Segue un articolo dal titolo “Centrodestra, Berlusconi: ‘Nostro premier? Penso al Generale Gallitelli’…” (“È uno dei migliori vertici del corpo dei carabinieri, una persona molto capace che non viene dalla politica”. Lo Ius soli? “Non basta aver frequentato la scuola per avere la cittadinanza”), pubblicato da “Tg Com 24”: http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/centrodestra-berlusconi-nostro-premier-penso-al-generale-gallitelli-_3108782-201702a.shtml
“Tg Com 24”: «Il candidato a premier del Centrodestra "deve essere una persona molto capace, che abbia fatto cose di successo". "Io ho diversi nomi, c'è una persona molto capace a cui non ho ancora parlato: è il generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, presentando Gallitelli come un esempio di "qualcuno che non viene dalla politica, qualcuno che possa essere visto come una garanzia come premier".
"Come candidato premier penso a un certo Berlusconi", spiega il leader di Forza Italia ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa", ma se la sentenza di Strasburgo non arrivasse in tempo o fosse negativa "penso a qualcuno che abbia fatto cose di successo come Gallitelli, uno dei migliori vertici del corpo dei carabinieri", un nome che fa da "esempio" all'identikit che si sta cercando: "Qualcuno che nel mondo del lavoro, dell'impresa, del terzo settore possa essere visto positivamente per i traguardi raggiunti".
Ius soli, "non basta la scuola per la cittadinanza" - Berlusconi ribadisce il suo "no" alla fiducia sullo Ius soli, "intanto perché i trafficanti di uomini avrebbero un argomento per dire che in Italia è più facile conquistare la cittadinanza". Inoltre, "alcuni di loro odiano i cristiani, gli ebrei, lo Stato italiano, non si può dare loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola. Non basta il fatto di aver frequentato una scuola italiana per avere diritto automatico alla cittadinanza".
Ema, "l'assenza del governo ha influito" - Sull'Ema, il leader azzurro spiega che "c'era una generale simpatia per Milano, Maroni aveva rinunciato al Pirellone per lasciare all'agenzia la sede". Ma, a Bruxelles, al momento del voto, "c'erano tutti i leader dei Paesi membri e non c'era il nostro premier, non c'era il nostro ministro degli Esteri, il nostro ministro della Sanità, non c'era il sindaco di Milano, non abbiamo saputo ottenere il gradimento degli altri".
"Bossi? Se la Lega non lo candida lo accoglierò io" - A Fazio che gli chiede di Umberto Bossi, Berlusconi ha risposto che se la Lega non lo candidasse, "lo accoglierei a braccia aperte, perché gli sono amico e si è sempre comportato, dopo alcuni mesi di contrasto, con molto rispetto con me”».