Segue un articolo dal titolo “Il futuro assessore M5S è un hater “Rosato, noi ti bruceremo vivo” (I tweet choc di Angelo Parisi, nella squadra di Cancelleri), pubblicato da “La Stampa” (http://www.lastampa.it).
Ilario Lombardo: ««Rosato facciamo un patto, se questa legge sarà cassata dalla Consulta, noi ti bruceremo vivo, ok?». Se Ettore Rosato, capogruppo Pd e padre della legge elettorale appena approvata, avesse letto questo tweet, avrebbe certamente fatto una smorfia di disappunto, alzato le spalle e con il dito sullo smartphone sarebbe andato oltre, magari pensando: «Il solito hater grillino».
Hater, per chi non lo sapesse, nel nuovo vocabolario globale, inzuppato di tecno-neologismi, è l’odiatore di professione: uno che se ne sta davanti al computer a vomitare tutto il proprio livore, spesso proporzionale alle volgarità espresse.
Finora, però, non si era mai visto un hater essere designato assessore in una delle principali regioni d’Italia. Chi conosce Angelo Parisi lo descrive come un mite ingegnere, di puro lignaggio pentastellato. Giancarlo Cancelleri lo ha scelto, «per le sue provate competenze», nella sua ipotetica squadra di governo come futuro assessore ai Rifiuti, tema centralissimo nell’agenda del M5S. Anche lui, come tanti altri, quindi, sarà stato colto da stupore quando gli hanno detto di guardare su Twitter il profilo di Parisi. Un insulto dopo l’altro, tweet dopo tweet, con una categoria più bersagliata degli altri, i giornalisti: «Giovanni Floris hai confermato che sei un idiota che non capisce un cazzo. L’Appendino non è accusata di falso in bilancio».
Durante la stessa puntata di Di Martedì, nel salotto di Floris siede Massimo Giannini, di Repubblica: «Ecco l’altro cretino di Giannini che dimostra di non saper manco leggere...». Oltre a insultare, Parisi ama storpiare i nomi, nel tipico stile da blog di Grillo: «Giannino il M5s è sotto attacco del Pd e di voi giornalisti servi, coglione». Parisi guarda tanta tv, se la prende soprattutto con i malcapitati conduttori e sempre per difendere un 5 Stelle sott’accusa, che sia la sindaca di Torino o la collega di Roma. Il 5 e il 12 ottobre tocca a Corrado Formigli di Piazzapulita, ma i toni al confronto degli altri sembrano quasi gentili: «Formiglio, dopo fango e falsità adesso inviti la @virginiaraggi, al posto suo ti querelerei».
Anche il tweet su Rosato è frutto di uno sfogo davanti alla tv, scritto durante la trasmissione di Floris, il 17 ottobre. Quando in Sicilia, hanno ricordato a Parisi, appena indicato come assessore, le sue frasi, lui ha bloccato il profilo (scelta inusuale per Twitter, aperto a chiunque) e la sua risposta è stata imbarazzata: «Non ricordo quei tweet, che vanno comunque contestualizzati. A ogni modo sono tweet di un privato cittadino, scritti quando non ero assessore designato dal M5S. Cosa c’entra il passato col ruolo che dovrei ricoprire?». Il passato sono dieci giorni fa, praticamente ieri. Cosa c’entra?»