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Cabras (M5S): dalla Lega ci divide quasi tutto, ma ci unisce la lotta contro il "Deep State" che cerca di sabotare il governo Conte.
Magaldi (MR): ci sarebbe anche un "Deep State" progressista se i gialloverdi fossero meno ipocriti verso i massoni
Vivace scambio a Londra al forum sul "New Deal europeo" disegnato dal Movimento Roosevelt: il deputato pentastellato accusa lo "Stato profondo" (da Bruxelles al Qurinale) di frenare la battaglia dell'esecutivo per porre fine al paradigma dell'austerity. Magaldi: mi offro di aiutare il governo mobilitando il "Deep State" progressista, se i gialloverdi abbandonano la loro ipocrisia anti-massonica

Lega e Movimento 5 Stelle divisi su tutto, ma uniti nella lotta contro lo "Stato profondo". E' il Deep State che, da Bruxelles al Quirinale, sta frenando il governo gialloverde nello sforzo di uscire dal paradigma dell'austerity, rovinoso per l'economia italiana. Lo afferma Pino Cabras, deputato pentastellato presente il 30 marzo a Londra al convegno "Un New Deal Rooseveltiano per l'Italia e l'Europa", promosso dal Movimento Roosevelt con economisti come Nino Galloni, Ilaria Bifarini, Guido Grossi e Danilo Broggi. Da Cabras, un'accusa pesante: "Al ministero delle finanze sono pronti da mesi i decreti attuativi (un miliardo e mezzo di euro) per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche, con la complicità dei governi precedenti". Eppure, quelle carte non vengono firmate: a remare contro, dice Cabras, è il potere-ombra. Denunciare i funzionari che fanno da tappo? "L'abbiamo già fatto, ma i media mainstream li difendono, accusando noi di essere degli "sfasciacarrozze"".

Cabras applaude Salvini e lo stesso Di Maio: "Hanno dimostrato coraggio, resistendo a pressioni incredibili". E' vero, nel braccio di ferro sul deficit il governo ha ceduto a Bruxelles. Ma ora spera che le europee indeboliscano l'euro-sistema. Aggiunge Cabras: è pronto un piano per emettere liquidità alternativa e senza aumentare il debito, con certificati di credito fiscale, ma i tempi saranno lunghi proprio per l'ostruzionismo del "back office" del potere. "Ci sono strutture molto "profonde", che non possono essere ignorate, e che determinano ancora molto l'orientamento del potere. E sono strutture non facili da scardinare". Se non altro, per Cabras, Lega e 5 Stelle sono consapevoli di dover "rompere questo schema, che soffoca l'economia italiana". Rivela Cabras: "Nel governo Conte non ci sono solo 5 Stelle e Lega: c'è anche lo "Stato profondo", senza il quale l'esecutivo non sarebbe neppure nato". Aggiunge: "Era comunque un'occasione irripetibile. E questo è l'unico governo che può provare a rompere con l'austerity. Certo, avremmo voluto altri ministri", come Paolo Savona all'economia. "Ma il potere di firma del presidente della Repubblica fa davvero la differenza".

Peraltro – replica Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt – il Quirinale è solo un terminale di quello "Stato profondo" cui allude Cabras, che è un potere massonico e neppure monolitico: "Esistono massoni progressisti anche nel "Deep State", come quelli che in Francia hanno incoraggiato la rivolta dei Gilet Gialli contro Macron proprio per aiutare l'Italia, quand'era alle prese con la vertenza sul deficit con Bruxelles". Magaldi lo definisce "un regalo massonico-progressista", di cui il governo Conte, incredibilmente, non ha saputo approfittare. Ora, Magaldi rilancia: "Sono pronto a chiedere alla parte progressista dello "Stato profondo" di aiutare il governo italiano – avverte – a patto che Lega e 5 Stelle pongano fine alla loro ipocrisia anti-massonica: dicono di voler escludere i massoni dalle cariche pubbliche, quando sanno benissimo che il governo Conte pullula di esponenti della massoneria".
 


UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 31 marzo 2019)