Pandemia: chiesta la revoca dello Stato di emergenza, diffida a Mario Draghi. E' davvero possibile?

Domani sera, alle 19.30, alla trasmissione Ribelli su MRTv.it

Di Monica Soldano

Ribellidoctor 0820a

Ribellidoctor 0820a


Oggi, in un comunicato,  è stata resa nota la diffida, messa nero su bianco, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Presidente della Repubblica, secondo la quale la pandemia scientificamente non esisterebbe, pertanto si chiede la revoca dello stato di emergenza (ai sensi dell’art. 24 del d.lgs n°1/2018). Non è uno scherzo, ma il testo di un atto di diffida motivato, firmato da Pasquale Bacco, un medico, Segretario Generale dell’Associazione l’Eretico, presieduta dal Magistrato Dr. Angelo Giorgianni, nonché nell’interesse dell’OMV ed unitamente agli avvocati ed ai medici aderenti a queste organizzazioni.  Vengono additati come vespe che vogliono solo accecare oppure provocatori di destra, ma le loro tesi portano anche una bibliografia ed un ragionamento giuridico. Noi li accoglieremo nella piazza di RIBELLI senza fare sconti. La nostra filosofia è il ragionamento critico, non amiamo i dogma, né le facili tifoserie.  I cittadini confusi non aiutano la democrazia, ma le domande chiare, forse, si.

Di certo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’introduzione di un articolo, inserito nell’ultimo decreto legge del Governo, quello in cui medici e farmacisti sarebbero obbligati a vaccinarsi o a scegliere “liberamente” di restare a casa senza stipendio, perché la vaccinazione gratuita e dovuta contro il Sars-Cov-2 viene individuato come requisito per svolgere l’attività sanitaria, su cui ha concordato Filippo Anelli, neo rieletto presidente della Federazione Nazionale dei medici e degli Odontoiatri, con questa dichiarazione: “Concordiamo con il Governo circa l’obbligatorietà della vaccinazione gratuita per i professionisti sanitari, obbligo che riguarda in maniera del tutto marginale i medici, ormai tutti vaccinati, salvo eccezioni rarissime   – aggiunge ancora -. Il meccanismo, però, ci sembra un po’ complicato e rimanda a una sospensione, comunicata dall’Ordine dopo diversi passaggi, dalle attività a contatto con i pazienti, il tutto per un periodo limitato, non oltre il 31 dicembre”. “Le norme esistenti già garantiscono il diritto dei cittadini a non essere messi a rischio e la stessa tutela degli operatori, prevedendone lo spostamento ad altre mansioni qualora non siano vaccinati: questi provvedimenti non aggiungono, in buona sostanza, nulla di nuovo – conclude - Inoltre, forte è la preoccupazione che le pandemie costituiranno, per il futuro, una costante. Sarebbe utile una norma di legge più generale e strutturata, che consentisse la protezione del personale sanitario e dei pazienti”. 

Di queste tesi a confronto ragioneremo venerdì  2 aprile, alle 19,30  nella trasmissione RIBELLI su MRTv.it con il dottor Pasquale Bacco e la dottoressa Marina Di Fonso, immunologa, consigliera Ordine dei medici di Roma.