Il presidente del Movimento Roosevelt si sbilancia sul futuro dell'ex capo della Bce, e aggiunge: il "fratello" Napolitano dovette dimettersi in seguito al mio libro "Massoni"

Chi meglio di Mario Draghi, osannato dagli eurocrati del rigore, potrebbe aiutare l'Italia a uscire dalla trappola dell'austerity, se davvero abbracciasse l'economia keynesiana? Se lo domanda Gioele Magaldi, di fronte all'ipotesi che vede Draghi al Quirinale dopo Mattarella. "Il massone neoaristocratico Draghi è davvero "pentito" delle sue malefatte? Dopo esser stato fino a ieri uno dei massimi artefici del rigore europeo, ora ha addirittura evocato il ricorso alla Modern Money Theory, la più estrema delle teorie keynesiane".

Esponente del circuito massonico progressista internazionale e gran maestro del Grande Oriente Democratico, Magaldi dichiara: "Insieme a Christine Lagarde, ora a capo della Bce, lo stesso Draghi ha proposto di entrare a far parte dell'ambiente massonico progressista, seppellendo il suo passato neo-oligarchico". E' sincero? "E' presto per dirlo", afferma Magaldi, che però aggiunge: "Se Draghi fosse seriamente intenzionato a tornare alle sue origini, cioè all'insegnamento socialista liberale di Federico Caffè, potrebbe contribuire a smontare, da par suo, il falso dogma dell'austerità che ci tiene prigionieri di questa crisi devastante e artificiosa".

Non è un mistero che Draghi ambisca al Quirinale: una poltrona-chiave per orientare la politica italiana, come lo fu nel caso di Giorgio Napolitano, capace peraltro di cambiare idea su tutto. "Da comunista staliniano e poi feroce oppositore della prospettiva Ue - ricorda Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt - il massone reazionario Napolitano nel 2011 si trasformò in vettore strategico del commissariamento eurocratico dell'Italia affidato a Monti". Si dimise poi all'inizio del 2015, dice Magaldi, "in seguito all'uscita del mio libro "Massoni"", edito da Chiarelettere a fine 2014. Un saggio che, di Napolitano, svelava il vero ruolo, mettendo in luce "i suoi ispiratori nascosti e la sua cifra massonica occulta e neo-conservatrice".
 


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Alessio Altieri
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(Articolo del 12 novembre 2019)