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Dopo quasi nove mesi di violenza verbale generica nei confronti di tutti coloro che hanno democraticamente proposto ed ottenuto la Brexit; dopo quasi nove mesi di ostilità e di tentativi di sovversione della Democrazia a colpi di sentenze e nelle sedi parlamentari; dopo quasi nove mesi di “fake news” (più comunemente conosciute come “BALLE”...) per cercare di far passare l’idea che Londra ed il Regno Unito, dopo il 23 giugno dello scorso anno, si erano rispettivamente trasformate in Aleppo e Siria; finalmente, ieri sera, a tarda sera, è arrivato il definitivo “Sì alla Brexit”: sia la Camera dei Comuni che quella dei Lord hanno approvato la legge che autorizza il divorzio del Regno Unito dall'Unione Europea.
Theresa May, quindi, dopo l’okay della Regina Elisabetta alla legge, potrà attivare l'Articolo 50 del Trattato di Lisbona ed avviare i negoziati con Bruxelles per l'uscita del Regno Unito.
La Camera dei Comuni ha anche bocciato i due emendamenti dei laburisti: è “Brexit piena”...
I giornali, ovviamente, piuttosto che dare la notizia della “Brexit piena” preferiscono parlare del fatto che gli scozzesi (quali scozzesi?; non sarebbe più corretto dire alcuni “salotti particolari 'globali' e scozzesi”...) vorrebbero indire un nuovo Referendum per staccarsi dal Regno Unito e, successivamente, per entrare nuovamente a far parte dell’Unione Europea (ammesso che l’Unione Europea in quella data sia ancora “viva”; ammesso che i Sì al divorzio dal Regno Unito prevarrebbero; ammesso che l’eventuale ancora in vita Unione Europea accetti - nel 2020/2021 - che la Scozia eventualmente fuori dal Regno Unito possa effettivamente far parte della eventuale UE).
Insomma, al ridicolo di determinati soggetti (quando gli voti contro e le cose non vanno come loro vorrebbero) non c'è mai fine.
Il 23 giugno dello scorso anno “piangevano” per il divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea (questo perché loro dicono di essere “globali” - anche se hanno problemi a comprendere se stessi e a confrontarsi con se stessi: quindi per “unire” e non per “disunire”), ieri, invece, festeggiavano alla notizia di un eventuale nuovo Referendum per “disunire”.
Come ho scritto in questo pezzo: https://blog.movimentoroosevelt.com/home/367-good-bye-great-britain-hello-little-england.html , in “risposta” al “giornalista” Enrico Franceschini: «Se “unione” per Lei e per quelli come Lei significa fare esclusivamente alle sue/vostre condizioni/imposizioni, molto meglio divorziati, “disuniti” ed ognuno a casa propria.
Non so come finirà nel Regno Unito (spero al meglio, per loro: dipende da quello che decideranno di fare... oggi hanno piena libertà di scelta, a differenza di quello che accade nella sua “progressista” ed a Lei “amica” UE) ma, allo stesso tempo, non auguro neppure agli scozzesi - qualora decidessero di uscire dalla Gran Bretagna - di finire immersi nell’UE e nelle prospettive del “Libro Bianco” (o “in bianco”?) messe nero su bianco da Junker ed amici...»

Faccio i miei auguri al Regno Unito che ha democraticamente e legittimamente scelto di starsene alla larga dall’Unione Europea...