Giovanni Francesco Carpeoro: «Il giorno dopo la memoria: me la ricordo bene mia nonna che piangeva davanti a quelle povere ossa restituite nel 1962 da Dachau.
Non era ebreo, ma la mia famiglia aveva offerto un nascondiglio a Pietro Ingrao tra le montagne della Sila e i tedeschi presero lui, suo fratello diciottenne.Lei non lo rivide più.
Io ero solo un ragazzino e facevo domande sciocche.
Un giorno le chiesi se fosse sicura che quei resti fossero di suo fratello e lei mi rispose: “Va bene lo stesso, perché le mie lacrime sono tutte sue…”»
Giovedì 28 gennaio 2010, da "SCHEGGE. FRAMMENTI DEL DOLCE STIL VECCHIO", Raccolta inedita di poesie di Carpeoro.FOTO, 9 marzo 2009: “Saturno divora i suoi figli”, Museo del Prado, Madrid, famoso e visionario dipinto di Francisco José de Goya y Lucientes (Fuendetodos, 30 marzo 1746 - Bordeaux, 16 aprile 1828), o più semplicemente Goya, pittore e incisore spagnolo, geniale e allucinato.