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Intervistato da “Intelligonews”, a proposito della bomba nella metro di San Pietroburgo, Giulietto Chiesa, esperto della “questione Russia”, ha affermato: «Questo attentato si colloca a mio giudizio all'interno di quella rivoluzione colorata che sta esplodendo in Russia. Vedo un chiaro rapporto di causa effetto.»
Di seguito l’intervista.

Siamo in presenza di un atto terroristico?

«Ritengo di sì, resta soltanto da capire di quale terrorismo si tratta, perché di terrorismo ce ne è più d’uno. A Mosca si è aperta una rivoluzione colorata. Abbiamo visto cittadini pacifici scendere in piazza contro la corruzione, qualche arresto ed ecco la stampa internazionale gridare alla dittatura. Che  ci sia un rapporto di causa ed effetto fra le due cose lo ritengo logico.»

Quindi terrorismo interno?

«Non è detto che i protagonisti della prima cosa, ossia la rivoluzione colorata, siano i protagonisti anche della seconda cosa, l'attacco terroristico, ma quelli che hanno fatto l’attentato di oggi non sono né ciechi,  né sordi e sanno perfettamente in che contesto hanno collocato quelle esplosioni. Non è detto che la sorgente sia la stessa ma esiste un rapporto di causa ed effetto fra le due cose per me evidente. Chi ha compiuto gli attentati, sicuramente ha fatto i miei stessi collegamenti.»

Quindi non soltanto terrorismo islamico?

«Fino ad ora la Russia era rimasta al di fuori degli attentati, nonostante fosse impegnata contro il terrorismo islamico in Siria. Non è quindi escluso che l'attentato possa essere legato anche ad un'intensificazione dell'offensiva. Non si può escludere quindi la mano del terrorismo islamico. Può cambiare la matrice terroristica, ma il contesto è chiaro. Non a caso Putin oggi era a San Pietroburgo, quindi chiaramente l'attentato è contro Putin. Putin è sottoposto ad un'offensiva politica da parte di due centrali distinte ma con la seconda, quella terroristica, che agisce dopo che si è mossa la prima.»