Gianfranco Carpeoro: «Nella imminenza delle elezioni per la carica di Segretario Generale del Movimento Roosevelt vorrei definire (nello spirito innovativo di Democrazia avanzata che caratterizza la nostra comunità, con la nostra capacità di elaborare scelte non egotiche e individualistiche, ma sempre ispirate a una dialettica laica, ma anche ecumenica), i principi guida oggettivi e non personalistici che hanno ispirato la mia decisione...
Tra i tre candidati, voterò PAOLO MOSCA, perché: 1. È amico di Carpeoro;
2. Gli piacciono i libri di Carpeoro e spesso li recensisce;
3. Pranza o cena spesso a casa di Carpeoro;
4. Gli piacciono le ricette di Carpeoro;
5. Ride, spesso caso isolato, alle battute di Carpeoro;
6. Condivide con Carpeoro molte tesi e analisi politiche, anche quelle che Carpeoro non ricorda di aver detto o quelle che tutt’ora non ha ben chiaro perché le ha dette;
7. Gradisce molto il blues che Carpeoro strimpella con la sua armonica;
8. Ha esperienze professionali nel mondo artistico e televisivo analoghe a quelle nel passato di Carpeoro;
9. È uno scrittore molto più bravo di Carpeoro;
10. Si guarda bene dal dirglielo a Carpeoro che lui come scrittore è meglio.
Per questi ottimi, non personalistici, oggettivi, democratici, lucidamente laici motivi, io voterò PAOLO MOSCA, con la serenità di aver dato il mio onesto contributo per una selezione asettica e dialettica della classe dirigente del Movimento, e con la tranquillità che la qualità degli altri candidati e la certezza della collaborazione futura dei tre, qualunque risultato emerga, sta consentendo a tutti noi in piena libertà di votare le sfumature che più ci piacciono, senza la necessità di considerare nessuna scelta come radicale o antagonista.»