A beneficio di qualche deviato, ritardato, squallido, TROLL, in malafede o NON informato FASCIO-rosso e/o semplicemente di rosso colore, quindi NON fascio (sempre ammesso che esistano, per lo meno in Italia, dei rossi NON fascisti).
Scrissi all’interno del mio primo libro, questo: https://www.movimentoroosevelt.com/news/per-dipartimento/comunicazioni/apprendiamo-di-una-nuova-pubblicazione-editoriale-del-rooseveltiano-vincenzo-bellisario-movimento-roosevelt-in-italia-e-nel-mondo.html, pubblicato per la divulgazione dei “Principi e delle finalità” del MR e non solo: «Saranno ammessi come tesserati del Movimento Roosevelt cittadine e cittadini di qualunque simpatia o militanza filosofica, religiosa, politica o associativa, o orientamento sessuale, di qualunque livello di istruzione, ceto e professione, nonché i disoccupati ed i parzialmente occupati. Saranno ammessi inoltre i rappresentanti di aziende, associazioni, enti, gruppi e movimenti preesistenti, sia a titolo personale che come espressione delle entità collettive delle quali abbiano la responsabilità gestionale e/o legale…»
Ancora: «Il Presidente Gioele Magaldi, inoltre, sin dall’inizio del percorso, ha direttamente informato ed ha fatto sapere senza mezzi termini a tutti i rappresentanti e i simpatizzanti del Movimento Roosevelt che «sono stati ammessi come soci fondatori e che saranno ammessi come soci ordinari cittadini e cittadine che possano anche, in passato, aver aderito a ideologie novecentesche incompatibili con la libertà e la democrazia (vedi fascismo, comunismo e loro varianti). Il dato fondamentale, però, è che dopo l'8 aprile 2015, data di deposito formale dell'Atto Costitutivo del Movimento presso l'Agenzia delle Entrate, qualunque socio tesserato che si auto-proclamasse fascista o comunista sarà passibile di atto disciplinare interno e di possibile espulsione dal Movimento, in quanto le ideologie fasciste e comuniste sono incompatibili strutturalmente e sostanzialmente con l'ideologia democratica, libertaria e progressista che ha animato e anima la costruzione del Movimento Roosevelt. Perciò, nel ribadire che non importa da quale traiettoria politico-culturale e ideologica si “sia giunti” sino alla prospettiva ideologico-programmatica del Movimento Roosevelt, ci tengo anche a sottolineare che, una volta abbracciati i principi e le finalità chiaramente enucleati nell'Articolo 3 dello Statuto, non ci si può più permettere il lusso di auto-proclamarsi fascisti o comunisti, ma occorre invece sentirsi e dichiararsi fieramente democratici, libertari, attenti alla giustizia sociale, anti-fascisti e anti-comunisti, così come contrapposti a qualsivoglia declinazione liberticida e non democratica della vita politica e sociale». Successivamente, in occasione di alcuni “attacchi”, in particolare su una Pagina Facebook del Movimento Roosevelt, avvenuti con la pubblicazione di post dove veniva utilizzato un linguaggio e dei toni tutto inappropriati e dove venivano esaltati con forza link controversi e/o molto diretti (in particolare faccio riferimento ad un post intitolato “Aspettando il 25 aprile…”, contenente un video di commemorazione ed esaltazione delle SS naziste dal titolo “Ultimo Reparto”, del Gruppo musicale “Ich Liebe Dich”, nel quale si fa un’apologia sfrenata e appassionata della “Charlemagne”, ultima Divisione combattente delle Waffen SS), il Presidente Gioele Magaldi, di concerto con la Segreteria Generale, erano immediatamente e nettamente intervenuti, affermando che «l’apologia di nazismo non è tollerabile sulle pagine dei Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt”», chiedendo di «bannare ed escludere da tali Gruppi, a partire da subito, un fascista e nazional-socialista dichiarato, artefice di innumerevoli provocazioni e chiunque si rifaccia a qualsivoglia idea totalitarista» ed aggiungendo che «siamo non soltanto all’apologia di fascismo, ma addirittura all’apologia di nazismo. E siccome tali apologie di fascismo e nazismo non solo possono configurarsi come reati penali, ma sono senza dubbio azioni vomitevoli e indesiderabili per qualsivoglia contesto democratico-progressista, liberale e rooseveltiano, l’Ufficio di Presidenza e la Segreteria Generale Movimento Roosevelt chiesero a tutti gli amministratori dei seppur ufficiosi Gruppi Facebook “Amici del Movimento Roosevelt Italia, Lazio, Roma, Campania, Lombardia, e di ogni altra regione o città,” non solo di pubblicare come provvisorio post fissato in alto il presente, ma anche di rimuovere il post filo-nazista in questione “Aspettando il 25 aprile…” e di bannare/escludere immediatamente su tali Gruppi Facebook rooseveltiani, dall’iscrizione e dalla possibilità di pubblicare o commentare alcunché, fascisti e nazional-socialisti dichiarati oltre a qualsivoglia altro sostenitore di totalitarismi in generale, la cui espulsione anche dal Movimento Roosevelt in quanto tale sarà presumibilmente oggetto imminente di giudizio interno presso il Collegio Giudicante competente». Tra le innumerevoli e nettissime prese di posizioni da parte di vari esponenti del Movimento Roosevelt, segnalo anche quella del responsabile del Dipartimento Cultura (Sergio Magaldi) che, in occasione di specifiche pubblicazioni su questa “tematica”, a beneficio di tutti e di ciascuno, ha scritto e pubblicato un brevissimo e non interpretabile passaggio intitolato “Non è tollerabile”. Ecco il breve comunicato: «Sembra venuto il momento di fare chiarezza sugli incresciosi episodi che continuano a verificarsi con la pubblicazione - da parte di alcuni Gruppi Facebook di Amici del Movimento Roosevelt - di post contenenti vergognoso materiale di propaganda negazionista della shoah. Non è più tollerabile che gli amministratori dei Gruppi si limitino a bannare tali post, dopo averli pubblicati. Ricordo a tutti che il Movimento Roosevelt nasce per la concreta attuazione dei diritti umani, proclamati solennemente con la Dichiarazione Universale del 1948, all’indomani di una guerra sanguinosa scatenata dal nazifascismo, con milioni di morti tra cui i sei milioni di ebrei della shoah. Negare l’esistenza dei campi di sterminio è un’offesa per le vittime, per i sopravvissuti, per i loro familiari, per tutti gli uomini degni di questo nome. Negarla dalle pagine di Facebook, amiche del Movimento Roosevelt, ha per giunta il sapore della beffa e dell’oltraggio per tutti gli iscritti e i simpatizzanti del Movimento Roosevelt. Il primo diritto di ogni uomo è di pretendere il rispetto della verità storica, con la consapevolezza − come è scritto nel Preambolo della Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani − che “il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità”». Sarà successivamente, ancora una volta, il Presidente Gioele Magaldi, in maniera netta e diretta, a mettere la parola fine alle “incomprensioni” che ruotavano attorno ai Gruppi Facebook, con la seguente “precisazione”, che sarà inserita su tutte le pagine: «Qualsiasi contributo che inciti all'odio razziale, etnico, di orientamento sessuale e ogni cosa che vada contro i Diritti Fondamentali dell'Uomo, verrà prontamente cancellato, per una Comunità che voglia essere e dimostrarsi Civile e Democratica».
In queste settimane di KABARET propagandistico, i FASCIO-MAFIOSI deviati, ritardati, squallidi, TROLL, in malafede e/o semplicemente NON informati di rosso colore (coloro che hanno demolito l’Italia ed il Mondo degli ultimi circa 30-40 anni, ma poi dicono che “HANNO STATO” agli altri…), ci hanno nuovamente, volutamente o ingenuamente riprovato…
Fortunatamente è intervenuto uno dei “perni principali” del MR - Gioele Magaldi - per tranquillizzare i FASCIO-MAFIOSI deviati, ritardati, squallidi, TROLL, in malafede e/o semplicemente NON informati di rosso colore.
Scrive Gioele Magaldi, all’interno di alcuni Gruppi e/o Pagine ufficiali del MR: «Tutti coloro che si arrogano con presunzione il ruolo di custodi esclusivi dell'antifascismo, ma sono alquanto reticenti sui crimini del comunismo e alla fine invocano l'intolleranza anche verso la libertà di pensare, che non può essere mai limitata con la ragione che ci ripugnino le idee altrui. Ciò che conta è che il pensiero rimanga tale e non possa tradursi in azioni ignobili o in istigazione a delinquere.In questa sede si afferma e io lo ribadisco (non accettando lezioni di democrazia e antifascismo né da te né da alcun altro) che Casa Pound e Forza Nuova hanno il diritto di esistere e di manifestare pacificamente il proprio pensiero, che potrà essere altrettanto pacificamente contestato. Non hanno invece il diritto (non ce l'ha alcuno) di organizzare "ronde" (nere o rosse, non fa differenza), di pestare immigrati, di fare apologia di nazismo o di fascismo, eccetera. Ma mi permetto di aggiungere a tutti coloro che si proclamino antifascisti ma non anche anticomunisti, che da Stalin a Pol Pot, dalla RDT alla Polonia, all'Ungheria, alla Cecoslovacchia, a Cuba o in Cina, i regimi comunisti si sono macchiati di violenze inumane e inaudite che sono perfettamente assimilabili a quelle imputate a fascisti e nazisti. Quanto a Karl Popper: gli intolleranti che non devono essere tollerati sono coloro che traducono in azioni concrete le loro idee liberticide e antidemocratiche. La manifestazione del pensiero, invece, anche se quel pensiero ci ripugni, in un contesto autenticamente democratico e liberale va sempre garantita».
Ancora, a proposito di alcune parole che avrebbe pronunciato Sandro Pertini nel 1960: «Ho approvato personalmente il tuo post, anche se non lo condivido. E non condivido nemmeno le parole di Sandro Pertini del 1960 (anche se il contesto dell'epoca era tale da giustificare di più le sue preoccupazioni e istanze e anche se, da socialista democratico e liberale quale sono, ammiro e stimo Pertini per molte altre ragioni). Infatti, io che sono antifascista sin da quando ero in culla, lo sono sempre stato per le stesse ragioni per cui ero e sono anticomunista. Le manifestazioni violente e illiberali degli ultimi giorni e delle ultime ore, compiute da sedicenti antifascisti che si macchiamo dello stesso squadrismo antidemocratico che imputano alle "camicie nere", in che senso si differenziano dalla teoria e della prassi fascista? La verità, che forse occorre iniziare a proclamare con sempre maggiore nettezza, è che la nostra Costituzione è nata su un malinteso e su una ambiguità di fondo. Invece di dirsi Costituzione anti-totalitaria e anti-dittatoriale in genere, è stata definita "antifascista", dimenticando che, ovunque non fossero frenati dalla logica di Yalta (come in Italia e in Francia), i comunisti hanno imposto persino in Europa regimi tirannici, sanguinari, terroristici e oligarchici al pari di quelli fascisti (Albania, Jugoslavia, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria, Polonia, RDT). Per me antifascismo e anticomunismo si equivalgono, in quanto sia il fascismo che il comunismo sono ideologie violente, liberticide e antidemocratiche. Ma siccome sono un democratico e un social-liberale, voglio lasciare libertà di pensiero e di parola tanto ai sedicenti "neocomunisti" che ai sedicenti "neofascisti", i quali ultimi, peraltro, in omaggio alla legge ipocrita che non consente la ricostituzione del Partito Fascista, ma consentì da subito l'agibilità politica del MSI, che al Fascismo palesemente si richiamava, si sono dati nomi che non tirano in ballo formalmente il PNF: Casa Pound, Forza Nuova, ecc. Dopo di che, non bisogna avere paura delle idee. Ed è meglio confrontarsi con idee fasciste, comuniste o comunque antidemocratiche in un libero dibattito pubblico e pacifico che non a forza di manifestazioni violente, bastonature, rigurgiti della strategia della tensione che fu. Anche perché, in vita mia, grazie al potere del confronto dialettico aperto e non pregiudiziale (tipico di una mentalità democratica e libertaria) ho visto molti, un tempo nostalgici del fascismo o del comunismo, approdare a valori di libertà e democrazia. Infine, possono esserci suggestioni socio-economiche interessanti anche in Casa Pound o in altri movimenti di estrema destra o estrema sinistra, e compito di una democrazia solida e lungimirante è valutare ed eventualmente valorizzare queste idee, isolandole dalla cornice estremista e/o antidemocratica in cui siano incastonate. Infine, come già e stato detto, soltanto l'istigazione a delinquere può essere sanzionata in uno stato democratico e social-liberale, non la libera espressione del pensiero e della riflessione socio-economica, anche quando tale riflessione non ci piaccia o ci ripugni. Confutiamola, ma non costringiamola a nascondersi nei bassifondi dell'eversione e del risentimento provocato dalla censura: lasciamo che abbia libertà di cittadinanza proprio allo scopo di mostrarne le eventuali incongruenze e incompatibilità rispetto ad una società che si desideri sia laica, aperta, pluralista, multi-etnica, libera e prospera».
Quindi: «Ancora su Antifascismo e Anticomunismo del radicalmente democratico e social-liberale Movimento Roosevelt… Credo che la questione possa riassumersi in termini molto sintetici come segue. L'antifascismo, dalle parti del MR, è una cosa talmente scontata (e appunto scritta a lettere di fuoco nello Statuto MR: l'hai mai letto, a proposito?) che non abbiamo bisogno di caricarlo di tutta l'enfasi retorica di cui si riempiono la bocca (deformata dalla bava) certi antifascisti italiani un po’ sospetti, Antifascisti sospetti perché-come ho/abbiamo spiegato milioni di volte- da un punto di vista autenticamente democratico e libertario non si può evocare l'incompatibilità del Fascismo con la democrazia se non si ammette contemporaneamente anche l'incompatibilità dell'ideologia comunista con i principi democratici e liberali. Quanto al discorso su Casa Pound, sarà utile meditare su questo contributo: http://www.grandeoriente-democratico.com/GOD_si_unisce_al_suo_Gran_Maestro_Magaldi_nella_solidarieta_a_CASAPOUND_alla_libreria_IL_BARGELLO_e_a_MARIO_VECE.html. Se quindi il garantismo social-liberale del MR non si accoda al gregge degli antifascisti violenti (e spesso neocomunisti) e rivendica un proprio antifascismo fermissimo ma pacifico e rispettoso del Codice civile e penale, ci sono precise ragioni. Ragioni che ci impediscono di ritenere il Fascismo più antidemocratico e pericoloso del Comunismo, se entrambi non sono frenati dalla legalità democratica e liberale. Per noi lo sono alla stessa maniera, ideologie pericolose, antidemocratiche e dagli esiti oligarchici. A ciò si aggiunga che, mentre si scatena la furia di alcuni nel chiedere la censura di Casa Pound o di altri gruppi politici “fascistoidi”, nessuno si sogna di fare altrettanto con gruppi politici italiani che ancora hanno l'impudenza di definirsi comunisti, dopo le ignobili e inumane atrocità commesse da qualsivoglia regime comunista, in ogni angolo del Mondo. Ciò premesso, cosi come si argomenta (giustamente) che i comunisti italiani non hanno commesso le atrocità di Pol Pot, Stalin, Fidel Castro, Mao Zedong, ecc.(ma Palmiro Togliatti, in URSS, consegnava all'Inquisizione staliniana i compagni italiani non ortodossi...), parimenti si potrà riconoscere che anche i "fascistoidi" di Casa Pound non hanno compiuto le atrocità dei fascio-nazisti della prima metà del Novecento. Quindi, noi del MR riteniamo che né gli uni né gli altri (né i neocomunisti né i neofascisti italiani) debbano essere impediti per legge nella loro libera espressione di idee e iniziative politiche, sintanto che tali idee non istighino a commettere reati e tali iniziative si inscrivano nel perimetro della legalità. E' la democrazia, bellezza! E poi, socraticamente, a noi del MR piace il dialogo specie con chi la pensi diversamente e/o molto diversamente da noi. Quindi siamo stimolati da una dialettica serrata sia con i comunisti che con i fascisti, anche se, da Statuto MR, nessuno che si definisca fascista o comunista (cioè antidemocratico e illiberale) può ottenere la tessera rooseveltiana».
In conclusione e secondo me… bisogna lavorare nell’immediato, senza se e senza ma, per “addrizzare” quella che ho sempre personalmente definito e definisco “STORTURA COSTITUZIONALE”, che va avanti da oltre settant’anni...
Bisogna lavorare per “Proclamare con nettezza che la nostra Costituzione è nata su un malinteso e su una ambiguità di fondo. Invece di dirsi Costituzione anti-totalitaria e anti-dittatoriale in genere, è stata definita ‘antifascista’…”
Bisogna lavorare spediti in questa direzione, senza se e senza ma, in modo da rimettere sullo stesso piano tutte le “FASCIO-CAROGNE”: quelle di rosso e di nero colore… ed eventuali altre!
Ancora una volta: “Occorre proclamare con nettezza che la nostra Costituzione è nata su un malinteso e su una ambiguità di fondo. Invece di dirsi Costituzione anti-totalitaria e anti-dittatoriale in genere, è stata definita ‘antifascista’…” (Gioele Magaldi).
N.B. Ho già personalmente informato alcune personalità, di tutto quanto sopra…