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Questa volta sarò molto più “rapido” dell’articolo pubblicato in precedenza, quindi mi farò “perdonare” per la lungaggine evitando troppi giri di parole ed andando subito al “sodo”.
Quindi, alla questione di cui sopra (dove è evidente e naturale che alludo ancora una volta al cosiddetto “Establishment” - «L'insieme dei detentori del potere economico e politico, e dei loro sostenitori, che in un Paese vigilano sul mantenimento dell'ordine costituito e occupano un posto di rilievo nella vita sociale e culturale»…): «Cos’è che ha smantellato il potere nel corso del XX Secolo, e c’è parzialmente riuscito? Le ideologie. Sono le ideologie che ti consentono di superare - con la speranza, la convinzione, la coerenza - l’arco breve della tua vita. Tutti coloro che iniziano una rivoluzione pensando di usufruire dei suoi effetti, in realtà sono destinati a non farla, la rivoluzione. È questo il problema: dobbiamo tornare ad avere progetti che prescindono anche da noi stessi. Serve un progetto nel quale si possa credere, non una tattica per la quale si possa vivere bene. La tattica prevede che tu debba magiare e star bene il giorno stesso, al massimo il giorno dopo. La strategia è quella che mira a costruire. È quello che la Massoneria ha perso, negli anni. La caratteristica dei massoni medievali qual era? Costruivano cose che sfidavano i secoli - con un sistema, una filosofia, una dottrina di vita. Nel momento in cui la Massoneria ha perso la “mission” del costruire, era inevitabilmente assoggettabile al potere, perché mancava il suo progetto. I Templari hanno perso Gerusalemme per colpa loro: e a cosa servivano, dei Templari, senza tempio? Erano destinati a morire, non potevano sopravvivere all’aver perso la loro “mission”. Poi sono stati sterminati, certo, ma era sopraggiunto anche un certo degrado presso di loro. Succede alle realtà, quando perdono il motivo per cui esistevano.
La politica ha perso il suo motivo di esistere. Ieri, la politica fabbricava progetti, idee, modelli di società. Li pensava. Si scontrava, ma per quelli - non per chi si aggiudicava una maggior fetta di potere. Il potere non è una cosa negativa di per sé, ma quando diventa astratto, quando diventa un fine anziché un mezzo, dove vai?» (Gianfranco Carpeoro).
Pochi giorni fa, uno dei massimi “geni” della nostra attualità (parlo della attuale Presidenta della Camera dei Deputati e delle Deputate italiana, ovviamente…), tramite un TWEET, ha affermato: «Mi chiedo ancora dov'era la famiglia progressista quando la Grecia si è trovata a dover fronteggiare pesanti misure di austerità».
Alla Presidenta della Camera dei Deputati e delle Deputate, ha risposto l'economista e saggista Vladimiro Giacché: «A infliggerle».
Perché accadono queste cose?
Ricordatevi di quella cosa che Carpeoro chiama “mission”…