Il Movimento Roosevelt chiede all'Ordine dei Giornalisti e a Rolling Stone di tutelare il diritto di replica ed è pronto a valutare i danni ricevuti da Gioele Magaldi.

Dopo le denunce del Movimento Roosevelt e del Grande Oriente Democratico, Steven Forti conferma, via Twitter: non daremo spazio a Gioele Magaldi.

In un articolo apparso su Rolling Stone il 4 gennaio scorso, in cui attaccava Antonio Maria Rinaldi, Forti ha ampiamente disinformato i lettori anche sulla figura di Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del saggio "Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodgesi", definendolo complottista, massonofobico e vittimista.

Nonostante i ripetuti inviti rivolti a Forti affinché approfondisse le questioni da lui superficialmente toccate, ristabilendo la correttezza dell'informazione, il collaboratore di Rolling Stone, MicroMega e Limes ha rifiutato, di fatto, di concedere il diritto di replica garantito dall'art.8 della legge sulla stampa 47/1948.

"Non sappiamo se Forti sia davvero un giornalista, ma l'Ordine dei Giornalisti – afferma Marco Moiso, vicepresidente del Movimento Rooseveltdeve intervenire a tutela del diritto di replica: basta con la censura nei confronti di Gioele Magaldi e del suo libro, un bestseller italiano letteralmente oscurato, per quattro anni, da Rai, Mediaset e Sky".

In una nota della presidenza del Movimento, in cui riporta lo scambio con Forti via Twitter, Moiso ipotizza anche il ricorso alla magistratura per ottenere il rispetto delle più elementari regole di trasparenza nella comunicazione destinata al pubblico.



UFFICIO STAMPA MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)
Alessio Altieri
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(Articolo del 13 gennaio 2019)