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Segue un articolo del giornalista Paolo Barnard che, per “motivi di linguaggio”, ho deciso di spezzettare ed in qualche modo “ripulire” (interessa la sostanza). 
L’articolo, dal titolo “ISIS è ovvio da capire. Basta parlare col lavapiatti PAKI. Ma sti immigrati non sono carini”, è pubblicato sul suo sito: http://www.paolobarnard.info/.  

Paolo Barnard: «Non manca molto al prossimo attacco islamico (prego che non faccia troppe vittime) anche perché apprendiamo ieri dal MI5 britannico che ben 5 attacchi sono stati bloccati negli ultimi 22 giorni a poche ora dall’attuazione, quattro in GB e uno in Belgio.
Io ho appena ascoltato un lavapiatti pakistano islamico purista che lavora in un ristorante italiano, e che chiameremo M. - e per carità signori dell’AISE e dell’AISI (servizi italiani) questo ragazzo NON ha nessun collegamento con i militanti che temete: se ci arrivate, poliziotti, cercate di capire la differenza fra ‘purismo islamico’ e ‘militanza islamica’, grazie - questo giovane è innocuo, ma è immensamente istruttivo per questo racconto.

Salto alla fine degli anni ’90.
Quando nel 2003 incontrai e intervistai per Report della Gabanelli il N.3 di Al Qaeda in località segreta, egli mi confermò una cosa che Jonathan Raban mi aveva già rivelato privatamente, ma d’importanza suprema per capire i militanti islamici, e oggi l’ISIS. Nei primi anni ’90 un egiziano di nome Mohammed Atta, pio praticante islamico, si recò ad Aleppo in Siria. Mohammed Atta vi dice nulla? Fu il leader degli attentatori dell’11 settembre.
Oggi, Aleppo, è famosissimo per la macelleria sui civili inflitta da Assad/Putin da una parte e Al Nusra/USA dall’altra. Ma molto prima Aleppo era famosa nel mondo per il suo mercato medievale, una delle meraviglie da Mille e una Notte del mondo. Ora, sembra accertato dall’analisi della tesi di laurea in architettura che Atta presentò all’Università Tecnica di Amburgo e discussa col professor Dimar Machule, che la frattura ultima e irrimediabile che il giovane egiziano visse con un Occidente da tempo detestato, avvenne quando scoprì che lo storico mercato arabo di Aleppo in Siria stava per essere sfigurato per sempre dall’implacabile, e a suo modo di vedere oscena, invasione in quel capolavoro architettonico dei giganteschi hotel per turisti voluti dagli investitori internazionali, come il Chahba Cham Palace da 250 stanze e altri. Sarebbe come recarsi alla Cappella Sistina e vedere 2 grattacieli da 60 piani della Holiday Inn che si ergono in pieno Vaticano, con 5 Burger King intorno.
Cosa voglio dire? Per quanto io per primo consideri la tradizione islamica purista di oggi una demenza umana psicotica in tanti aspetti, è innegabile che se uno si mette per un secondo dal loro punto di vista, noi Occidente li stiamo invadendo da oltre un secolo, gli imponiamo usi e costumi per loro disgustosi corrompendo i loro dittatori che poi li opprimono; devastiamo le loro strutture di potere tribali, in altre parole gli stiamo stuprando l’esistenza. Immaginate, come in un film di Spielberg, che nella Firenze del Rinascimento fossero arrivate dal futuro forze soverchianti che vendevano poster di Rambo o Belen nei vicoli delle botteghe del Brunelleschi o Donatello, poi dischi di Rihanna a fianco alle melodie clericali, o demolivano quartieri per aprire McDonald’s, portavano Tv satellitari con Xfactor, e che spedivano le gerarchie di Cosimo De Medici e Papa Niccolò V nel cesso per far spazio a corrotti biaciapile di JP Morgan, Monsanto, Pepsi Cola, General Electric et al. Come ci saremmo sentiti noi italiani rinascimentali?
Il mio conoscente pakistano islamico purista ha una strana vita. Lava i piatti nel locale vestendo t-shits dei Guns & Roses e jeans, ma ogni tanto si ritira nel magazzino a pregare. Se per caso una delle cameriere entra in magazzino, lui interrompe le preghiere, va a rilavarsi interamente, e ripetere la preghiera. Eh, la donna è impura... Poi ha detto che fra pochi mesi tornerà in Pakistan dove la famiglia gli ha trovato 3 spose che lui dovrà scegliere a seconda della presunta purezza. Infine, quando esce dal lavoro la prima cosa che fa è vestire abiti islamici tradizionali e sfilare per strada verso la moschea coi suoi compari. Tunica Bianca e berretto bianco. Ha 20 anni. Oggi gli ho chiesto: “Ma c’è qualcosa di noi occidentali, della città di Bologna, di ciò che facciamo, che ti piace?”. Lui: No. Secco. Io ancora: “Ma quando il nostro mondo arriva coi suoi prodotti e immagini in Pakistan, tu come ti senti?”. Lui: “non dovete venirci”.
Ora, cosa voglio dire. Questo ragazzo ci respinge come occidentali al 100%, ma essendo nato in tempi di pace in Pakistan, non ha grandi risentimenti. Immaginate chi ha la sua stessa mentalità, cioè IL SUO ATTACCAMENTO FERVIDO ALLA TRADIZIONE E AI LUOGHI ISLAMICI, ma IN PIU' a dieci anni viveva a Falluja in Iraq e si dissolse... nel terrore delle bombe al fosforo americane, ed ebbe il 70% della famiglia sterminata, oltre alla devastazione di tutti i luoghi tradizionali in cui aveva respirato i primi 10 anni della sua vita. E poi l’Iraq diventa un girone dantesco attraversato dalle Jeep blindate di mercenari di Blackwater di Erik Prince pagati per sparare a casaccio su “chiunque sembri maschio e islamico” (citazione di Prince). Oppure immaginate chi ha la sua mentalità, cioè IL SUO ATTACCAMENTO FERVIDO ALLA TRADIZIONE E AI LUOGHI ISLAMICI, ma a 5 anni visse ad Algeri con la nonna, e alla domanda: “Ma dove sono mamma e papà?”, la risposta fu: “Morti di tortura nelle galere di Francois Mitterrand”. Dove siete voi italiani viziati da mamme e papà coi vostri bimbi oggi? Eh? Facile pontificare. Immaginate se vostra figlia di 3 anni si deve beccare quella orrenda risposta: “Morti di tortura nelle galere di... un francese”. Poi l’Algeria diventa una specie di Spagna bastardizzata in mano alla CIA, Islam addio. E allora la geeènte si sorprende e chiede: perché l'ISIS attacca la Francia?...
Sì, certo, ci odiano per questo, ma soprattutto hanno il TERRORE TOTALIZZANTE DI SCOMPARIRE COME CULTURA E TRADIZIONE. Questa è LA MOTIVAZIONE PRINCIPALE del cosiddetto terrorismo islamico e dell'esistenza dell'ISIS.
A sostegno di questa tesi non c’è solo il lavoro magistrale del prof. Pape dell’Università di Chicago (dimostra che oltre il 90% dei testamenti dei suicidi islamici parlano di motivazioni politiche, e assolutamente NON religiose), ma anche ciò che da anni ci racconta l’immenso reporter dell’inglese The Independent, Patrick Cockbourn. Cockburn certamente non ha un occhio pio verso i macellai dell’ISIS, ma capisce la loro radicale motivazione. Ascoltate: “Ciò che i media occidentali vi raccontano, cioè che l’ISIS durante la battaglia per la conquista di Mosul blindava i civili in casa per costringerli a fungere da scudo umano, è di certo vero, e senza dubbio è un Crimine contro l’Umanità. Ma pensate per un attimo a come i radicali dell’ISIS considerano il valore di questi musulmani, diciamo, semi-occidentalizzati. Li considerano come Thomas More considerava i cristiani inglesi del XVI secolo che leggevano la Bibbia in inglese invece che in latino. Cioè dei degenerati, e infatti More li condannava alla tortura sulle graticole”.

La Storia si ripete, e non impariamo mai nulla.
Si facciano di nebbia coloro che sostengono astruse teorie complottiste secondo cui ISIS sarebbe laica come la Juventus, e cioè si fingono coranici fanatici solo per soldi, petrolio, e Wall Street affari. Oggi l’ISIS sta perdendo tutto il nord dell’Iraq, straricco di petrolio, e sono confinati a lenzuola di deserto con solo sabbia fra l’est della Siria e il Nord Ovest dell’Iraq. Ma esistono ancora, vi dice nulla?
Poi, probabilmente, Israele e i due petrolieri italiani che compravano il greggio dell'ISIS  attraverso Tel Avivi a un decimo del prezzo li hanno… sfanculati. Ma l’ISIS si è disciolta? No. Continua a colpire? Sì.
Non vi dice nulla? Ancora non capite?... Ripensate al mercato da Mille e una Notte di Aleppo, Mohammed Atta e il suo terrore di perdere L’IDENTITA’... e la storia della nascita dell’ISIS, intesa come i suoi seguaci, vi diventa chiara. Ripeto, la storia dell’ISIS che colpisce Londra o Boston è questa, è terrore di perdere la prorpia IDENTITA' islamica. Loro sono davvero 1.400 anni indietro, e noi dobbiamo lasciarli stare dove sono.
Se mai voi capiste che quella cultura, per quanto medievale e orripilante, va lasciata da sola a sbrigarsi il suo Mediovevo così come noi sbrigammo la nostra era dell’Inquisizione e delle malattie originate dagli ‘untori’, se solo si capisse questo, e se ci ritirassimo dai loro affari e DALLE LORO RISORSE, voi credete che un singolo francese, inglese, americano, o italiano morirebbe a causa loro?
Il mio conoscente pakistano M. ce lo ha detto: “Non dovete venirci da noi”. E siceramente, cosa c’è di così sbagliato nel non intrufolarsi - arroganti e a forza di massacri immani da B52 cacciabombardieri e a forza di Drones sterminatori - nella loro cultura? Cosa c'è di così sbagliato? Lo status delle donne? L’infibulazione? Scusate, ma qualcuno venne a contrastare l’orrendo destino di Finnicella? Fu la prima fattucchiera finita tra le fiamme del Santo Rogo e vittima inaugurale della caccia alle streghe che, partita proprio dalla culla della Cristianità, di lì a poco avrebbe insanguinato l’Europa intera. No, nessuno venne a interferire con Drones e B52. Ma abbiamo imparato, siamo cresciuti, e di certo i B52 e i Drones nel XV secolo non ci avrebbero convinti che Finnichella era una povera innocente.
E allora, ecco la lezione da imparare: Oggi - senza B52, senza Drones, senza Isreaele che fa genocidio dei Palestinesi solo perché Washington gli dà il semaforo verde - e per non sorbirci morti a Parigi, Boston o Belgio... dovremmo lasciare l’Islam ai suoi affari, che se li risolvino fra loro, così come noi abbiamo risolti i nostri, dalla povera Finnicella nel XV secolo, fino alla Raggi come sindaco di Roma.

Ma abbiamo gli immigrati.

Poi. Ben altra storia sono sti immigrati o gli extracomunitari che grazie alla CGIL hanno più lecca-lecca di un'italiana di 60 anni ammalata di Aids e senza casa. Il badante filippino di mia zia milionaria ebbe, thanks CGIL, un appartamento a 80 euro al mese. La mia amica italiana ammalata di AIDS l'hanno sfanculata, i bravi 'gombagni' del PD (citazione. Povia). Gli immigrati sono horse-shit, quasi tutti, merde venute da culture di merda e che ci succhiano l'indecente e in più ci prendono per il culo. Questo LO SOTTOLINEO. Le vittime di Kissinger o del Climate Change del nostro stile di vita ci sono, ma non sono la maggioranza. Scappano da Paesi dove i negri alla Leadership (liberi da Wall Street o Monsanto o dalla Clinton o da Putin) si sono rivelati peggio di Goebbels. Dai, diciamocelo. Basta retorica del 'buon negro'. Scappano da negri leaders che maciullano negri peggio dei Rothschild.
Significa forse che meritano di crepare affogati nel Mediterraneo? NO! Significa però che quando arrivano qui si possono comportare da emerite merde? NO! Ma il 90% lo fa. E allora?
ALLORA FACCIAMOLO STO PIANO MARSHALL EUROPEO CHE GLI DA' I BENI E SMETTE DI SFRUTTARE LORO E LE LORO RISORSE. E CHE SMETTE DI PROTEGGERE I LORO NEGRI DITTATORI CHE SONO MOLTO PEGGIO DI GOEBBELS... COSI' CHE... RIMANGANO A CASA LORO A STAR BENE...
Eppure tutto questo, dal cosiddetto terrorismo ISIS e di come sti attacchi si possono E-VI-TA-RE, fino a sti paraculi immigrati che poi se ne approfittano, è così semplice da capire e da evitare.
Per favore, rileggete sopra, e THINK.»