Magaldi: sconfitti i "terroristi del lockdown", a maggio staremo meglio grazie alla scelta di Draghi di puntare sulle cure precoci per guarire dal Covid evitando l'ospedale



Il presidente del Movimento Roosevelt approva le prime mosse del nuovo governo: gradualmente emarginati i fanatici delle restrizioni, protagonisti della malagestione della pandemia. Malati finora lasciati a casa senza terapie prima del ricovero, gonfiando così i numeri dell'emergenza (esasperati dai media per fare sensazionalismo)

 


«La pacchia dell'emergenza è finita: sia per i media sensazionalisti che per i "terroristi del lockdown", che nei giorni scorsi avevano inutilmente invocato il ritorno delle chiusure totali». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, segue con apprezzamento le prime mosse del governo Draghi. «E' ingiusto imputare al nuovo premier un'eccessiva prudenza, perché bisogna tenere conto della disastrosa situazione ereditata: per un anno, i pazienti affetti da Covid sono stati curati solo all'ospedale, cioè molto spesso quand'era ormai troppo tardi».

Magaldi segnala la svolta in arrivo, cioè «la scelta del primo ministro di avvalersi di un super-consulente destinato a capovolgere la filosofia sanitaria, imponendo cure precoci, domiciliari, a base di antinfiammatori». Nei giorni scorsi era circolato il nome di Giuseppe Remuzzi, presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano, autore di un "protocollo" terapeutico basato su farmaci in grado di "spegnere" il Covid ai primi sintomi, da casa, senza ricorrere all'ospedale. «Il nome non lo indico», dice Magaldi, evitando di citare Remuzzi, «ma ribadisco: la linea espressa sarà quella, a prescindere dalla persona che poi sarà chiamata a interpretarla».

 

Per Magaldi, sarebbe una rivoluzione in grado di far crollare il numero dei ricoveri e quindi la stessa percezione del disastro pandemico, ridimensionandolo sensibilmente. «Dato il precario quadro politico-parlamentare, è ovvia una certa cautela da parte del premier, che giustamente punta anche sui vaccini, nella speranza che contribuiscano a dissolvere la paura che in questi mesi è stata gonfiata oltre misura dalla disinformazione martellante». Magaldi registra svariati indizi eloquenti: «La figura di Arcuri è già stata ridimensionata, e così quella di Speranza, che si limita a fare da portavoce dei vari Walter Ricciardi e Andrea Crisanti, i profeti dell'emergenza infinita: volevano il ritorno del lockdown e non l'hanno ottenuto, nonostante paesi importanti come la Germania oggi siano sostanzialmente in lockdown».

 

Lo stesso infettivologo Massimo Galli, pronto a terrorizzare la popolazione evocando in modo allarmistico le "varianti" del virus, «è stato seccamente smentito dal suo stesso ospedale, il Sacco di Milano: e questo non sarebbe accaduto, se con Draghi nel frattempo non fosse "cambiata l'aria"». In altre parole: «E' vero che il governo continua a subire pressioni, soprattutto internazionali, per richiudere il paese. Ma è altrettanto vero che, sia pure con inevitabile lentezza, Draghi sta operando per cambiare paradigma, rispetto al Covid. E le indicazioni finora pervenute incoraggiano un certo ottimismo: è lecito aspettarsi che, da maggio, riprenderemo una vita più normale».

 

I vaccini? «Rappresentano una scommessa, e c'è da augurarsi che siano efficaci e sicuri», sottolinea Magaldi.«Ne vedremo gli effetti nei prossimi mesi, sapendo però - ribadisce il presidente "rooseveltiano" - che la vera carta del governo Draghi, superate le ultime settimane di emergenza stagionale, consisterà proprio nelle cure territoriali non ospedaliere: guarire i pazienti a casa, in modo sistematico (senza più intasare gli ospedali di casi ormai gravi) metterà la parola fine alla stagione del "terrorismo sanitario" targato Covid».

 


Fonte: Gioele Magaldi Racconta, su YouTube il 1° marzo 2021

https://www.youtube.com/watch?v=67h0jOPBcu4