Gioele Magaldi: «Solidarietà a chi davvero è stato molestato o ha subito violenze di natura sessuale. Ma tali atti vanno accertati ed eventualmente sanzionati in tribunale e in nessun'altra sede. Invece, c'è uno strano e sospetto Neo-puritanesimo diffuso world-wide, che ha assunto proprio i toni da caccia alle streghe che ebbe a suo tempo il Maccartismo...
E' sospetto il modo in cui è stata distrutta l'immagine e la carriera di Kevin Spacey proprio nel momento in cui questo grande artista (grande come interprete, a prescindere dai suoi comportamenti da molestatore o meno, che andrebbero determinati in tribunale a posteriori e non mediaticamente a priori), protagonista della serie "House of Cards", introduceva per la prima volta sullo schermo il tema del back-office del potere e delle associazioni paramassoniche mondialiste, paravento e longa manus di specifiche Ur-Lodges neoaristocratiche. E' sospetta la campagna mediatica globale che ha reso ogni cittadino/a vulnerabile e passibile di demonizzazione aprioristica, non appena qualcuno si metta a gettare fango sulla sua reputazione, magari citando fatti di anni orsono, del tutto inverificabili. Uno dei presupposti fondamentali di una società moderna, laica, aperta, democratica, liberale, pluralista e fondata sullo stato di diritto è che ciascuno è innocente sino a prova contraria. Il Neo-puritanesimo neo-maccartista che proprio a Hollywood ha al momento il suo ipocrita e verminoso centro di irradiazione mondiale, invece, quale sorta di Inquisizione post-moderna globalizzata, propone l'aberrante idea che si sia colpevoli solo perché qualcuno rilascia un'intervista in cui ti diffama come tale ed altri moltiplicano a cascata tale diffamazione. Preparando un'atmosfera del genere, una metodologia siffatta può essere utilizzata da poteri forti e occulti per screditare ed eliminare avversari scomodi con poco sforzo. In questa vicenda, quindi, si mescolano l'idiozia e le ossessioni neo-puritane e neo-maccartiste di alcuni, le piccole vendette postume di altri, il desiderio di visibilità di taluno, la sessuofobia d talaltro (vuoi vendicarti di qualcuno che non ti ha favorito o vuoi avere un quarto d'ora di celebrità come accusatore? basta dichiarare che tizio o caio ti ha molestato, magari nell'altro secolo...), ma anche il diabolico calcolo di chi può e potrà utilizzare questo clima e metodo inquisitorio per colpire chiunque gli sia d'intralcio. In questa trama assurda e folle è stato coinvolto anche il grande cineasta Woody Allen. Noi stiamo dalla sua parte e da quella di tutti coloro che hanno diritto ad essere giudicati innocenti, sino a prova contraria.»