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Segue un articolo dal titolo “Non è più garantita la divisione tra poteri. Commissione UE avvia procedura contro la Polonia. Varsavia: ‘rispettiamo le leggi, avanti con riforma’…” (Timmermans: "Negli due ultimi anni 13 legge sono state adottate che mettono a rischio l'indipendenza del giudiziario". Il ministro degli Esteri polacco: “la Polonia è un paese rispettoso delle leggi" e "avrà un suo ruolo all'interno dell'Europa e dell'Unione europea solo se avrà tribunali efficienti"), pubblicato da “Rai News”: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Commissione-Ue-avvia-procedura-articolo-7-contro-la-Polonia-f1707070-c420-4d0d-b19a-b0d5f6258411.html

“Rai News”: «Per la prima volta nella sua storia, la Commissione europea ha deciso di attivare contro la Polonia la procedura prevista dall'articolo 7 del Trattato per il rischio di violazione grave da parte di uno Stato membro dei valori fondamentali dell'Ue. Lo ha annunciato il vice-presidente dell'esecutivo comunitario, Frans Timmermans. La Commissione contesta al governo nazionalista polacco del partito Legge e Giustizia una riforma del sistema giudiziario che mette in pericolo lo Stato di diritto. "Purtroppo le nostre preoccupazioni si sono approfondite. Negli due ultimi anni 13 legge sono state adottate che mettono a rischio l'indipendenza del giudiziario", ha detto Timmermans: "la maggioranza di governo può interferire in modo sistematico nel funzionamento dell'autorità giudiziaria".     La procedura dell'articolo 7 del Trattato potrebbe portare a sanzioni alla Polonia, come la sospensione dei diritti di voto in Consiglio, ma serve l'unanimità degli Stati membri per constatare l'esistenza di una violazione grave e persistente. 

Timmermans: Varsavia ha 3 mesi per fare marcia indietro
La Polonia ha tre mesi di tempo per fare marcia indietro sulle riforme della giustizia se vuole evitare che vada avanti la procedura dell'articolo 7 del Trattato per il rischio di violazione grave da parte di uno Stato membro dei valori fondamentali dell'Ue, ha detto il vice-presidente della Commissione, Frans Timmermans. L'esecutivo comunitario "ha adottato una quarta raccomandazione sullo stato di diritto con una lista delle misure per rimediare alla situazione nei prossimi tre mesi", ha spiegato Timmermans: "se le autorità polacche adotteranno le azioni raccomandate, la Commissione è pronta a riconsiderare la sua posizione". Secondo Timmermans, la decisione di attivare l'articolo 7 "non è un'opzione nucleare. E' un tentativo di far ripartire il dialogo per risolvere la situazione", ma "la Polonia non ci ha lasciato altra scelta". 

Juncker invita premier Varsavia 9 gennaio, serve dialogo
Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha scritto al premier polacco, Mateusz Morawiecki, per invitarlo a Bruxelles il 9 gennaio prossimo e proseguire il dialogo, malgrado la decisione di oggi di avviare la procedura dell'articolo 7 del Trattato per il rischio di violazione grave dei valori fondamentali dell'Ue. "E' una giornata difficile per la Polonia, ma anche per l'Ue. In questi momenti è necessario soprattutto il dialogo. Ecco perché ho invitato il premier polacco a Bruxelles", ha scritto Juncker su twitter.  Nella lettera, il presidente della Commissione ha sottolineato che "un vero dialogo è il solo modo per superare le divergenze".  

Varsavia a UE, rispettiamo leggi; avanti con riforma La Polonia "è un paese rispettoso delle leggi" e "avrà un suo ruolo all'interno dell'Europa e dell'Unione europea solo se avrà tribunali efficienti", per questo il governo di Varsavia intende "andare avanti con la riforma della Giustizia". Lo dice il ministro degli Esteri polacco Zbigniew Ziobro, commentando al decisione della Ue di attivare l'articolo 7 dei Trattati.  "Dobbiamo garantire che i nostri tribunali possano finalmente iniziare a lavorare in modo efficiente e  continuare la riforma del sistema giudiziario", ha aggiunto Ziobro secondo cui le novità introdotte in Polonia dalla riforma del sistema giudiziario esistono in tutti i singoli paesi della Ue.»

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