Gioele Magaldi, in suo post dal titolo “Un mattino milanese e la saggezza immemorabile di Benjamin Franklin, massone, politico e scienziato”, scrive: «Oggi sono a Milano.

Pur nella freneticità della vita di questa splendida città europea (Milano è una piccola ma vitalissima e brillante Città, Roma un Paesone bellissimo ma sonnolento, in confronto), mi sono ricordato di alcuni pensieri di Benjamin Franklin (1706-1790), celebre massone progressista (fu anche Maestro Venerabile della leggendaria Loggia delle Nove Sorelle di Parigi), tra i più importanti politici di tutti i tempi (tra i Padri fondatori degli Stati Uniti d'America), ingegnoso uomo di scienza e di tecnologia.

Cito a memoria e in italiano (anche se questi aforismi, benché in cattiva traduzione, credo siano riportati anche sul web), una frase che si attiene benissimo a chi voglia riflettere seriamente sulla propria vita privata in generale:

 

“Se ami davvero la vita, non sciupare il tuo tempo. Il tempo, infatti, è la sostanza più autentica della vita”.

Che, nelle intenzioni di Franklin - e nelle mie - non significa “agitati come una trottola (molti vivono cosi, e la cosa si nota parecchio, specie a Milano...), andando appresso a molte cose, cercando di ‘fare’ sempre di più, in mille direzioni lavorative e/o relazionali, per colmare i tuoi vuoti esistenziali e per inseguire conforti, successi e gratificazioni che, per questa via, non arriveranno mai...”

No.

La frase di Franklin significa che la nostra vita (almeno questa terrena...) richiede il giusto ritmo, in ogni situazione e stagione.

La vita richiede la capacità di non fare gli adolescenti quando si è ormai adulti, e di selezionare le nostre esperienze, per diventare Artefici di qualche Costruzione, invece che operai sventurati, crollati sotto i detriti di edifici mal progettati e mal realizzati...

La Vita nel Tempo richiede la capacità di individuare sempre le giuste priorità.

E per quel che attiene alla vita pubblica, citando sempre a memoria (mi si perdonino le piccole imprecisioni, perciò), mi pare che Franklin ripetesse in più occasioni:

“Come mi rappresento la Democrazia? Come un tavolo dove lupi e agnelli contrattano e deliberano cosa mangeranno insieme...Mentre la Libertà è un agnello che può sempre contestare, in sicurezza e senza subire ritorsioni, il risultato delle deliberazioni altrui...”

Lascio a ciascuno di ben interpretare sia la prima che la seconda parafrasi tratta dal pensiero di Benjamin Franklin, che in questo mattino milanese faccio volentieri mio, prima di immergermi nel dolce e fecondo caos della città meneghina.»

Vincenzo Bellisario