Mi sono sempre occupato ed interessato di ambiente ma lavorando sul programma per la tutela dell'ambiente del Movimento Roosevelt mi trovo a riflettere sul fatto che delle 100 economie più grandi del pianeta, 60 sono stati e 40 sono societá private. 

In questo contesto, in America nel 2014 c'erano oltre 12000 lobbisti registrati il cui lavoro è quello di influenzare le scelte del governo per conto di quelle società private.

Oggi, in un mondo in cui la popolazione  è prossima agli 8 miliardi (erano 2.5 nel 1950), in cui i livelli di diossido di carbonio sono ai massimi in 800.000 anni, in cui  abbiamo dimezzato le grandi foreste ed i grandi polmoni dei pianeta ed in cui rischiamo di assistere all'evento di estinzione più grande della storia dopo la scomparsa dei dinosauri, per numero di specie già in pericolo, abbiamo politici che ci dicono che non c'è prova che ci sia un rapporto causale tra l'operato dell'uomo ed il riscaldamento globale, ma che potrebbe essere semplicemente un rapporto circostanziale.

E allora mi domando e dico, non avrà mica ragione l'arcivescovo Desmond Tutu quando disse che abbiamo permesso agli interessi del capitale di diventare più importanti degli interessi degli esseri umani e della terra?

L'approccio che sto portando avanti nella stesura di questo documento è semplice e rientra nelle finalità pedagogiche del Movimento Roosevelt: sto cercando di informare il lettore su quello che sta succedendo al pianeta e su quali sono alcune circostanze nelle quale questi avvenimenti stanno accadendo. Sarà poi compito del lettore valutare se c'è un nesso causale tra questi elementi (questo pensa la scienza) o se invece è solo una questione circostanziale.

Detto questo, il nostro approccio sarà sempre quello di dare alla politica un ruolo di primato sull'economia perchè la politica, in rappresentanza del popolo, del popolo deve fare gli interessi; il privato ha invece il diritto di perseguire le proprie finalità ed il proprio profitto all'interno peró di un contesto legislativo, nazionale ed internazionale, deciso dalla politica negli interessi del popolo e non da lobbisti negli interessi del privato.