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Perche’ siamo iscritti al Movimento Roosevelt? Ecco uno degli svariati motivi.

Sin dal suo concepimento, la battaglia del Movimento Roosevelt per la diffusione e la tutela dei diritti umani sembra non conoscere soste e continuare a spron battuto. Il nostro occhio vigile è sempre pronto ad analizzare gli eventi che accadono nel mondo tutti i giorni e a distillarli attraverso una visione realmente democratica che abbiamo per la società ed anche complessa, che cerchi di andare oltre alle tifoserie purtroppo tipiche dei dibattiti polarizzati del momento. Proprio come nel caso di questo triste accadimento che ci apprestiamo ad analizzare. 

“UCCELLI IN UNA GABBIA, Il caso di Ahed Tamimi e di altri minori palestinesi detenuti nelle carceri israeliane” e’ un dibattito che stiamo organizzando e che si terrà a Londra sabato 7 luglio 2018, dalle ore 14:30 alle ore 17:00, nella Seminar Room 2 presso la sede “Resource for London” (356 Holloway Rd, London N7 6PA).

Insieme allo storico israeliano, professore e attivista sociale Ilan Pappè, il Movimento Roosevelt intavolerà un importante dibattito il cui scopo principale sarà smuovere le coscienze su un agghiacciante esempio di mancata tutela dei diritti umani: la storia, ampiamente riportata dai mass media, di Ahed Tamimi, l'attivista adolescente palestinese che sta scontando una pena detentiva di otto mesi, rea di aver affrontato fisicamente un soldato israeliano dopo esser venuta a conoscenza che suo cugino Mohamed era stato ferito quasi fatalmente al cranio con un proiettile di gomma sparato da un gruppo di soldati israeliani. Mohammed e’ rimasto disabile, con il cranio deforme e richiede terapie costanti. Il processo ad Ahed Tamimi è avvenuto rigorosamente a porte chiuse, tutto questo affinchè il caso avesse la minor risonanza internazionale possibile. Sono emersi online e su varie emittenti mondiali indipendenti, vari video e resoconti scritti di minacce verbali e tecniche intimidatorie ai quali Ahed veniva sottoposta da ufficiali israeliani affinchè quest’ultimi riuscissero ad ottenere informazioni. Inoltre, segnaliamo anche l’incitamento esplicito alla violenza sessuale nei confronti delle ragazze minorenni detenute da parte di autorevoli intellettuali, aggravando lo status di una categoria gia’ di per se’ vulnerabile come quella dei minori con la situazione ancora piu’ a rischio delle ragazze adolescenti, isolate da famiglia e legali in un contesto militare a forte connotazione maschile.

Il dibattito mirerà anche a trattare le condizioni che altri minori palestinesi vivono ogni giorno nelle carceri israeliane, sulle quali il caso di Ahed ha volto l’attenzione internazionale. Verranno analizzati ad uopo i dati dell’organizzazione internazionale Human Rights Watch.

L'evento prevede la proiezione di alcuni segmenti dell'intervista esclusiva che la giornalista americana Abby Martin ha fatto ad Ahed Tamimi per l’emittente Telesur - in seguito tradotta in italiano da un’altra emittente indipendente, Pandora TV - e performance di artisti che in vario modo hanno voluto apportare il loro contributo sull'argomento. Il pubblico sarà invitato a partecipare al dibattito esprimendo i propri pensieri e punti di vista al riguardo e rivolgendo ad un pannello di esperti le proprie domande.

Per quanto riguarda quest’ultimo, il Professor Pappé sarà affiancato da membri di organizzazioni umanitarie per i diritti umani e altre figure accademiche. Le condizioni con cui i relatori sono stati selezionati getteranno le basi per un dibattito costruttivo e pacifico, il cui scopo non è quello di spingere il pubblico a prendere una posizione nel conflitto arabo-israeliano, bensì, nel più puro spirito di denuncia del Movimento Roosevelt, di fare luce su un tragico - e, purtroppo, troppo moderno - caso di violazione dei diritti umani. Nella convinzione che un concreto dialogo di pace sia possibile solo qualora si crei fra i dialoganti un clima preparatorio alla pace, in cui i diritti umani di base - in particolar modo quelli delle categorie piu’ vulnerabili come i minori - siano rispettati da ambo le parti ed in cui gli individui, come ben illustrava Franklin Delano Roosevelt nel suo discorso sulle quattro liberta’, siano liberi dalla paura.

Movimento Roosevelt, Sezione "William Beveridge" Londra