Segue un articolo dal titolo “Silvio Berlusconi e il ripristino parziale della sovranità monetaria”, pubblicato da “La Costituzione Blog”: http://lacostituzioneblog.com/2017/11/18/silvio-berlusconi-e-il-ripristino-parziale-della-sovranita-monetaria-di-giuseppe-palma/
Giuseppe Palma: «Sentir dire che Silvio Berlusconi è €urista è una bestemmia! Non a caso è colui che, come ormai pacificamente ammesso da più parti anche a livello internazionale, nel 2011 tentò - forse un po’ goffamente e senza alcun appoggio politico - di farci uscire dall’euro. E’ tutto riscontrabile, nero su bianco: non sto dicendo nulla di nuovo. Poi è arrivato Mario Monti, sostenuto in Parlamento anche dal Cavaliere. Ma questa è un’altra storia.
Si parta ora da un presupposto che non può essere in alcun modo trascurato: in questo preciso momento storico l’ex Presidente del Consiglio ha “bisogno” di una sentenza favorevole da parte della Corte di Giustizia europea affinché ottenga - chiamiamola così - una riabilitazione politica che gli consenta di candidarsi alle prossime elezioni politiche. Per questo, soprattutto nelle ultime settimane, si è lasciato volutamente scappare - in più di un’occasione - dichiarazioni molto positive e rassicuranti nei confronti dell’Europa. E’ evidente che si tratti di una strategia per ottenere un tornaconto personale. Sarà pure un comportamento sbagliato ai nostri occhi, per non dire deplorevole, ma ci sta. In politica funziona (anche) così.
Ma sull’euro la posizione del Cavaliere è chiara: l’euro ci ha fatto molto male, quindi occorre un ripristino (seppur parziale, come dice lui) della sovranità monetaria. Sono parole sue, non mie. E questo l’ex premier lo dice ormai da diversi anni. Poi fa molta confusione tecnica, ma per gli aspetti pratici - come in ogni cosa - ci sono gli esperti. Quel che conta è che la politica inizi con insistenza a parlare e a proporre seriamente - in un programma politico ed elettorale che si rispetti - il ripristino (anche se solo parziale, per il momento) della nostra sovranità monetaria.
Il Cavaliere parla già da febbraio di quest’anno - ogni qualvolta è invitato in una trasmissione televisiva o è intervistato dai quotidiani - di ripristino parziale della sovranità monetaria. Il M5S ha invece definitivamente abbandonato, quantomeno pubblicamente, la battaglia contro l’euro. E ciò deve farci riflettere.
Ma v’è di più. Rispondendo ad alcune domande avanzate da Paolo Becchi e Fabio Dragoni su Libero ad agosto, il Cavaliere affermava espressamente che egli non solo intende perseguire l’obiettivo del ripristino parziale della sovranità monetaria, ma che vede nei minibot di Claudio Borghi una delle soluzioni possibili per il perseguimento dell’obiettivo.
Se nel programma politico-elettorale del centrodestra per le elezioni politiche 2018 dovesse rientrare per iscritto - scolpito nero su bianco - il ripristino (seppur parziale) della sovranità monetaria, il vasto campo politico anti-euro si sposterebbe (a ragion veduta) dal M5S verso il centrodestra, soprattutto alla luce delle posizioni contro l’euro assunte già da diversi anni da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. La doppia moneta proposta da Silvio Berlusconi molto probabilmente non sarà quella che lui inopportunamente chiama “Am-Lire” (v’è un divieto in tal senso da parte dei Trattati europei - art. 128 TUE), bensì i minibot proposti da Claudio Borghi oppure i CCF proposti da Marco Cattaneo. Poi… l’appetito vien mangiando: la fine del QE di Draghi e l’arrivo alla BCE - nel novembre 2019 - di un falco tedesco faranno il resto… a buon intenditor, poche parole… noi intanto saremmo pronti…
Questa è la verità. Il resto sono solo chiacchiere.»
“Il Cavaliere parla già da febbraio di quest’anno di ripristino parziale della sovranità monetaria. Il M5S ha invece definitivamente abbandonato, quantomeno pubblicamente, la battaglia contro l’Euro. E ciò deve farci riflettere…”
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- Postato da Vincenzo Bellisario