Il successo dei referendum di Veneto e Lombardia proiettano la Lega Nord verso le politiche. Ma dove trovare le risorse per far ripartire l'Italia? Ce lo ha spiegato Claudio Borghi, da qualche anno esperto economico della Lega Nord. Se la “mossa” gli riesce potrebbe assicurare al centro destra il governo dei prossimi 10 anni.

Il Giappone ha un debito pubblico pubblico di 10.557 miliardi di dollari e una tasso di disoccupazione del 2,8%. Il Regno Unito 2.345 miliardi e un tasso di disoccupazione del 4,5%. Noi invece abbiamo un debito pubblico di 2.400 miliardi e un tasso di disoccupazione dell'11,2%. Come si spiega?

«Perché non abbiamo una nostra banca centrale e siamo schiacciati dall'euro che è una moneta troppo forte e pro Germania. Il debito può non essere un problema. Il Giappone ha quasi 5 volte il nostro debito eppure non sente il problema».

Come fanno?

«Hanno la banca centrale giapponese che tra le altre cose si è comprato il 40% del suo debito. E quindi ha quasi dimezzato il debito».

Ma noi abbiamo la Banca centrale europea che non alimenta certo gli interessi del nostro sistema di piccole imprese. Come farete se andrete al governo?

«E' vero. Ma noi faremo una politica opposta a quella che abbiamo visto fino ad ora».

Cioè? Non abbiamo mai avuto tante esportazioni... ma non crede che il problema italiano sia il crollo dei consumi interni, nazionali e la mancanza di occupazione con la scomparsa delle imprese?

«Ha presente la politica di Mario Monti? Lui ha aumentato le tasse e abbassato la spesa. Noi abbatteremo le tasse al 15% con la flat tax e aumenteremo la spesa in termini di investimenti. Mettendo in circolo denaro. Bisogna supportare la domanda interna».

Ma se non potete stampare moneta come farete? Tutti promettono ma poi non ci sono mai i soldi sufficienti per fare le politiche sognate...

«Anche questo è vero. Senza soldi non si fanno politiche di espansione. Ma noi con lo Stato emetteremo dei minibot di piccolo taglio, da 1000 euro mettiamo, per 70 miliardi di euro. Sono soldi con cui lo Stato pagherà i suoi debiti soprattutto verso le piccole imprese: verranno assegnati al posto dei crediti. Sa cosa vuol dire immettere di botto 70 miliardi di liquidità nel nostro sistema? E' un rivoluzione. Ed è solo l'inizio».

Spieghi meglio? Come funziona?

«Emetteremo i minibot con l’euro circolante. Di fatto viene messa in circolo una valuta cartacea da utilizzare immediatamente».

Se mi ritrovo con i minibot in mano o vogliono pagarmi con quelli che faccio?

«Li accetta, non c'è nulla di strano. Diventeranno uno strumento ordinario per il pagamento, per pagare la benzina o scambiarceli fra noi per le spese. Verranno messi in circolo come valuta cartacea e ci renderà più forti nel caso di uscita dalla moneta unica».

E l'Europa che farà?

«Non può fare nulla. Non sono controllati dalla Bce e non violano alcuna norma o trattato. Li accetteranno tutti. Sono la liquidità che mancava. E non incidono sul debito. Non lo toccano affatto».

Ah... volete sempre uscire dall'euro...

«Da soli non è semplice, occorre prepararsi. Vogliamo sederci al tavolo europeo da una posizione di forza e rinegoziare su tutto. Non si può andare avanti così. Si andrà verso un smantellamento dell'euro ma controllato. E bisognerà anche ritrattare Maastricht, i parametri economici e politici europei».

Mi sembrate su posizioni diverse da Forza Italia?

«Non è del tutto vero».

Certo, Berlusconi è stato il primo a riconoscere il limiti dell'euro però...

«Si, lo ha capito prima di altri ed è una narrazione non vera quella che lo vuole non cedere la guida se altri hanno idee buone. E questa è un'idea che ha soprattutto un merito: funziona subito. Riusciremo a convincerlo come porteremo dalla nostra parte i più scettici. Consideri che stiamo facendo miracoli in termini di visibilità grazie a Salvini ma abbiamo solo 12 deputati. Dopo le elezioni ne riparliamo».

E intanto?

«Intanto uscirà a breve un libretto che si chiama Uscita di sicurezza, che spiegherà agli italiani come funzionerà questo sistema dei minibot, sarà il nuovo Basta Euro. Sarà il modo per tornare liberi. Sarà una vera rivoluzione.»