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Non sono molti quelli del jet set politico italiano che parlano apertamente del Movimento Roosevelt o di Gioele Magaldi; eppure è chiaro ed evidente che molte di quelle persone non solo conoscono il nostro Presidente, ma lo seguono da vicino.

Sono passate solo poche settimane da quando Gioele Magaldi ha cominciato a parlare della necessità di un partito sinceramente democratico e progressista e ci rallegriamo del fatto che Rossi, Speranza e Smeriglio abbiano già accolto tale istanza avviando il progetto “Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti”.

Non solo il trio del Partito Democratico è stato chiaramente ispirato da Gioele Magaldi nel nome della loro formazione, ma anche nei contenuti. Concentrandosi sull’Articolo 1 della Costituzione, questo movimento non può non farci tornare alla mente i discorsi di Gioele Magaldi sul bisogno di costituzionalizzare la piena occupazione, rendendo tangibile il diritto al lavoro, e di pensare al futuro dei giovani.

Gli intenti di questa formazione, dunque, sembrano nobili e noi facciamo ad “Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti” i nostri più sinceri auguri.

Certo è che oggi ci vuole un gran coraggio per portare avanti una proposta del genere.

Qualunque sia la squadra che perseguirà una simile agenda dovrà essere una squadra estremamente spregiudicata, coraggiosa e consapevole che si metterà contro tutto l’impianto neoliberista, lobbies e media compresi.

Infatti, un movimento sinceramente democratico e progressista non può che scagliarsi contro, e svelare, l’incantesimo neoliberista del quale il mondo della politica è prigioniero. Un movimento democratico e progressista non può non usare la propria visibilità mediatica per spiegare che il paradigma neoliberista, non solo non è l’unico possibile, ma è diventato una gabbia ideologica che nessuna formazione politica è oggi capace di rompere. Un movimento democratico e progressista non può non spiegare che per diffondere democrazia e progressismo a livello globale abbiamo bisogno di istituzione europee realmente democratiche e che l’attuale UE va radicalmente cambiata. Un movimento democratico e progressista, per perseguire la piena occupazione come diritto costituzionale, non può non volere stralciare il pareggio in bilancio dalla costituzione per investire immediatamente nell’economia del paese.

Insomma, quello che viene da domandarsi è: “coloro che votarono le riforme Montiane possono davvero essere le persone giuste per rilanciare un progetto sinceramente democratico e progressista in Italia?”
Il compito non è facile, i nemici sono molti e molto potenti. Ma i cittadini capiranno e la storia è pronta a giudicare.

Noi ci siamo.

Speriamo siate pronti anche voi.

 

P.S. Proprio in vista della creazione di nuove forme partitiche vi invitiamo a partecipare all’evento : “TRAME DI POTERE. Il potere come si forma e manifesta tra populism e pensiero unico” che si terrà a Londra presso la London Metropolitan University il 10.03.2017.

Per unirvi a noi scrivere a info @ rooseveltmovement.co.uk

Per riservare un posto all’evento clikkare su questo link.