Il presidente del Movimento Roosevelt: se la Lega demonizza l'appartenenza alla massoneria, svelerò l'identità dei tanti leghisti massoni, per lo più occulti

Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt ed esponente della massoneria progressista internazionale, torna ad attaccare i gialloverdi: "Manifestano un'ostilità incostituzionale verso la massoneria, anche se il governo Conte vanta diversi massoni, sia tra i ministri che tra i sottosegretari". Un problema che non riguarda solo i 5 Stelle, "che insistono nell'esibire un atteggiamento formalmente antimassonico, nonostante Gianroberto Casaleggio fosse massone". Nella diretta web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di "Border Nights", il 14 marzo, Magaldi punta il dito contro il partito di Salvini: "Sarebbe grave, se fosse confermato, che a livello statutario la Lega precluda l'iscrizione agli iniziati alla massoneria: conosco fior di leghisti massoni – afferma Magaldi – e, se la Lega non chiarirà la sua posizione, mi vedrò costretto a fare i loro nomi".

Magaldi cita Pietro Piccoli, di area "rooseveltiana", attualmente leader dei giovani leghisti di Brescia. Sarebbe stato dissuaso dall'avvicinarsi alla massoneria, pena l'esclusione dal partito. "Avverto gli amici leghisti: se non si affrettano a rimuovere questo ipocrita divieto – dice Magaldi – rivelerò l'identità massonica di tanti leghisti, alcuni dei quali iscritti a logge non italiane, proprio per aggirare il problema". Insiste Magaldi: "Trovo vergognoso che dai militanti si pretendano comportamenti che invece sono tranquillamente disattesi da altri esponenti dello stesso partito". Aggiunge il presidente del Movimento Roosevelt: "La Lega Nord di Bossi e Maroni era ancora più ipocrita: di giorno tuonava contro la massoneria e la sera faceva riunioni con Licio Gelli per parlare di progetti infrastrutturali al Sud".

Per Magaldi, la massonofobia italiana è indice di fragilità politica: "Chi è debole, senza una ideologia solida, teme i massoni perché presume che abbiano una identità forte e quindi possano esercitare un predominio". Errore: "Le attuali obbedienze massoniche italiane sono piene di "peones" confusi e innocui". Semmai, la massoneria che conta – come lo stesso Magaldi ha spiegato nel saggio "Massoni", uscito nel 2014 per Chiarelettere – è quella che condiziona i vertici delle istituzioni, affollati di "massoni d'alto rango". Pessima idea, fingere di non saperlo: 5 Stelle e Lega, in questo modo, prendono in giro i loro elettori e i loro militanti. Non per sempre, però: "La discriminazione verso i massoni è incostituzionale", ribadisce Magaldi, che annuncia un'imminente operazione-trasparenza per segnalare i massoni "occulti" che militano tra i gialloverdi, veri e propri "campioni d'ipocrisia".
 


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Alessio Altieri
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(Articolo del 15 marzo 2019)