Tutti gli articoli

Giole Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, nel corso di una recente puntata di Massoneria on Air, in onda ogni lunedì alle ore 12:00 dalle frequenze di Colors Radio, lancia una provocazione che soprattutto vuole essere un forte spunto di riflessione: “Visto che i partiti e le persone che si presentano a questa tornata elettorale non ci convincono appieno, sarebbe forse il caso di invitare il popolo italiano non a disertare le urne, bensì ad andare a votare in massa e votare scheda bianca. Questo tema della scheda bianca è già stato dibattuto più volte in passato da giuristi e costituzionalisti. In luogo di seguire la consueta prassi, con le schede bianche annullate e gli scranni parlamentari corrispondenti assegnati come se nulla fosse ai partiti non votati mediante tali schede, noi del Movimento Roosevelt iniziamo a pensare che tali poltrone di Camera e Senato non andrebbero assegnate. Non è esattamente una provocazione perché ci sono giuristi e costituzionalisti che hanno ritenuto la liceità di questa valutazione: un popolo non più soddisfatto di vedersi rappresentato da un’offerta politica inadeguata, votando intenzionalmente scheda bianca, chiede che la sua protesta sia visibile sugli spalti del parlamento; chiede che alcuni seggi non siano assegnanti perché c’è un voto di protesta che non può essere ignorato e devoluto ai soliti noti. Ecco perché discuteremo, nelle prossime ore, all’interno del Movimento Roosevelt se non sia il caso di lanciare una campagna netta a favore della scheda bianca, suggerendo ai cittadini di andare a votare, manifestando con la presenza nei seggi la propria affezione alla politica, all’esercizio del proprio diritto sovrano, ma anche di lasciare una testimonianza precisa mediante la scheda bianca. Una testimonianza di cittadini che sono pronti un domani a votare altri soggetti politici, come ad esempio il Partito Democratico Progressista che si sta formando per colmare il vuoto che sarà lasciato da queste rovinose elezioni politiche”.
Nel corso della trasmissione radiofonica poi, Magaldi non risparmia una battuta a D’Alema e alla sua apertura al Movimento 5 Stelle: “D’Alema farebbe bene a ritirarsi a vita privata perché le sue chance politiche se l’è giocate tutte e male in danno del popolo italiano e in servigio dei suoi affari privati. Non credo che il Movimento 5 Stelle possa candidarsi a governare in modo nuovo il paese alleandosi con una figura come quella di D’Alema: tutto ciò creerebbe sicuramente delle contraddizioni all’interno delle aspettative degli stessi elettori pentastellati”.
Infine, a quegli ascoltatori preoccupati per il rischio di una guerra civile in Italia il presidente del Movimento Roosevelt risponde così: “Non c’è l’apocalissi a livello internazionale, non ci sono le guerre che tutti paventavano (vedi ad esempio la crisi ucraina presentata come viatico di uno scontro stellare tra la Nato e la Russia e la ricorrente crisi coreana, strombazzata come preludio di una catastrofe atomica imminente): si tratta più che altro di pantomime e sceneggiate tra i vari contendenti, utili semmai a consolidare equilibri interni agli Usa, alla Russia, alla Cina e al suo strumentale ‘cane da guardia’ (la Corea del Nord) che abbaia, ma non morde. E lo stesso vale per l’Italia: la nostra non è una nazione a rischio di guerra civile. Nella Penisola accade qualcosa di diverso, anche se non meno grave: il nostro è ‘semplicemente’ un paese in stato di decadenza e disgregazione civile e socioeconomica cui nessun soggetto politico in lizza alle elezioni 2018 sarà in grado di porre rimedio”.


UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)



(Articolo del 30 gennaio 2018)