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Segue un intervista-articolo di “Intelligo News” (http://www.intelligonews.it/) all’economista Giulio Sapelli dal titolo “Pensioni estero, Sapelli a Boeri: ‘Neanche col fascismo. Ma non erano europeisti?’... ”

Prof Sapelli che idea si è fatto della situazione descritta da Boeri?

«Il professor Boeri fa dichiarazioni che un presidente dell’Inps non dovrebbe fare. Sono cose di cui si deve occupare il ministro del Lavoro ma conoscendo Poletti da anni, immagino non colga lo scopo. Almeno dovrebbe richiamarlo all’ordine, costringendolo ad occuparsi dei conti e non del resto. Basta lasciargli fare sempre allarmismi. L’Italia non è mica uno Stato di polizia. Io ho pagato i miei contributi quando ho lavorato e i miei soldi li spendo dove mi pare. Neanche il fascismo arrivava a pensieri di questo tipo. Questa gente non è europeista? Non sono a favore del libero mercato? C’è la libertà di pensionato: io vado dove mi pare in pensione».

Forse Boeri intendeva punzecchiare il governo per il regime fiscale troppo pesante che costringe molti a partire?

«Ma allora se la prenda con il regime fiscale. Dica queste cose quando diventa ministro. Quando si riveste una carica pubblica non può polemizzare con il governo. È stato messo dal governo e lo serva lealmente. Boeri interpreta bene quello che Gramsci chiamava il “sovversivismo della classe dirigente”, che nel suo caso diventerebbe “classe dominante”. Non faccia il sovversivo, obbedisca alla Stato e obbedisca al suo governo. Altrimenti si dimetta».

Si dimetta e si candidi intende?

«Certo. Si dimetta e faccia il politico. Gode nella società di un regime di status eccellente quindi lo usi per fare la sua entrata in politica. Altrimenti faccia il presidente Inps senza fare allarmismi. Ripeto neanche il fascismo ha pensato di togliere le pensioni a quelli che vanno all’estero».

È pur vero che il nostro regime fiscale è fra i più alti al mondo.

«Il nostro regime fiscale è molto alto sulle imprese e sui pensionati. Io sono favorevole ad una flat tax che abbassi radicalmente le tasse. Anche perché non credo all’influenza del debito pubblico sull’economia, anzi tutte queste teorie neoclassiche penso siano una stupidaggine. Anche se aumenta il debito basta che aumenti la crescita. Abbassiamo le tasse cosi la gente avrà più soldi da spendere».

Per l’ex viceministro dell’Economia, Zanetti, serve creare un regime fiscale attrattivo per i pensionati esteri del ceto medio-alto del nord Europa, per coprire il buco lasciato dai nostri.

«Con tutto il rispetto che ho per l’on. Zanetti, è uno che si è candidato con Monti. Questa gente ha mandato in pensione le persone a 67 anni e dovrebbero vergognarsi a parlare di pensioni».

Intanto il ministro Poletti ha detto che stanno lavorando a una misura di abbattimento del cuneo fiscale strutturale. Pensa sia fattibile?

«Io dico da sempre che il cuneo fiscale va abbattuto pensando ai diritti dei pensionati. Abbattiamolo senza abbassare i coefficienti altrimenti avremo come pensionati solo dei poveri. Quindi troviamo un modo di non far pagare tanto alle imprese ma non creiamo le condizioni per avere nuovi poveri. Altrimenti a forza di lavorare sul cuneo fiscale la gente lavorerà fino ad 80 anni: non per legge ma perché non sa come andare avanti. Però credo che Poletti non sappia neanche di cosa parli davvero. L’Italia ha subito di tutto, e ora subisce anche questi flagelli biblici.»