Intanto voglio tranquillizzare i massonofobi: la sottoscritta non è affiliata a loggia alcuna, non essendo interessata a fare quel tipo di esperienza. Se questo sia un merito o un demerito lo lascio alla valutazione altrui.
Per quanto riguarda nello specifico la posizione che ho espresso sulla libertà di associarsi e di appartenenza ad affiliazioni segrete, anche in questo caso non ho fatto nessuna concessione alla Libera Muratoria, essendo questa mia posizione libertaria un corollario della libertà interiore che mi contraddistingue. Proprio perché sono interiormente libera non rientra nelle mie corde assegnare attestati di delinquente in base all'appartenenza politica, etnica, religiosa e iniziatica. Il punto di vista di Di Maio sulla Massoneria è follia pura, perché fondato su un teorema - tutti i massoni sono criminali, perciò vanno esclusi dalle liste dei candidati - che è indimostrabile. Sicuramente ci sono massoni poco puliti, come ci sono cattolici poco puliti e pentastellati di dubbia trasparenza, tra i quali lo stesso Di Maio, per i motivi addotti durante il mio intervento a BN.
Chiarito ciò, invito chi mi segue a leggere il mondo non attraverso la lente deformante della tifoseria da stadio ma da una prospettiva distaccata. L'appartenenza a un partito o a un movimento che si dichiara integerrimo non è garanzia di nulla. Le persone devono essere valutate singolarmente. Lasciamo perciò le liste di proscrizione alla storia passata».