Segue un articolo dal titolo “M5s, Beppe Grillo vede i sondaggi e decide: così farà fuori Di Maio dopo le elezioni”, pubblicato da “Libero Quotidiano”: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13294109/di-maio-sondaggi-m5s-piano-grillo-farlo-fuori-dopo-elezioni-di-battista-fico-lombardi.html
“Libero Quotidiano”: «Un uomo solo al comando, almeno fino alle elezioni politiche del 2018. Poi, in caso di (probabile) fallimento, Luigi Di Maio verrà fatto fuori dal Movimento 5 Stelle. È questa, spiega Il Giornale, la diabolica linea dettata da Beppe Grillo, fondatore e padre nobile del Movimento. A preoccupare l'ex comico sono i sondaggi, assai deludenti, che vedono i 5 Stelle in costante calo dall'investitura di Rimini. Di Maio, nuovo leader politico del Movimento, non ha trovato una linea convincente su tematiche fondamentali come immigrazione ed euro, non ha convinto gli imprenditori a sostenerlo e, complice la legge elettorale, rischia di venire travolto a marzo dal centrodestra unito. Un flop per certi versi clamoroso, dopo quelle delle Regionali siciliane, che potrebbe travolgere i grillini una volta per tutte.Proprio per questo Grillo ha deciso di sfilarsi dalla campagna elettorale e chiedere ad Alessandro Di Battista, Roberto Fico e Roberta Lombardi di fare lo stesso. Palco tutto per Di Maio: se vincerà, la vittoria sarà del M5s. Se perderà, sarà lui e il suo ristretto gruppo di collaboratori fidatissimi (Vincenzo Spadafora, Dario De Falco, Rocco Casalino e altri nomi sconosciuti a livello nazionale) a pagarne le spese. Il modo più furbo per garantire al Movimento una sopravvivenza alle prossime elezioni. E i big sarebbero stati preservati proprio per questo: salutato Di Maio (che con due legislature, secondo lo statuto interno, non sarebbe più candidabile), tra due legislature a guidare la pattuglia grillina sarà proprio Di Battista (non a caso, si è tirato fuori dalla mischia), con Fico e la Lombardi in prima linea. E un vistoso cambio di linea: un ritorno alle origini barricadere anti-Casta e anti-euro che il "democristiano" Di Maio pare aver messo da parte per puntare a Palazzo Chigi.»