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Nel giorno in cui si inaugura il nuovo sito ufficiale (in lingua italiana) del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com) e in cui si progetta un ulteriore perfezionamento contenutistico del sito anglofono, già comunque molto ben strutturato (rm-london.co.uk/blog/), siamo lieti di contribuire anche al rilancio del blog MR, pubblicandovi il seguente contributo, interamente costituito dal testo di una bellissima lettera indirizzata da Giampaolo Formica (dal 30 agosto nuovo tesserato del Movimento Roosevelt) al nostro Presidente Gioele Magaldi:


Gentile Gioele Magaldi,

desidero condividere con Lei la mia opinione sul libro Massoni, dopo averlo letto con grande attenzione.

E’ un libro straordinario, probabilmente uno dei migliori che abbia mai letto. Alla fine di questa “recensione” le dirò anche qualcosa di me – sperando di non appropriarmi oltre modo del suo prezioso tempo. La straordinarietà del libro sta non tanto nei contenuti da Lei “svelati”, certo essi sono grandiosi e come minimo rivoluzionari per una corretta comprensione degli eventi storici trattati, ma soprattutto nel modo in cui l’oggetto del libro è trattato all’interno dei capitoli.

Mi spiego meglio. Per chi come me desidera approfondire la comprensione di ciò che gli accade “intorno” si è trovato (fino ad oggi) nella malaugurata situazione di dover scegliere fra Verità Ufficiale e Complottismi vari. In entrambe le situazioni ci troviamo di fronte ad un dualismo emotivo/spirituale del tutto immaturo e parziale poiché nell’approfondimento sia della cosiddetta Verità Ufficiale sia delle varie fonti (libri, blog, ecc, ecc…) anti-Verità Ufficiale troviamo in parte cose vere o verosimili e in parte pure invenzioni o spiegazioni degli eventi del tutto inverosimili o quantomeno forzate da un’interpretazione “di parte” dei vari autori. Ci ritroviamo sempre nello stesso dualismo verità/bugia, buoni/cattivi, ecc ecc…esattamente come ragionerebbe un bambino poco più che adolescente (dal punto di vista dello sviluppo emotivo/spirituale).

Ma la realtà dei fatti che accadono nella vita vera ci dice che le cose sono molto più complesse (nel senso di “articolate” e non per forza nel senso di “complicate”) di così. I fatti della vita di ognuno, in primis, e quindi anche delle organizzazioni di uomini (siano essi famiglie, città, Stati, Regioni, Partiti, Chiesa, ecc, ecc…) non sempre sono lineari con una definizione netta di buoni/cattivi, giusti/ingiusti e così via, e anche all’interno delle organizzazioni di uomini non sempre le scelte sono prese in totale condivisione.

Quando all’interno di libri/blog/articoli leggo cose tipo: -­‐   Gli americani hanno fatto….. -­‐   Il Governo ha deciso… -­‐   I Massoni credono… Mi ronza in testa sempre lo stesso tipo di domanda, e cioè ad esempio: -­‐   Gli americani chi? Quali correnti? Quale classe sociale? -­‐   Il Governo chi? -­‐   I Massoni quali? Di quale orientamento? Di quale Loggia? Insomma mi intristisce questo tipo di retorica generica predigerita.

Retorica che non è minimamente presente nel volume Massoni da Lei scritto.

Un volume scritto con lucidità, con equilibrio e con uno stile di scrittura che invoglia il lettore ad approfondire ulteriormente gli argomenti in maniera asettica (cioè priva del proprio ego e dei propri pregiudizi) per conoscere maggiormente e per riflettere con occhi nuovi su ciò che accade intorno a noi. Un libro di quelli che lasciano il segno in profondità.

Tra l’altro in seguito al libro ho ascoltato anche alcuni suoi interventi pubblici e sono rimasto piacevolmente stupito dal fatto che in un certo senso Lei mi è “indifferente”, nel senso che Lei parla e si esprime in un modo tale per cui finalmente il Messaggio ha più valore del Messaggero.

Mi è simpatico/antipatico Gioele Magaldi? Non è importante.   Finalmente.   Mi interessa ciò che ha da dire. Punto.

So che detta così può anche suonare male, ma in realtà il concetto è che nel suo modo di esprimersi e di raccontare ciò che ha da dire Lei trasmette una sensazione di totale equilibrio emotivo/spirituale rispetto ai temi trattati senza sentimenti di attaccamento o “tifoseria”, che magari ci sono come è naturale che sia, ma che non emergono dal verbale, né dal paraverbale né da non verbale, indice di conoscenza profonda e soprattutto serena della complessità che ci circonda.

Non vedo l’ora di poter continuare a provare questo tipo di sensazioni nella lettura dei prossimi volumi della trilogia.  

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Ora qualcosa su di me. Mi chiamo Giampaolo Formica, ho 33 anni e sono di Rimini. Ho un’attività imprenditoriale con la mia famiglia nel campo degli allestimenti fieristici. Dopo essermi diplomato al liceo classico mi sono laureato in economia e poi ho fatto alcune esperienze nel campo della formazione personale prima di “tornare” a mettere a frutto le mie competenze nell’attività di famiglia. Sono sempre stato alla ricerca di esperienze e di conoscenze che avrebbero potuto aiutarmi ad evolvere dal punto di vista emotivo/spirituale poiché credo che solo grazie a questo potrei, prima o poi, spendere le mie energie per lasciare un contributo in questo mondo. Fino ad oggi sono stato totalmente indifferente all’idea di interessarmi a tutto ciò che è “La Politica”, mentre oggi forse una piccola fiammella si è riaccesa.

Ecco perché proprio oggi (NDR: il 30 agosto 2016, venti giorni fa) mi sono iscritto al Movimento Roosevelt, di cui, per quello che finora ho letto, mi sento di condividere gran parte della filosofia e dei principi. Spero un giorno di poterla incontrare di persona. Nel frattempo La ringrazio per il lavoro che sta facendo.  

A presto.

Giampaolo Formica

A CURA DE LA REDAZIONE DEL MOVIMENTO ROOSEVELT.

(Articolo del 20 settembre 2016)