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Segue un articolo dal titolo “IL QUARTO REICH E’ TRA NOI. VISIONE PROFANA VS. VISIONE ESOTERICA”, pubblicato da “Verità, Giustizia, Bellezza”: https://federicafrancesconi.blogspot.com.mt/2017/12/il-quarto-reich-e-tra-noi-visione.html 
 

Federica Francesconi: «Dire la verità, quella percepita come tale dalla propria coscienza, è sempre un atto di amore. Può urtare la sensibilità delle persone, può essere bollato come atto folle, ma rimane la più alta forma di amore per il mondo che io conosca. Il fare il bene, se vuole essere tale e non mero narcisismo mascherato, deve sempre essere compenetrato dall’amore per la verità, a costo di essere visti come poco accomodanti e ipercritici.
Perché questa premessa? Perché da qualche giorno i media, così poco votati alla verità, stanno cavalcando l’onda del pericolo del ritorno del nazifascismo, a seguito di alcuni episodi, senz’ombra di dubbio condannabili tanto nella forma quanto nel contenuto, che tuttavia alcuni furbetti stanno enfatizzando per tirare acqua al proprio mulino marcio. Mi riferisco al blitz nel centro di accoglienza di Como fatto qualche giorno fa da un gruppetto di naziskin e dall’esposizione della bandiera del Terzo Reich fuori dalla caserma dei carabinieri di Firenze. Questi due fatti di cronaca, torno a ribadire assolutamente distanti anni luce dalla mentalità e dal modus operandi di chi scrive, stanno ricevendo troppa enfasi da parte dei media per motivi tutt’altro che limpidi, alimentando paranoie e inutili allarmismi. Non mi risulta, per esempio, che quando gruppetti dei centri sociali fanno azioni dimostrative nelle piazze o occupano case popolari per consegnarle a clandestini ricevono la stessa visibilità mediatica accordata a gruppi di nazistelli allo sbaraglio. Eppure anche costoro sono dei disadattati che compiono azioni illegali, come occupare con la forza edifici semiabbandonati, bruciare auto e fare azioni dimostrative di disturbo. Dunque, perché questa disparità di trattamento, perché questo doppiopesismo conclamato? Entrare con la forza nell’ufficio di un centro di accoglienza e occupare abusivamente un edificio abbandonato di proprietà di un cittadino o del comune non sono azioni ugualmente deprecabili? Eppure, per i perbenisti della domenica la prima è assolutamente biasimevole al punto che si invoca a gran voce l’intervento del governo, delle forze dell’Ordine, financo dei santi e del Papa; la seconda, viceversa, è un tipo di azione che non dà scandalo e non turba le coscienze di certi buonisti ideologizzati. Buonisti che purtroppo sono abituati a ragionare secondo stereotipi e schemi di pensiero superati, per cui se a compiere un’azione illegale è un gruppo di estrema sinistra bisogna essere tolleranti e comprensivi, se a farla è un gruppo di estrema destra bisogna scatenare contro costoro fuoco e fiamme. A certi buonisti non è mai passata la voglia di bruciare i loro nemici con la carbonella. Intolleranti erano e intolleranti restano. Un’intolleranza, la loro, che viene da lontano, verniciata con uno strato molto spesso di difesa della legalità e di liberalismo, ma se si scrosta la superficie si scoprono coscienze nere, quelle che misero al rogo Tommaso Campanella e Giordano Bruno. Il potere perde il pelo ma non il vizio e trova sempre qualche utile idiota pronto a vestire i panni del Torquemada di turno, del cavaliere senza macchia e senza paura pronto a sacrificarsi per la causa della democrazia. Democrazia che in Italia e nel resto dell’Europa (per non parlare del resto del mondo, dove non è mai esistita) è diventata una barzelletta, ma di quelle che non fanno ridere. Tutti presi ad agitare lo spauracchio del ritorno del Terzo Reich, questi distratti difensori della pseudodemocrazia non hanno realizzato che in Europa è stato instaurato da forze antidemocratiche e illiberali il Quarto Reich, in modo silenzioso, senza scalpore e non a colpi di cannone ma con strumenti solo apparentemente democratici. Il Quarto Reich è in mezzo a noi, più vivo e pericoloso che mai, peccato che i più non lo vedano. Il Quarto Reich si nasconde subdolamente dietro istituzioni ed organismi che solo in superficie sono democratici. Esso è sostenuto e finanziato dai poteri immondi di questo mondo (l’alta finanza, l’élite plutocratica, congreghe paramassoniche e altre società segrete deviate). Oggi il Quarto Reich è l’Unione Europea, che impone agli stati membri quali riforme sociali ed economiche attuare e quali non attuare, quanto un povero cristo deve guadagnare per essere un perfetto consumista e a quanti anni deve andare in pensione, come pensare, cosa mangiare (i famosi vermicelli e scarafaggi proveniente dall’Estremo Oriente) e come curarsi. Sì, è vero, non siamo ancora in un regime totalitario: rimangono alcuni spazi di libertà e la gente non è così ancora monolitica nel pensare il mondo e nel vivere la vita di tutti i giorni. Ciononostante viviamo in un sistema dove se non pensi, non voti, non mangi e non spendi i tuoi soldi in un certo modo – modo suggerito ipnoticamente dai media, braccio armato del Quarto Reich – sei considerato un alieno, un disadattato e perciò emarginato. La libertà sopravvive ancora in Occidente, ma chi la rivendica e la vive paga un prezzo altissimo.
Come ogni Reich che si rispetti anche l’Unione Europea mostra le caratteristiche tipiche di un regime quasi totalitario: un organismo che dirige l’economia degli stati membri (la BCE), un organismo che attua le direttive impartite dalla BCE (la Commissione Europea) e un Parlamento nominale, occupato da leccapantofole, ominicchi e quaraquaquà. E chi osa ribellarsi – il caso della Grecia è emblematico – viene ridotto al lastrico, senza troppi sentimentalismi e sensi di colpa. Certo, non ci sono i carri armati che occupano i paesi come faceva Terzo Reich. Nel Quarto Reich le armi sono molto più sofisticate: media corrotti, classi dirigenti zerbine e utili idioti che sragionano per far tacere la propria coscienza.
Non è però mia intenzione creare allarmismo. Voglio controbilanciare la notizia pessima che ho riportato sopra, e cioè che viviamo nel Quarto Reich, con un’altra di tutt’altro verso: anche il Quarto Reich è destinato a crollare. Esso imploderà su se stesso, come successe all’Impero ellenistico di Alessandro Magno, all’Impero romano, al Sacro Romano Impero e allo stesso Terzo Reich. Nella storia non c’è niente di eterno ed immutabile, tutto è destinato a rinnovarsi e a rigenerarsi, specialmente ciò che non è favorevole ad una crescita spirituale dell’umanità. Il tempo è sì lineare – ciò che è stato non tornerà più – ma è anche ciclico, non nel senso nietzscheiano di un Eterno ritorno dell’uguale, ma in un senso più profondo, esoterico: ogni minuto nell’universo infinito e pullulante di vita milioni di stelle nascono e implodono su se stesse. Niente nell’universo è uguale a un secondo prima. La legge della rigenerazione e del rinnovamento è una legge cosmica. La possiamo osservare in natura ma anche nella realtà costruita dall’uomo: ciclicamente ogni cosa deve cessare di esistere per lasciare posto a qualcosa di più evoluto e consono allo sviluppo spirituale, e le stesse cellule del nostro organismo muoiono rinnovandosi incessantemente.
Concludo questa mia riflessione riportando una celebre quartina della Divina Commedia (Inferno, IX, 61-63): “O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani”. Scoprite le leggi che regolano il cosmo interno e scoprirete le leggi che regolano anche la vita umana. Ai buonisti è negata questa visione dall’alto: i loro schemi ideologici non gli permettono di rimuovere il velo che ricopre la “dottrina de li versi strani”. E non può che essere così.»

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