DI MAIO: «Abbiamo conosciuto Salvatore Caiata come presidente del Potenza calcio e ‘lucano dell’anno’. Per questo è stato candidato con il Movimento 5 Stelle...
Al momento della sua candidatura ci ha fornito tutta la documentazione che attestava che la sua fedina penale era pulita e nulla è risultato né dal certificato penale né da quello sui carichi pendenti. Oggi apprendiamo per la prima volta che su di lui c'è un’indagine che risale al 2016, di cui Caiata non ci ha informati. Se lo avesse fatto gli avremmo chiesto, come da nostro Regolamento, di fornirci per la candidatura il certificato rilasciato ai sensi dell’art. 335 del c.p.p. e i documenti relativi ai fatti contestati… Caiata è fuori dal M5S!».
L’indagato e presunto riciclatore di denaro candidato per i 5S, Salvatore Caiata: «State tranquilli: non mi ritiro, sono più TOSTO di prima!; Per me stamattina non è stato un buon risveglio, perché mi sono trovato coinvolto in questo ciclone mediatico che mi lascia sbalordito, triste, dispiaciuto, furibondo, con chi senza pietà e senza sapere distrugge la vita di una persona che si è sempre comportata per bene. Sono una persona perbene e mio figlio può essere orgoglioso di suo padre perché ha sempre fatto tutto in modo onesto. E' sicuramente sorprendente la tempestività con cui una notizia vecchia di due anni venga riportata oggi, da tutti i media nazionali, a meno di dieci giorni dal voto. L'affetto e le dichiarazioni di stima che ho ricevuto da migliaia di persone mi danno la forza per essere più determinato di sempre a voler contribuire al cambiamento di questo Paese.»