Sono Marika Novaresio, classe 1986.

La ragion d’essere (ed ispiratrice) del mio ruolo di referente per i diritti dei minori, si fonda su un’armoniosa sintesi tra la mia formazione giuridica e l’essere madre (di due bambini di 9 e 5 anni).

Ho conseguito una laurea triennale italo-francese in Scienze Giuridiche ed una specialistica in Giurisprudenza, presso la facoltà di Torino, con una tesi sui diritti fondamentali nell’alveo perinatale (gravidanza, parto e puerperio).

Come giurista, mi occupo da anni di consulenze legali, principalmente connesse al fenomeno della “violenza ostetrica” e, più in generale, alla tutela dei diritti della diade madre-bambino e dell’infanzia.

Ognuno di noi conosce bene l’importanza di questo periodo di crescita ed evoluzione (per intenderci, di quella fascia anagrafica comunemente definita “età minorile”).

Ne percepiamo la rilevanza “semplicemente” riportando alla mente i ricordi e le sensazioni delle nostre prime esperienze di vita: quanto le sentiamo risuonare dentro di noi anche ora, a distanza di anni! Quanto ci hanno formato e plasmato!

Con piglio razionale, ne rileviamo il valore anche tramite un’analisi adulta (in veste di genitori e/o di educatori a vario titolo).

È, tuttavia, necessario fare un ulteriore passo in avanti, integrando queste percezioni personali con una panoramica globale: quella che riconosce l’innegabile centralità dei diritti dell’infanzia, fra i diritti umani da tutelare.

Lo so, la visione che si manifesta, a questo punto, è talmente immensa da farci oscillare tra un’introspettiva contemplazione ed un forte stimolo all’azione.

Tocchiamo, dunque, il nucleo pulsante della questione.

Non abbiamo a che fare con un contesto ab-soluto, ossia “sciolto”, distaccato da tutti (o alcuni de)gli altri ambiti umani, sociali e politici (ammesso e non concesso che un simile separatismo sia concepibile in tutto ciò che è fatto di sostanza umana).

La sfera dell’infanzia è, infatti, la base (l’imprinting) del futuro. Non possiamo pensare e generare un qualsivoglia cambiamento di paradigma senza partire e mettere mano, o meglio prendere per mano l’infanzia.

Come membri e sostenitori del MR – e come società civile – siamo quindi chiamati a custodire e sostenere il germoglio della crescita, dell’età evolutiva, al fine di creare un fecondo presente e costruire il futuro.

Le tematiche di questa “macro-area” sono molteplici; scrivo qui di seguito un piccolo elenco non esaustivo, come spunto di azione e riflessione.

- Salute: la tutela del diritto alla salute e al benessere, attraverso una nascita ed un'infanzia rispettata 

ambiti afferenti alla salute e al benessere:

Nascita: la violenza "ostetrica" e la violazione del diritto alla salute (le diramazioni del fenomeno sono molteplici e hanno conseguenze sia sulla madre che sul/la bambino/a nel breve, medio e lungo termine; il comune denominatore delle singole fattispecie è proprio la violazione del consenso informato e del diritto all'autodeterminazione); 
diritti a sostegno dell'allattamento (i dati Istat fanno emergere una situazione allarmante a livello di politiche sociali e di assistenza pediatrica); 
la tutela del continuum: strumenti giuridici e di natura sociale e civile a supporto della diade;....  

Vaccini: l'obbligo vaccinale e il diritto "proteiforme" alla salute (diritto alla salute come pretesa positiva e negativa, il diritto all'integrità psicofisica, gli aspetti di discriminazione e l'attentato sostanziale al principio di collaborazione terapeutica a favore di una medicina difensiva e di una visione medico-sanitaria taumaturgica, deresponsabilizzante e tecnocratica)  

Alimentazione - mense sane, ecc.

Educazione, pedagogia e diritto allo studio 

aree: 

Democrazia e memoria nel percorso di formazione culturale e didattica; 
la tutela del diritto all'integrità psicofisica e alla dignità nell'età evolutiva: lo sviluppo di un approccio responsabilizzante nel percorso culturale, didattico, relazionale e formativo; 
uguaglianza o equità? Profili giuridici per una pedagogia democratica all'interno della scuola; 
diritto alla salute e all'integrità psicofisica: la sicurezza nelle scuole.   

- Minori non accompagnati e rifugiati 

- Minori e mediazione familiare come sostegno nelle situazioni di criticità.

- Allontanamento del minore dalla famiglia. Specifiche di tutela.   


Modalità d'azione 

- Produzione e diffusione di articoli divulgativi e materiali scaricabili; 
- creazione di una bibliografia e di una video-filmografia accessibile; 
- creazione di un archivio di documenti consultabili;
 - costituzione di un team eterogeneo per competenze quale elemento fondante nella realizzazione ed espansione del progetto e del suo operato teorico, sostanziale e territoriale, nonché per una continua autoformazione del gruppo; - elaborazione e presentazione di progetti all'interno delle scuole  
- organizzazione di convegni e workshop sia sul territorio che online/webinar.

Il lavoro è immenso e ha bisogno di essere coltivato, ora!

Abbiamo bisogno di te, il tuo contributo è importante.

Per unirsi al progetto e/o per ricevere informazioni sul tema dei diritti dell’infanzia, potete contattarmi all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   


<< L’educazione così concepita non interessa più soltanto il bambino e i genitori, ma lo stato e la finanza internazionale, diviene stimolo ad ogni membro del corpo sociale, stimolo al più grande dei rinnovamenti della società.
Vi è qualcosa di più immobile, stagnante e indifferente dell’educazione di oggi?
Quando un paese deve fare economia, senza dubbio l’educazione è la prima vittima.
Se si chiede ad un uomo di stato quali sono le sue opinioni sull'educazione, egli risponderà che l’educazione non è affar suo, che egli ha affidato l’educazione dei suoi figli alla moglie perché questa a sua volta l’affidasse alla scuola.
Ebbene: in avvenire diverrà assolutamente impossibile, per un uomo di stato, formulare una simile risposta e far mostra di tale indifferenza>>  M. Montessori