Se dal punto di vista intellettivo il Movimento Roosevelt è stato molto attivo mettendo sul piatto prospettive e approfondimenti tematici, dal punto di vista pratico è stato un po’ più carente. Per ora abbiamo faticato a portare la lotta per i diritti in iniziative concrete. Io propongo di essere molto pragmatici: scegliere un obiettivo per volta e lavorare per raggiungerlo attivando tutte le strade percorribili, dalla raccolta firme (si veda l’esempio di
change.org), alla proposta di legge, al coinvolgimento dei soggetti politici che possano dare il giusto supporto parlamentare alle nostre iniziative. Le proposte devono essere larghe e scelte con un minimo di scaltrezza, partendo da quelle che possano trovare più facilmente un favore plurale e trasversale. Se vogliamo fare un esempio direi che un lavoro serio per una nuova legge che regoli la prostituzione e che difenda e tuteli chi la pratica potrebbe essere il nostro primo passo e la nostra prima battaglia. A tale proposito è già stata intavolata una discussione dallo stesso Gioele Magaldi nei più recenti incontri lombardi e da quella discussione si potrebbe partire.
Piccola nota: Da oggi il biotestamento è legge grazie al voto congiunto di M5S e PD. Questo è un buon esempio che dimostra come i diritti possano unire forze diverse. Questo è ciò che per me dovrebbe impegnarsi a fare il Movimento Roosevelt: costruire ponti in nome dei diritti.
CONTINUA...