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La TV è tante cose, è pubblicità, è informazione e disinformazione, è talk show, è quiz, è serie TV, è divertimento. Il passeggero oscuro è l’istinto omicida che abita Dexter, il protagonista di una delle serie TV più belle di sempre. È il suo alter ego nascosto, la verità che si cela al suo interno e che Dexter difende con maschere e stratagemmi.
Qui vogliamo analizzare le serie TV da una prospettiva filosofica, esoterica, teatrale, vogliamo parlare di misteri e di propaganda rivelandone i passeggeri oscuri, i volti nascosti a una visione superficiale e disattenta. Perché è in quest’ambito televisivo che il pensiero riesce a farsi più intenso, al di là dell’immaginario che si vuole costruire. Ed essendo tante le televisioni, essendo tanti gli anni di produzione televisiva che abbiamo alle spalle, le visioni del mondo che emergono possono essere variegate e contrastanti. Come se ci fosse una guerra in atto tra Weltanschauung opposte o solo similari. Le narrazioni TV offrono mondi di pensiero attraverso la mediazione delle storie, sta a noi andare in fondo all’intreccio o goderne solo i colpi di scena. Torniamo alla frase di prima e ribaltiamola… se la TV ci guarda anche noi la guardiamo, siamo noi gli interpreti finali dei messaggi e se impariamo a decifrarli saremo in possesso di un grandissimo strumento di controllo sui meccanismi del potere. Ciò detto, si inizi pure la lettura di questo libro, tenendo ben presente un dato fondamentale: siamo tutti suggestionabili. Anche quando pensiamo di avere gli anticorpi culturali necessari per difenderci dai mass media e dal pensiero comune (così strettamente connesso al pernicioso “buon senso comune”), beh non è così. Gli anticorpi non sono mai abbastanza e il nostro orgoglio ci fa abbassare continuamente la guardia…»