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Seguono i 21“Principi Guida” del Partito Democratico Progressista (PDP).

1. Preminenza della Politica sull'Economia
Le politiche attuali: «La Politica si piega alle teorie economiche neoliberiste ed è incapace di proporre nuove ricette economiche di stampo sociale e liberale».
La risposta populista: «Credenza che la Politica debba necessariamente operare all’interno delle regole imposte dal neoliberismo e che le conquiste sociali del passato, come lo Stato Sociale, non siano più sostenibili».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene che la Politica, e quindi gli interessi del Popolo possano e debbano determinare alcune scelte fondamentali di natura economica. L’economia diventa quindi uno strumento di azione Politica, nel rispetto del libero mercato».
Perché lo diciamo: «Negli ultimi anni la Società Civile si è abituata all'idea che la Politica debba essere assoggettata alle regole economico-finanziarie che regolano mercati nazionali ed internazionali. Queste regole e misure economiche vengono oggi erroneamente considerate come assolute ed immodificabili. Così non è.
Partendo dalla consapevolezza che esistono diversi modelli e diverse teorie economiche, noi del PDP riteniamo che le scelte di Politica economica debbano essere funzionali alla realizzazione del tipo di società auspicata. La Politica, in virtù del Progetto Sociale che si vuole implementare, deve quindi decidere quali teorie e politiche economiche attuare per realizzare tale visione.
Il PDP punta a rilanciare l’economia tramite politiche economiche di carattere fortemente espansivo, traendo ispirazione dalla grande tradizione keynesiana, debitamente aggiornata alle esigenze e alle condizioni del XXI secolo.»

2. Riabilitazione e rilancio della Politica e della Classe Politica
Le politiche attuali: «La Politica è sempre più lontana dai bisogni dei Cittadini e si piega alle regole ed agli interessi di poteri privati».
La risposta populista: «Rifiuto e demonizzazione della Politica e della Classe Politica, cui si aggiunge la svalutazione del ruolo di coloro che dovrebbero essere i servitori dello Stato».
La proposta del un PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene necessario investire economicamente e culturalmente nella costruzione di una Classe Politica incorruttibile ed operante nell’interesse della collettività, anche tramite processi di Democrazia dal basso».
Perché lo diciamo: «L’opinione pubblica ha ormai chiaro come la Politica sia stata infiltrata ed influenzata da persone operanti negli interessi particolari di terzi, invece che nell'interesse della collettività.
Riteniamo altresì che la più grande vittoria da parte di alcuni poteri sovranazionali che avversano la Democrazia sia il diffuso sentimento di delusione e condanna verso la Politica da parte della Società Civile. Questa condanna rischia di concretizzarsi in un atteggiamento di rinuncia alla Politica e quindi di allontanamento dall'unico strumento che permetta alla collettività di organizzarsi e di tutelare i propri interessi.
Urge quindi tornare a nobilitare sia la Politica che la classe Politica. Noi del PDP intendiamo peraltro istituire una commissione di controllo ed indagine sui poteri extra governativi e sovranazionali che hanno volontariamente usato organi istituzionali per perseguire interessi particolari, invece che gli interessi collettivi.»

3. Globalizzazione dei Valori e dei Diritti Fondamentali dell'Uomo
Le politiche attuali: «I Diritti Umani sono stati usati come pretesto per perpetuare interessi di carattere geopolitico ed economico, anche tramite mezzi militari».
La risposta populista: «Convinzione che l’espansione dei Diritti Umani significhi “imperialismo”. Conseguente disinteresse nelle condizioni di vita di coloro che risiedono in Stati non Democratici».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) lavora ad una Democratica e graduale espansione Globale dei Diritti Umani, nel rispetto delle culture locali, da conseguire nel quadro di una piena attuazione della Dichiarazione Universale approvata all’O.N.U. nel 1948. Ciò implica l’attuazione di tutte le iniziative pedagogico-culturali, diplomatiche, politiche e militari che siano utili all’emancipazione degli oppressi e alla “dignificazione” piena della Vita Umana».
Perché lo diciamo: «In un Mondo che va Globalizzandosi, le Istituzioni preposte a garantire la tutela dei Diritti Fondamentali dell'Uomo hanno fallito miseramente e sono oggi prive di significato e potere reale.
Noi del PDP intendiamo rendere l’Italia protagonista di una rigenerazione del dialogo tra Stati e Popoli, ad Oriente ed Occidente, da Meridione a Settentrione, abbandonando ogni pregiudiziale etnocentrica nella definizione degli ideali e dei Principi pratici che devono guidare l'Umanità del XXI secolo.
Partendo dalla consapevolezza che l’autodeterminazione dei Popoli può avere luogo solo quando questi sono pienamente consapevoli della scelta che stanno compiendo, e delle alternative a loro disponibili, la “Glocalizzazione” dei Valori e dei Diritti fondamentali dell’Uomo vuole, da un lato, proteggere ed estendere i Diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale del 1948, dall’altro promuovere il rispetto ed una adeguata valorizzazione delle culture extra occidentali.»

4. Costituzionalizzazione del Diritto al Lavoro
Le politiche attuali: «Lo Stato viene sempre meno considerato come motore dell’economia. Invece di creare benessere, le Istituzioni pubbliche si ritraggono seguendo le Politiche dell’austerity e dello Stato minimo».
La risposta populista: «La domanda di un reddito di cittadinanza che garantisca la sopravvivenza».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene che le Istituzioni debbano svolgere un ruolo di primo piano nel creare condizioni economiche che garantiscano lavoro alla cittadinanza. Il PDP intende dunque costituzionalizzare il Diritto al Lavoro con l’obiettivo di raggiungere la Piena Occupazione. La Piena Occupazione non solo permetterà a ciascun individuo di realizzare il proprio potenziale e i propri progetti, ma anche al sistema economico di ripartire, grazie ad una maggiore domanda di prodotti e servizi da parte di una popolazione tutta dignitosamente retribuita».
Perché lo diciamo: «In un Mondo abitato da una quantità sempre maggiore di individui ed in cui le tecnologie moderne stanno progressivamente rimpiazzando il lavoro degli esseri umani con quello delle macchine, è assolutamente necessario garantire ai Cittadini un lavoro che assicuri condizioni di vita dignitose e libere. Noi del PDP riteniamo che in luogo di assicurare ai Cittadini un mero reddito di “sopravvivenza”, le Istituzioni debbano assumersi la responsabilità di favorire la creazione di posti di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato. Ciò, nel quadro di un sistema economico complesso che necessita non soltanto di condizioni ottimali relative alla produzione e offerta di beni e servizi, ma anche di una base adeguata di consumatori e fruitori.»

5. Eliminazione dalla Costituzione del Pareggio di Bilancio 
Le politiche attuali: «Si usa la crisi economica per giustificare politiche di austerity e di riduzione progressiva dello Stato Sociale».
La risposta populista: «Non c’è risposta. Il pensiero populista opera all’interno del neoliberismo. L’unica proposta è quella dei tagli agli “sprechi” ».
La proposta del PDP: «Per far ripartire l’economia del Paese - e per creare mercato - bisogna favorire Politiche Economiche espansive volte a generare domanda di prodotti e servizi. Lo Stato deve dunque creare nuovi posti di lavoro tramite investimenti strategici volti a generare nuove assunzioni sia nel settore pubblico che in quello privato. È dunque urgente eliminare il Pareggio di Bilancio dalla Costituzione per liberare le energie economiche del Paese».
Perché lo diciamo: «Il Pareggio del Bilancio pubblico non solo non è un requisito necessario o utile alla ripresa economica di un Paese, ma è in realtà uno strumento con effetti depressivi sui consumi e sul sistema economico nel suo complesso. Noi del PDP riteniamo che in fasi economiche depressive sia necessario adottare Politiche Economiche anticicliche, volte allo stimolo della domanda di beni e servizi.»

6. Sovranità Popolaresostanziale della Governance Europea, Nazionale e Locale 
Le politiche attuali: «Strapotere di Istituzioni europee tecnocratiche, talora eterodirette da privati gruppi d’interesse».
La risposta populista: «Il rifiuto di una federazione di Stati Europei».
La proposta del PDP: «La costruzione di una nuova Europa, politicamente coesa e fondata su una Costituzione Politica largamente condivisa, che abbia l’obiettivo di tutelare Democrazia, Sovranità Popolare, Stato di Diritto e Giustizia Sociale. In alternativa, provvisorio ritorno alla Sovranità Nazionale per realizzare i medesimi obiettivi».
Perché lo diciamo: «Il Progetto di una Europa Unita doveva servire ad affermare il modello Politico, Sociale ed Economico nato all'interno delle singole Nazioni Europee dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questo modello, favorito dalle Politiche Economiche Social-liberali sviluppate nel Regno Unito da William Beveridge e dall'impulso garantito dal “Piano Marshall” doveva affermare Democrazia, Stato di Diritto, benessere diffuso, giustizia e mobilità sociale. L'Unione Europea, che pure ha avuto il ruolo di avvicinare i Paesi Europei, scongiurando ulteriori guerre tra di loro, tuttavia, a causa di paradigmi economici sbagliati e dell'incapacità di organizzare una Proposta Politica efficace e comune, ha però tradito le sue iniziali finalità. Questa UE non solo sta concorrendo alla distruzione dello Stato Sociale tramite Politiche Economiche inadeguate, ma sta anche creando nuove divisioni ed incomprensioni tra Popoli che lamentano un graduale assottigliamento della Sovranità Popolare ed una palese inefficacia delle Istituzioni pubbliche a tutelare il benessere collettivo. Per invertire questa involuzione antidemocratica, antisociale ed antieconomica noi del PDP intendiamo chiedere la sospensione dei Trattati vigenti più nefasti e controproducenti, nonché batterci per la stesura di una comune Costituzione Europea che serva da bussola per la Federazione Politica tra gli Stati Europei. Questa Costituzione dovrà garantire Sovranità Politica ed Economica, Stato di Diritto e Giustizia Sociale a tutto il Popolo Europeo. Questa Costituzione dovrà quindi essere scelta, votata e supportata dal Popolo, che tornerà artefice del proprio futuro e di quello delle Istituzioni che lo devono rappresentare. Essendo inoltre la nuova “Unione Europea” - o i futuribili Stati Uniti d'Europa - non un fine, ma un mezzo per affermare i valori Democratici di Sovranità Popolare, Giustizia Sociale e Stato di Diritto, noi del PDP riterremmo inevitabile uscire da questa confederazione di Stati qualora non fosse più possibile portare avanti i valori fondanti della Società Europea all’interno dell'attuale UE. Tale uscita sarà giustificata dalla necessità e dall'opportunità di realizzare i suddetti Valori e Principi a livello nazionale, in attesa di tempi migliori, e sarà comunque accompagnata dall’avvio di un nuovo Processo Federativo e Costituzionale che possa garantire un Progetto Politico Europeo Comune. Un Progetto di cui la Sovranità Popolare e Monetaria dei Popoli del Vecchio Continente sia presupposto irrinunciabile.»

7. Tutela della Libertà e di un reale pluralismo dei mezzi d'informazione
Le politiche attuali: «Si è permesso il progressivo accentramento degli organi mediatici nella mani di pochissimi gruppi d’influenza, riducendo drasticamente la pluralità dell’informazione».
La risposta populista: «Affabulazione complottista a prescindere, contro i media mainstream».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) intende garantire la credibilità dei mezzi d’informazione - mainstream o indipendenti - attivando una importante allocazione di risorse a vantaggio di una significativa pluralità di organi mediatici, in grado di assicurare un elevato tasso di competenza giornalistica e culturale».
Perché lo diciamo: «Negli ultimi decenni, il potere mediatico - capace d’influenzare l'opinione di milioni di persone - è andato concentrandosi in pochissime compagnie, con agende mediatiche asservite al Programma Politico, Economico e Finanziario di interessi privati - creando quella che oggi viene spesso definita come era della post-verità. I media, negli anni, non solo hanno fatto propaganda tramite l’omissione di fatti o la loro faziosa interpretazione, ma hanno avuto l’enorme responsabilità di screditare tutto ciò - cultura, economia, informazione - che non rispondesse al paradigma Culturale, Politico ed Economico del neoliberismo, etichettandolo come “invenzioni”. Queste politiche mediatiche sono sfociate in una domanda d’informazione alternativa, soddisfatta spesso nei termini incompetenti, inadeguati e fuorvianti tipici del complottismo paranoide. Noi del PDP intendiamo tornare a garantire pluralità d'informazione tramite significativi investimenti pubblici in media indipendenti credibili, impedendo l’affermazione del pensiero unico e distinguendo tra attendibilità dell’informazione ed opinioni o congetture, per quanto legittime.»

8. Realizzazione diPolitiche Ambientali per la tutela del Territorio Nazionale, Europeo e Mondiale
Le politiche attuali: «Il Mondo della Politica si è totalmente disinteressato dell’impatto che gli attuali processi di produzione ed approvvigionamento delle risorse hanno sull’ambiente».
Le politiche attuali: «Proposte di decrescita e il timore di un uso strumentale dell’ambientalismo».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) intende favorire Politiche che tutelino l’Ambiente e il Territorio, coniugando felicemente le potenzialità delle realtà Agricole, Artigianali e Manifatturiere più tradizionali e pregiate con le tecnologie avanguardistiche più adatte ad una produzione che rispetti i criteri di salute dei Cittadini e il benessere del sistema naturale nel suo complesso».
Perché lo diciamo: «Troppo spesso, e strumentalmente, si tende ad interpretare il cambiamento climatico come un fattore naturale non dipendente da responsabilità umane. Non possiamo più perdere tempo a domandarci se sia o meno l'Uomo a causare i danni ambientali che caratterizzano il nostro tempo. È semmai giunto il momento di domandarci cosa possono fare le Società Umane e la Politica per arrestare il deterioramento ambientale di cui oggettivamente il pianeta è vittima. Noi del PDP siamo convinti che per tutelare l’Ambiente non sia necessario rinunciare ad uno stile di vita tecnologicamente avanzato. Piuttosto, riteniamo che sia responsabilità degli Stati investire in Ricerca, Sviluppo e Tecnologie capaci sia di preservare un tenore di vita adeguatamente prospero, sia di tutelare la salute dei Cittadini e l’equilibrio dell’Ambiente.»

9. Drastica riduzione della pressione fiscale diretta e indiretta
Le politiche attuali: «Pregiudizio che l’unico sistema per garantire il Welfare System sia quello di aumentare la pressione fiscale e uso sistematico delle tasse per ripianare debito e deficit pubblico».
La risposta populista: «Convinzione che i tagli agli sprechi siano la panacea di tutti i mali e anche uno strumento per rendere in futuro meno gravosa la pressione fiscale».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP), in una prospettiva lucidamente keynesiana (aggiornata al XXI secolo globalizzato), ritiene che da un lato una spesa pubblica strategica e lungimirante, dall’altra una drastica riduzione fiscale, possano generale le risorse per l’incremento dello Stato Sociale».
Perché lo diciamo: «Negli ultimi anni, nonostante il bilancio statale sia in attivo, il debito pubblico ha continuato ad aumentare a causa di inaccettabili interessi sul debito. È stata proposta all’opinione pubblica l’urgenza e la necessità di pareggiare il bilancio statale tramite il taglio della spesa pubblica e l’incremento della pressione fiscale. Noi del PDP, riteniamo che un’entità nazionale, o europea, che possa beneficiare della sovranità monetaria abbia sempre la possibilità di soddisfare qualunque bisogno di danaro. Nella situazione corrente, il rischio che l’inflazione possa andare incontrollatamente verso l’altro verrebbe mitigato da una riduzione fiscale capace di stimolare i consumi, creando quindi una domanda di prodotti e servizi tale da mantenere i prezzi a livelli più che accettabili; assicurando ripresa economica e tutele sociali.»

10. Ripristino della funzione originale dell’ONU basata sulla promozione dei Diritti Universali dell’Uomo
Le politiche attuali: «L’O.N.U. ha sostanzialmente rinunciato al compito di promuovere e diffondere i contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo».
La risposta populista: «L’O.N.U. non è attualmente considerata come un’organizzazione con un ruolo Politico attivo».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene che l’O.N.U. abbia il compito di favorite l’incontro tra Nazioni, richiedendo però ai membri di rispettare i Principi enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo».
Perché lo diciamo: «L’O.N.U., nel sottoscrivere e promuovere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, aveva assunto il duplice ruolo di luogo in luogo d’incontro per il confronto pacifico tra i leader dei Governi mondiali e di organo a tutela della diffusione dei Diritti dell’Uomo, Universali a prescindere dalla tutela di culture e tradizioni locali.»

11. Utilizzo produttivo del Patrimonio Artistico e Culturale 

Le politiche attuali: «Totale mancanza di investimenti e valorizzazione del Patrimonio Artistico Culturale, che oggi non viene curato, promosso adeguatamente, o usato per creare posti di lavoro».
La risposta populista: «Non c’è risposta, perché la questione non è neppure affrontata».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) individua misure concrete per valorizzare il Patrimonio Artistico e Culturale del nostro Paese, non solo a testimonianza della storia di un Popolo antico e della sua inesauribile creatività, ma anche al fine di realizzare - attraverso una moderna ed efficiente gestione pubblica - la creazione di nuovi posti di lavoro».
Perché lo diciamo: «In Italia, i Partiti di Governo hanno sempre sottolineato con enfasi la necessità di rilanciare il Turismo in funzione di un accrescimento del PIL, ma nessun Governo ha mai proposto misure concrete per la conservazione, la tutela e soprattutto per la valorizzazione del nostro immenso Patrimonio Artistico, Archeologico e Architettonico: unico strumento per implementare i flussi turistici provenienti da ogni parte del Mondo, così come avviene efficacemente - pur non disponendo di altrettante ingenti risorse - in alcuni paesi dell’Unione Europea.»

12. L'Istruzione Pubblica come strumento Democratico per la Formazione del Cittadino
Le politiche attuali: «Si cerca, peraltro in maniera fallimentare, di utilizzare la Scuola per formare figure professionali acritiche ed intercambiabili, invece di Cittadini consapevoli».
La risposta populista: «Convinzione che la Scuola abbia un ruolo relativo in termini di formazione, in quanto internet può fornire tutto il sapere necessario all’elaborazione di proposte di vita, come di Governo».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) intende collocare l’Istruzione Pubblica al centro degli interessi strategici dello Stato, per formare una Cittadinanza consapevole e capace di comprendere, elaborare e scegliere nell’ambito di un Mondo complesso e Globalizzato come quello attuale. Il PDP si assume l’impegno di rendere prestigiosa e ben remunerata la funzione docente di ogni ordine e grado, opportunamente riqualificandola e selezionandola sulla base dei talenti e del merito, come pure si impegna ad adeguare la spesa per l’istruzione ai livelli della media europea».
Perché lo diciamo: «Negli ultimi anni, la funzione della Scuola, dell’Università e dei docenti è stata costantemente e progressivamente mortificata da politiche volte a ridurre la formazione al mero inserimento dei giovani nel Mondo del lavoro precario. Questa Politica asservita all’ideologia neoliberista ha volontariamente e strumentalmente ignorato il ruolo che l’Istruzione deve avere nella formazione di Cittadini consapevoli e attivi in una Società Democratica e aperta al dialogo con altre Culture.»

13. Incremento sostanziale dei fondi per la Ricerca
Le politiche attuali: «I fondi per la Ricerca sono radicalmente inferiori alla media europea, lasciando molti ricercatori in condizioni precarie ed il Paese in una situazione di arretratezza tecnologica e culturale». 
La risposta populista: «Il problema è scarsamente affrontato in virtù della messa in discussione del punto di vista scientifico, spesso considerato a torto come il mero prolungamento di interessi finanziari».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene che la Ricerca Scientifica di base ed applicata sia un elemento imprescindibile di ogni moderna Democrazia, e ha intenzione di intraprendere decise azioni a sostegno di tale convinzione».
Perché lo diciamo: «Nonostante le incredibili potenzialità e professionalità dei ricercatori italiani, il sistema nazionale si trova sempre più imbrigliato tra incapacità della Politica, scarsità di fondi e difficoltà di spenderli, precarie condizioni di vita del personale, e insufficiente connessione tra Mondo della Ricerca e Mondo Industriale. Il PDP si propone una sostanziale inversione di rotta per disincagliare il sistema nazionale. Occorre rimettere al centro dell'attenzione il ruolo della Scienza (nelle sue varie ramificazioni, “hard” e “soft”) come fondamentale motore delle moderne Società. Aumentare i fondi destinati a Ricerca e alta formazione è solo uno degli obiettivi del PDP. Spesso capita che risorse in teoria disponibili non siano direttamente utilizzabili, perdendosi nei ben noti gineprai di leggi, normative e regolamenti vari. Altro tema di fondamentale importanza, troppo spesso vergognosamente nascosto o ignorato, è lo status di tanti, troppi ricercatori, “giovani o meno giovani”, sistematicamente sotto inquadrati e malpagati, la cui unica colpa (per così dire) è quella di applicarsi ogni giorno con passione e competenza in Ricerche di frontiera la cui importanza magari sarà visibile dopo anni. Questa apparente invisibilità del Lavoro di Ricerca è stata una delle principali ragioni per cui una classe dirigente miope e una Cittadinanza spesso mal informata hanno sistematicamente messo in fondo alla lista priorità che in altri contesti sarebbero state considerate in poche settimane, se non giorni. Anche qui il PDP ambisce a dimostrarsi diverso e migliore, ristabilendo corrette priorità e garantendo un adeguato equilibrio di risorse e pratiche fra pubblico e privato. Il PDP ha la consapevolezza che le colonne della Scienza, che sostengono ampie parti dell'edificio della Moderna Civiltà, vadano edificate e preservate con cura e costanza, avendo in mente non solo i giorni, ma gli anni e i decenni. Il PDP intende pertanto, concretamente: a) aumentare sostanzialmente i fondi destinati alla Ricerca e promuovere una feconda integrazione e collaborazione tra il Mondo della Ricerca e quello dell’Industria; b) garantire l’autonomia e l’indipendenza di tutte le strutture di Ricerca e in particolare di quelle che abbiano a che fare con la Salute e la Sicurezza dei Cittadini; c) assicurare al personale altamente qualificato che svolge ruoli di elevata professionalità e specializzazione un corretto inquadramento professionale e una retribuzione adeguata alle mansioni svolte; d) garantire la trasmissione di conoscenze e competenze tra generazioni.»

14. Ampliamento degli investimenti sanitari
Le politiche attuali: «Progressivo taglio dei fondi destinati alla Salute Pubblica».
La risposta populista: «La credenza che il privato sia migliore del Pubblico e che si debba ridurre al minimo la presenza dello Stato in ambito Sanitario».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene che competa allo Stato la tutela della Salute Pubblica e che occorra ampliare la spesa destinata agli investimenti Sanitari».
Perché lo diciamo: «Negli ultimi decenni il Sistema Sanitario Nazionale è stato progressivamente decurtato di risorse, con la conseguente riduzione del personale medico e la soppressione di servizi essenziali per la salute dei Cittadini.»

15. Drastica riduzione dei tempi d’attesa per le cure al Cittadino
Le politiche attuali: «Dal taglio dei fondi destinati alla Salute Pubblica, discende anche che siano aumentati i tempi che il Cittadino deve attendere per visite specialistiche, terapie intensive e interventi chirurgici».
La risposta populista: «Le Politiche Governative degli ultimi anni alimentano la sfiducia verso il Sistema Sanitario Nazionale e incoraggiano la propaganda fideistica di una Sanità interamente gestita dai privati. Dovunque s’è imposta tale concezione, larghi strati di Cittadini sono stati privati della benché minima Tutela Sanitaria».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene compito dello Stato assicurare al Sistema Sanitario Nazionale le risorse occorrenti per integrare il personale mancante con un numero di specialisti e amministratori sufficiente a ridurre drasticamente i tempi di attesa per qualunque problematica relativa alla Salute del Cittadino».
Perché lo diciamo: «È noto a tutti come talora il Cittadino sia costretto ad attendere anche anni prima di potersi sottoporre ad interventi chirurgici cosiddetti salva-vita, con il rischio che, se nel frattempo egli non possiede i mezzi per rivolgersi ad un privato, deve solo augurarsi di sopravvivere sino al giorno dell’intervento pubblico.»

16. Rigenerazione Infrastrutturale ed Urbanistica del Territorio Italiano
Le politiche attuali: «La Politica, vittima del neoliberismo e della cultura dell’austerità, si è disinteressata della messa in sicurezza e della modernizzazione delle Infrastrutture Statali».
La risposta populista: «Il rifiuto di realizzare piccole e grandi Opere pubbliche per timore della corruzione».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) ritiene essenziale la messa in sicurezza degli Edifici Pubblici a cominciare dalle Scuole, nonché la messa in sicurezza - a carico totale o parziale dello Stato - di edifici privati in zone notoriamente soggette a movimenti sismici. Il PDP è più che mai convinto che il timore della corruzione, pubblica e privata, non può e non deve impedire la realizzazione di Opere a salvaguardia di molte Vite Umane e che hanno anche il benefico effetto di incrementare l’occupazione e generare consumi».
Perché lo diciamo: «La realtà mostra come la Politica dell’austerità, il timore della corruzione pubblica e privata e l’assegnazione di appalti al ribasso - con la conseguente realizzazione di Opere fatte con materiali e tecnologie scadenti - abbiano nel fatto impedito una reale modernizzazione delle Infrastrutture Statali, mettendo a rischio la vita dei Cittadini, depauperando il Patrimonio Edilizio di tutto il Territorio Nazionale e impedendo la Rigenerazione Urbanistica e lo Sviluppo Razionale di molte Città.»

17. Responsabilizzazione dell’Apparato Statale nei confronti del Cittadino
Le politiche attuali: «Nonostante le dichiarazioni di facciata dei Governi di Centrosinistra e di Centrodestra che si sono alternati al potere, non sono state realizzate Politiche volte a creare trasparenza o migliorare la qualità dei Servizi al Cittadino e neppure si è resa visibile un’autentica responsabilizzazione dello Stato nei confronti dei Cittadini».
La risposta populista: «Lo scetticismo di fondo nei confronti dell’Apparato Pubblico e degli impiegati statali impedisce di fatto ai Movimenti e ai Partiti che innalzano la bandiera del populismo di affrontare la questione adeguatamente e con strumenti efficaci».
La proposta PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) si propone di regolare - per via digitale o direttamente - ogni punto di contatto tra la Società Civile e lo Stato, garantendo al Cittadino la possibilità di interagire direttamente con il personale statale, di trasmettere valutazioni sull’efficienza e la qualità dei Servizi ricevuti, nonché di ricevere risposte concrete nel merito delle problematiche affrontate. L’intento è quello di trasformare il Settore Pubblico in un esempio di efficienza anche per le aziende nel settore privato».
Perché lo diciamo: «È diffusa - e tristemente radicata nella realtà - l’opinione che sia estremamente difficile per il Cittadino entrare in contatto e relazionarsi con le Istituzioni Pubbliche su tipologie di bisogni che l’Apparato Statale può e deve fornirgli per il miglioramento della sua vita pubblica e privata.»

18. Istituzionalizzazione del ruolo della Sicilia come avamposto Politico-Economico per lo Sviluppo dei Paese Mediterranei
Le politiche attuali: «L’Italia e l’Unione Europea [UE] si sono mostrate incapaci di guidare un Piano di Sviluppo e di Cooperazione Politica ed Economica con i Paesi Africani dell’Area Mediterranea».
La risposta populista: «Mera critica delle cosiddette invasioni migratorie, senza però un’autentica presa di coscienza e di responsabilità rispetto ciò che accade in quei paesi dal punto di vista Economico e Politico».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) individua nella Sicilia - per la sua posizione geografica e come parte del Territorio Nazionale che ha subito maggiormente gli oneri e le difficoltà dell’accoglienza - l’avamposto Politico-Economico idoneo a trattare direttamente e in prima istanza tutte le questioni riguardanti lo sviluppo dei Paesi Mediterranei della sponda africana. Detto ruolo Istituzionale, con le relative risorse, dovrà essergli riconosciuto anche dall’Unione Europea».
Perché lo diciamo: «È un fatto che il crescente flusso migratorio sul Continente Europeo dipenda, oltre che dall’instabilità Politica dei Paesi di quella sponda del Mediterraneo, dalla mancanza di Sviluppo Economico che spinge le Popolazioni a cercare altrove lavoro e sopravvivenza. Il circolo vizioso del mancato Sviluppo Economico di quelle Regioni del Mondo, a causa dalla precarietà delle Istituzioni Statali e dalle guerre continue, potrà essere spezzato se l’UE sarà finalmente in grado di proporre un piano lungimirante di Sviluppo e di Crescita.»

19. Sostituzione progressiva dei combustibili fossili con energie rinnovabili
Le politiche attuali: «Nell’attuale Politica dei Governi italiani è del tutto assente un Piano Organico di progressiva sostituzione dei combustibili fossili con le energie rinnovabili. Si è proceduto sin qui con interventi parziali e del tutto marginali».
La risposta populista: «Pur sostenendo talora l’esigenza di introdurre energie rinnovabili, le proposte risultano ancora dilettantesche e prive di una visione d’insieme».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP) si propone innanzi tutto di istituire una Commissione di scienziati e di economisti per studiare il problema e per tracciare nel breve tempo le linee di una progressiva sostituzione dei combustibili fossili con le energie rinnovabili».
Perché lo diciamo: «In un Mondo sempre più inquinato, anche per gli effetti della Globalizzazione, e dove la stessa disponibilità di combustibili fossili comincia a scarseggiare, si fa sempre più pressante l’esigenza di ricorrere all’utilizzo delle energie rinnovabili.»

20. Separazione tra banche d’affari e banche per il credito alle imprese ed alle famiglie
Le politiche attuali: «Non sussiste alcuna separazione».
La risposta populista: «Una diffidenza generalizzata e spesso aprioristica rispetto al Mondo Bancario e Finanziario».
La proposta del PDP: «Implementare in Italia qualcosa di simile al rooseveltiano Glass-Steagl ACT e nazionalizzare alcuni istituti bancari che possano svolgere un ruolo strategico in servizio di Imprese e Famiglie, pur nella sussistenza di un mercato economico-finanziario libero e privato».
Perché lo diciamo: «Su ispirazione e impulso di ciò che il Congresso USA - di concerto con la presidenza Clinton - operò negli anni Novanta del Novecento, abolendo il Rooseveltiano Glass-Steagal ACT, l’era della Globalizzazione è stata caratterizzata dall’egemonia di banche “troppo grandi” e/o multiservizi, che hanno scommesso soprattutto su gigantesche e rischiose speculazioni di natura finanziaria o hanno investito prevalentemente su Titoli di Stato, trascurando il ruolo storico di credito all’Economia Industriale, al Mondo dell’Artigianato e delle Libere Professioni e alle Famiglie, di cui pure hanno continuato a raccogliere i risparmi. IL PDP intende separare in modo virtuoso banche d’affari, assicurazioni e istituti di credito per Cittadini (imprenditori, professionisti, artigiani, impiegati, operai, eccetera) che chiedano legittimamente di vedere finanziati i propri Progetti Lavorativi ed Esistenziali.»

21. Riforma del funzionamento dello Stato: nuove prerogative di Partiti, Parlamento, e Presidenza della Repubblica. Nuove Forme di Democrazia Diretta
Le politiche attuali: «La Costituzione del 1948 è stata spesso surrettiziamente modificata, oppure è stata declinata al di sotto delle sue possibilità».
La risposta populista: «Il problema non viene nemmeno affrontato».
La proposta del PDP: «Il Partito Democratico Progressista (PDP), mediante il confronto collaborativo con i migliori sostenitori di una attuazione virtuosa e al rialzo della Costituzione esistente, intende tuttavia proporre alcune innovative integrazioni costituzionali, nell’interesse del popolo sovrano e della sostanzialità dei processi democratici e della divisione dei poteri».
Perché lo diciamo: «Il 4 novembre 2017, a Roma, presso il Teatro Anfitrione, il Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com) presenterà un importante Convegno dal titolo “Costituzione: difenderla, mantenerla o migliorarla?” (vedi: https://www.youtube.com/watch?v=GvGLnwkoJ9Q&feature=youtu.be ).
In quella sede, il meta-partitico Movimento Roosevelt (tra i promotori dell’Assemblea Costituente del PDP) metterà a confronto alcuni dei “vincitori” della competizione referendaria contro le cattive Riforme Costituzionali proposte da Matteo Renzi - sostenitori del sacrosanto Principio: attuiamo al meglio la Costituzione vigente - con le elaborazioni di alcuni Cittadini Rooseveltiani che intendono trasferire le loro avanguardistiche proposte di Riforma Costituzionale (se le Riforme avanzate da Renzi non erano buone e utili, ciò non significa che ogni proposta di integrazione/aggiornamento della Costituzione sia disutile o superflua) anche all’interno del Progetto politico del PDP.
Questo 21° principio fondativo, dunque, verrà esplicitato meglio prossimamente, a seguito dei lavori del Convegno Rooseveltiano del 4 novembre 2017 a Roma, presso il Teatro Anfitrione (Via San Saba 24, dalle ore 9 alle 14).»

Per iscriversi all’Assemblea Costituente del Partito Democratico Progressista (PDP), scaricare e compilare il seguente modulo: http://www.partitodemocraticoprogressista.it/…/Modulo-Iscri… e inviare tramite mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.».
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