Scrissi, ieri, nel finale del pezzo “Il fascismo si combatte riprendendo le lotte tra i lavoratori, portando le parole d’ordine della solidarietà e dell’uguaglianza nei quartieri e nelle periferie… non certo con l’antifascismo di facciata di chi ha scelto le banche e l’Unione Europea…” (citazione di Marco Rizzo, candidato premier e segretario del Partito Comunista) che l’unico FASCISMO, in Italia (considerando i numeri impressionanti - svariati milioni FASCI -, i metodi, i toni e non solo…), è quello dei FASCIO-ROSSI...
Scrissi, sempre ieri, di proposito, sulla PAGINA di Giorgio Cremaschi, quanto segue: «DOTTOR Cremaschi, La stimo ma NON leggo sul suo profilo nessuna SOLIDARIETA' per l'attacco CRIMINALE e MAFIOSO nei confronti di un esponente di FN per conto della MAFIA di rosso colore... in Sicilia!Come mai???...» (abbastanza inutile affermare che Giorgio Cremaschi NON ha solidarizzato con il criminale, brutale e mafioso assalto ad un militante di Forza Nuova e che ha solidarizzato SOLO con il presunto - ancora da chiarire per tanti aspetti, sapremo nelle prossime ore… - criminale, brutale e mafioso assalto ad un militante di “Potere al Popolo”, l’attuale Partito di Cremaschi).La risposta (anche questa abbastanza scontata ma sicuramente più “istituzionale”…) di Cremaschi al mio commento: «Le rispondo con le parole di Minniti ..non ci si fa giustizia da soli..il fascista di Palermo è un rapinatore violento e razzista pluripregiudicato segretario di un partito che dovrebbe essere fuorilegge... detto questo non ci si fa giustizia da soli…»
Questo il messaggio di “solidarietà” dello stesso - CREMASCHI - per la presunta aggressione ai militanti del suo Partito: «VOGLIO ESPRIMERE TUTTA LA MIA SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI DI PERUGIA DI POTERE AL POPOLO AGGREDITI E FERITI...Io questo l'ho già visto e vissuto negli anni 70, si chiamava strategia della tensione. Stato e servizi segreti alimentavano i fascisti poi, di fronte alla reazione antifascista, la DC diceva basta con gli opposti estremismi. Questo oggi lo fa il PD, responsabile assieme a Berlusconi e Salvini dello sdoganamento e dell'uso politico dei fascisti. Che vanno sempre contrastati, di cui bisogna rivendicare con forza la messa fuorilegge, ma senza dimenticare mai chi è il nemico principale.. Noi stiamo con gli sfruttati e gli oppressi, contro banche, finanza, multinazionali UE e NATO e loro servi politici...»
Abbastanza scontate (per non dire scontatissime) alcune risposte al mio commento: «Via il fascismo dall italia ora e sempre pizzale loreto!»; «MA SIAMO SICURI CHE CENTRA QUALCOSA IL COLORE POLITICO??? DA COME è AVVENUTO IL PESTAGGIO MI SEMBRA PIù PLAUSIBILE UN REGOLAMENTO DI CONTI INTERNO ALL ESTREMA DESTRA/MAFIA... »; «Nessuna solidarietà alle pseudo vittime fasciste…»
La pubblicazione del pezzo di ieri era finalizzata a cercare di scongiurare la FASCIO aggressione dei FASCIO-ROSSI che non solo sono i peggio FASCIO, ma addirittura vedono il FASCIO solo dall’altra parte e si giustificano pure dicendo che la cosiddetta Costituzione (da cambiare nell’IMMEDIATO nello specifico punto che riguarda i FASCI e le ideologie FASCIO… dove va aggiunto che i FASCIO rossi sono come quelli neri, anzi: molto, ma molto, ma molto, ma molto peggio…) punisce solo i FASCI NERI e non loro: i FASCIO-ROSSI…. Ossia, i peggio FASCI presenti da oltre settant’anni in Italia ed in ogni angolo del Mondo.
Scrissi letteralmente quanto segue: «N.B. Segnalo l’azione FASCIO-ROSSA di oggi, a TORINO, denominata “STANIAMO DI STEFANO”… Gli unici veri fasci italiani, oggi (considerando i numeri impressionanti - svariati milioni -, i metodi, i toni e non solo…), i FASCIO-ROSSI, proveranno nuovamente a colpire, dopo la carica “suonata” da tal Boldrini, che ha auspicato lo “scioglimento” di quei gruppi che, sempre secondo tal Boldrini, sarebbero “neofascisti” (nonostante siano in piedi da svariati anni).Cercare di prevenire è sempre meglio che “FASCISTONI-ROSSI curare”…»
Non è servito a nulla: i FASCISTONI ROSSI (ripeto: gli unici che “fanno paura” considerando i numeri impressionanti - svariati milioni di FASCI -, i metodi, i toni e non solo…), sono tornati alla “FASCIO-CARICA” contro un democraticissimo Partito in piedi da svariati anni e che corre regolarmente e democraticamente alle elezioni…
Un video della “FASCIO-CARICA”: https://video.repubblica.it/edizione/torino/casapound-a-torino-manifestanti-respinti-con-idranti/297913/298534?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T2
Segue un articolo dal titolo “Sassaiola dal corteo antifascista a Torino, la polizia ferma i manifestanti con idranti e lacrimogeni” (Feriti tre poliziotti, fermati due manifestanti. Salvini: "Facciamo pagare i danni ai genitori di questi ragazzi"), pubblicato da “Torino-Repubblica”: http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/02/22/news/_staniamo_i_fascisti_di_casapound_500_in_corteo_sotto_la_pioggia-189513444/
ALESSANDRO CONTALDO e JACOPO RICCA: «Scontri tra la polizia e i manifestanti antifascisti, circa cinquecento, che stanno tentando di raggiungere il Nh Hotel tra corso Bolzano e corso Vinzaglio, dove sta parlando il leader di CasaPound Simone Di Stefano.
Dal corteo sono partiti petardi e bombe carta, ma anche sassi, bottiglie e tubi divelti dalle recinzioni di un cantiere stradale vicino alla stazione ferroviaria di Porta Susa. La polizia ha risposto prima con gli idranti, poi con i lacrimogeni. Almeno due manifestanti sono stati fermati, tre poliziotti sono rimasti feriti. Il corteo, allontanato dalla polizia, ha raggiunto piazza Statuto per scendere poi lungo via Garibaldi fino in piazza Castello.
Dei disordini ha parlato a Quinta Colonna il leader della Lega Matteo Salvini: "A Torino questi ragazzi fanno quello che fanno perché stasera quando tornano a casa nessuno gli fa nulla: se vai dalla mamma e dal papà e gli fai pagare i danni vedrai che la prossima volta restano a casa a studiare". Nello stesso programma su Rete 4. il cinque stelle Luigi Di Maio ha commentato: "Questi episodi violenti fanno preoccupare. Quando si vedono queste cose destra e sinistra si accusano a vicenda, ma chi le fa è un deficiente e basta".
Il corteo, che raduna circa 500 persone, militanti dei centri sociali e No Tav, anarchici, studenti, tante bandiere di Potere al Popolo, era partito verso le 19 da Porta Nuova.
"Andiamo a stanare i fascisti di CasaPound" lo slogan lanciato dai manifestanti che stanno percorrendo corso Vittorio, scortati da un imponente schieramento di agenti in tenuta antisommossa.
"Da Torino a Palermo scateniamo l'inferno. Non è solo uno slogan ma una promessa. Quello che è stato fatto a Palermo all'esponente di Forza Nuova è una concreta azione di antifascismo ed è legittima perché attaccare i fascisti è una difesa popolare": sono le parole del duro intervento fatto in corso Vittorio dai manifestanti che cercano di avvicinarsi al Nh Hotel tra corso Bolzano e corso Vinzaglio, distante poche centinaia di metri, dove sta parlando il leader di CasaPound Simone Di Stefano.
Prima carica e getto di idranti in corso Vittorio. Il corteo ha cercato per due volte di forzare il blocco e gli agenti in tenuta antisommossa hanno allontanato i manifestanti che si sono ricompattati e si trovano a una decina di metri dal cordone di polizia.
Il corteo è arrivato fino in via Colli, a pochi metri dall'albergo dove tra poco parlerà Di Stefano.
La polizia ha bloccato l'accesso dopo un corteo senza regole che ha rapidamente percorso corso Stati Uniti e corso Galileo Ferraris. I manifestanti hanno cominciato a lanciare petardi e qualche bomba carta e a occupare la strada con i cassonetti delle immondizie (qualcuno ha preso fuoco ma le fiamme sono subito state spente), ma sono stati di nuovo allontanati prima con gli idranti, poi con un fitto lancio di lacrimogeni.
Fermata durante una carica una giovane studentessa».
Inoltre, sempre a “beneficio” dei “FASCISTONI” tutti (ma in questo caso è rivolto ai “FASCISTACCI” di rosso colore…), propongo un pezzo dello scrittore Francesco Alberoni che spiega in maniera impeccabile il concetto generico delle ideologie estreme, settarie, totalitarie. Un pezzo “vecchio” di circa 70 anni… (non servirà a nulla, lo posto giusto per…).
Sogni insanguinati, Pavia, marzo 1948
Ci stiamo avvicinando al giorno del voto che avverrà il 18 aprile 1948. Ieri sono stato in piazza grande e ho sentito un discorso del Campesino. Pronunciava frasi in spagnolo cui, subito dopo, seguiva la traduzione in italiano. Un metodo estremamente efficace, perché i concetti, scanditi nel limpido Casigliano, venivano ribaditi in italiano e martellati nella mente. Il Campesino è un vecchio Comunista, un eroe della guerra civile spagnola. Eppure qui parlava a favore della Democrazia Cristiana. Diceva di essere stato in Russia e di aver constatato di persona che, nel Paese del Comunismo i contadini e gli operai sono schiavi. La gente lo ascoltava avida voleva sentirsi dire ciò che, in cuor suo, già credeva. Mi domandavo attraverso quali terribili traversie, quali terribili disinganni questo Comunista è arrivato a far propaganda proprio per i preti che, a suo tempo ha odiato e massacrato. E pensavo alla collera, all’odio mortale che devono provare i suoi antichi compagni di Partito. La campagna elettorale è condotta da entrambe le parti con estrema violenza. Capisco che ciascuna di loro gioca una partita decisiva. Rifletto con amarezza e mi dico: ancora una volta sono circondato dall’odio politico. Ancora una volta sono accerchiato da gente che si scontra sulla base di certezze assolute. E mi domando se solo questo è il modo in cui noi, esseri umani, possiamo credere in qualcosa, solo scontrandoci con un altro, solo contrapponendo fanatismo a fanatismo. Mi ritorna in mente ciò che sentivo da bambino. Allora c’era il Fascismo. Attorno a me esistevano solo certezze. La radio trasmetteva certezze: i discorsi, le canzoni, tutto invitava ad amare la Patria, il Duce, il Re. Un’atmosfera euforica e dogmatica. Poi la guerra, i bombardamenti, lo sbarco in Sicilia, il crollo del regime, lo sfacelo, la guerra civile. E la gente piena di odio e di paura.
Ho capito allora che, dietro la politica, dietro l’autorità, dietro lo Stato, dietro le Istituzioni, dietro quanto di più solido, per bene e nobile ci sia, si annidano la forza e la paura. Che le Istituzioni sono ideologia congelata. Sono sogni insanguinati. Che l’ideologia è sempre minaccia di morte. La mia infanzia è passata in mezzo alle passioni, agli odi e agli amori collettivi. Uragani che trascinano l’individuo come un fuscello. Lui si sente libero, forte, e invece è solo un ramo secco spinto dal vento. Finita la guerra, quand’è arrivata la notizia dei campi di sterminio di Hitler, non mi sono meravigliato. La violenza della guerra, l’odio che aveva permeato ogni cosa mi aveva preparato anche a questo. Eppure c’era gente che non ci credeva. Diceva: “Si tratta di propaganda”. Non mi sono meravigliato nemmeno quando ho saputo che anche il Comunismo Sovietico ha compiuto falsi processi, stragi, stermini di massa. Me lo ha raccontato il mio amico Sergio Moro, il cui padre, un Comunista dell’arsenale, conosce, non so in che modo, le vicende segrete del mondo Sovietico. In Italia quasi nessuno ne sapeva niente. Oppure non voleva saperlo. Milioni di persone continuano a vedere nel Comunismo e nell’Unione Sovietica la speranza dell’umanità. Oggi sono convinto che la gente sappia benissimo quanta violenza ci sia nell’ideologia in cui crede, ma finga di non saperlo. La gente denuncia gli avversari e assolve i suoi. Ciascuno piange solo i propri morti. I morti degli altri vanno bene, producono esultanza. Nella vita pacifica dove un ritmo lieve scandisce i giorni, questi meccanismi profondi sono solo nascosti, mascherati, ma continuano a esistere nel nostro cervello. E un giorno l’equilibrio può rompersi di nuovo. Allora vediamo riapparire la violenza politica su cui è costruita ogni Istituzione e di cui è impastato ogni gesto, ogni azione, ogni pensiero. La storia emerge da questa energia violenta che mi fa paura. I miei coetanei abitano tutti nell’ambito di qualche ideologia. E ne sono paghi, rassicurati, si sentono buoni, nobili, senza dubbi. Credono che il male e la violenza siano il prodotto dell’intervento di un malvagio. Eliminato costui il male verrà tolto di mezzo. Per sempre. Io so che non è vero.
Fa specie che in un Paese FINITO da UE ed EURO si debba parlare di ste robe, ma questo è quanto...
Egregi “FASCISTACCI” di rosso colore (egregi, ovviamente, si fa per dire…), cosa aggiungere?
Nulla: fate semplicemente più schifo di tutti gli altri FASCI del Mondo e manco lo sapete… questa è la cosa più triste!
Per concludere, quindi: "auguri e FASCI maschi…"