico che NON dovete perdere tempo con quelli dell’UE e dell’EURO?...
Vi invito alla lettura del pezzo che segue (“I TRATTATI UE SONO MODIFICABILI?”),
di Maria Luisa Visione. 

Maria Luisa Visione: «Rispondo con questo articolo alla domanda di molti lettori che cercano una spiegazione concreta, o quantomeno verificabile, da contrapporre al comune sentito dire, che oscilla tra mito e realtà.
Per ottenere maggiore flessibilità nelle regole di bilancio nazionale è necessario proporre modifiche ai trattati europei, che consentano di superare i vincoli comunitari imposti agli Stati membri.
Le possibili modifiche sono regolate dall’art. 48 del Trattato sul funzionamento dell’UE, nel quale sono disciplinate due procedure di revisione: quella ordinaria e quella semplificata.
La revisione ordinaria parte dalle proposte (progetti) esercitabili da governi nazionali, Parlamento europeo o Commissione europea, da sottoporre al Consiglio dell’Unione che potrà decidere di esaminare o meno quanto ricevuto attraverso una convenzione (da convocare), composta da rappresentanti dei parlamenti nazionali, da capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal Parlamento e dalla Commissione europei (anche BCE, in caso di modifiche istituzionali nel settore monetario). I progetti presentati vengono trasmessi dal Consiglio dell’Unione al Consiglio europeo e notificati ai parlamenti nazionali. Il tutto allo scopo di convocare una conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, per stabilire le modifiche di comune accordo da apportare ai trattati. “Le modifiche entrano in vigore dopo essere state ratificate da tutti gli Stati membri, conformemente alle rispettive norme costituzionali”, e, se, nei due anni successivi dalla firma di un trattato che modifica i trattati, uno o più Stati membri non hanno ratificato, tutto è deferito al Consiglio europeo.
Nella procedura di revisione semplificata, invece, è il Consiglio europeo che delibera all’unanimità, ma la decisione entra in vigore solo previa approvazione degli Stati membri, conformemente alle rispettive norme costituzionali. Inoltre, la procedura semplificata, non può essere estesa a modificare le competenze assegnate all’Unione.
Ipotizziamo che il nostro Governo chieda di riformare i trattati con una procedura di revisione ordinaria, per realizzare politiche economiche espansive. Sottopone il progetto al Consiglio dell’Unione, anche se non ha alcun alleato tra gli altri Stati membri. Il Consiglio dell’Unione lo trasmette al Consiglio europeo e lo notifica ai parlamenti nazionali. A seguito di parere favorevole, il presidente del Consiglio europeo convoca la convenzione. Viene esaminato il progetto e adottata per consenso la raccomandazione alla conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri (CIG). Se tutti gli Stati membri ratificano (conformemente alle loro rispettive norme costituzionali), le modifiche entreranno in vigore.
Per trasformare quindi le parole in concretezza, quando con facilità si parla di ricevere flessibilità sull’applicazione dei trattati in tema di vincoli di bilancio e politiche economiche e sociali, che consentano di rivedere limiti contabili e di non applicare l’austerity, occorre: 

- essere preparati e competenti, per essere presi in considerazione;

- proporre modifiche concrete e circostanziate, che possano ricevere parere favorevole;

- avere l’unanimità da parte degli altri Stati membri. 

Diversamente è soltanto un’illusione…» 

Egregi del Centrodestra e dei 5S, questo è quanto… adesso tocca a voi!
Tutto e subito… altrimenti, finirete molto male… peggio della “famiglia” Soros-De Benedetti-Bonino… Insomma, peggio del PD e della “cosa grassa” di D’Alema! 
Alla domanda: “Ma come si fa con quelli dell’UE?”…
Copio ed incollo ancora una volta: «La risposta è semplicissima: l’UE, negli ultimi 26 anni (parlo precisamente degli anni “POST TAGENTOPOLI”… evento citato NON per caso!...), ha avuto “il coltello dalla parte del manico” ed ha imposto ed ottenuto TUTTO… Quindi, tornando alla domanda: «Si, ma sai… ma come si fa con quelli dell’UE?...»
Semplicemente trattiamo quelli dell’UE come loro hanno trattato noi negli ultimi 26 anni… Ma se quelli dell’UE “se la tirano troppo”, nel giro di poche ore ed a colpi di Decreto (sempre considerando la maggioranza “stra-assoluta” ed “il coltello dalla parte del manico”!), diciamo: “CIAO CIAO UE!…”»

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