Signori e signore, attenzione, rullo di tamburi: è tornata… niente poco di meno che sotto il “marchio” di “progressista” (“marchio” che, considerando “la genera” in questione - “genera” perché agisce per il “genere” lei, non per i lui… o meglio: agisce solo per “le genera” di gauche and estrema gauche, tutte le altre sono “diversamente genera”… oddio, potrebbe anche eventualmente agire per i lui… di gauche, non italiani e meglio se ROM?… ma la vedo dura!).
Quando “penso” al “grande cambiamento” di Presidenta mi viene in mente “donna-icidio”, “pediatro”, “senatora”, “infermiero”, “professora” ed altre perle… “progressiste”, of course!Queste, in breve, le parole di Presidenta: «Ho seguito con interesse il tentativo di Pisapia di ricostruire il centro-sinistra... Il tentativo è fallito, ne abbiamo preso atto ma ora abbiamo il dovere di fare di tutto per evitare la crescita dell’astensionismo nell’elettorato “progressista”…»
Per svariate centinaia di miliardi di motivi, nonostante Sergio Magaldi e altri due singoli, per ora, me ne sto volutamente lontano dalla “dicitura” Progressista; sicuramente da quella “progressista”… due robe “distintissime” e “separatissime” - praticamente opposte -, nonostante i red-fascio ci abbiamo provato anche su sta roba… fallendo, come sempre… ahi red-fascio!
Torno al titolo: “Se c’è qualcuno che crede di essere Progressista, scateni l’inferno…”