È affidata a Roberto Hechich la direzione del Dipartimento per la Geopolitica e la Difesa, nell'ambito della nuova Segreteria generale coordinata da Patrizia Scanu. Geologo di formazione, Hechich ha lavorato per svariate multinazionali nell’ambito delle pubbliche relazioni, con elevate capacità di gestione nel mondo web. Autore di romanzi e racconti, specialmente di genere giallo-esoterico, è un autentico esperto in materia di geopolitica e problematiche inerenti la difesa. Per Hechich, nato a Trieste il 16 giugno 1957, «giorno dell’anno in cui si svolge l’Ulisse di Joyce», la sfera d’influenza dell’Italia – quella dove il nostro paese può svolgere il ruolo di potenza regionale (l’unico al quale può ambire) – è il cosiddetto Mediterraneo Allargato, area che va dal Nord Africa al Medio Oriente, dal Mediterraneo fino al Corno d’Africa. Un’estensione che arriva alle coste africane dell’Atlantico, territorio dove sono presenti nostri notevoli interessi energetici. «Il Mediterraneo Allargato – spiega Roberto – è appunto il bacino dove gravitano la maggior parte dei nostri interessi nazionali dal punto di vista economico, commerciale ed energetico, e in cui le nostre decisioni possono avere un peso fondamentale nella vita di ogni abitante e nella politica degli altri Stati».Roberto Hechich 8c1dd
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In quest’area, aggiunge Roberto Hechich, le criticità maggiori «si chiamano Libia, Francia e Turchia». Paradossalmente, sostiene, il problema minore è quello che attualmente è il più sentito, la Libia. «Sicuramente queste tre criticità sono collegate tra loro, e l’aggravamento di una delle tre ha ripercussioni anche sulle altre due». Aspetti che Roberto Hechich seguirà ora anche come direttore del Dipartimento che gli è stato affidato dal Movimento Roosevelt, al quale è iscritto dal 2016 (nell'estate del 2017 si è anche iscritto al Partito Democratico Progressista). Roberto ha inoltre collaborato con il movimento curando, assieme ad altri, la pagina Facebook su politiche del lavoro e sindacali. Laureato in Scienze Geologiche, ha lavorato per multinazionali nell’ambito delle pubbliche relazioni e nel contatto con i clienti, occupandosi anche dell’implementazione di eventi via web. Importanti le altre passioni che coltiva: «Scrivo romanzi e racconti, specialmente di genere giallo-esoterico». Ma l'interesse per la geopolitica occupa un posto speciale, da moltissimi anni, nella vita di Roberto Hechich: «Ne ho approfondito lo studio, incluse le problematiche inerenti alla difesa, attraverso la lettura di riviste specifiche e di libri, nonché collaborando con taluni forum».

Il termine “geopolitica”, precisa Roberto, è ormai divenuto di moda, fino ad essere usato spesso a sproposito. Per l'enciclopedia Treccani, la geopolitica è “lo studio delle influenze che la collocazione geografica di un popolo, di una nazione, di uno Stato ha sulla sua storia”. Nella geopolitica attuale, sottolinea Hechich, tra le relazioni d'interdipendenza fra Stati sono ormai essenziali quelle economico-commerciali e delle risorse energetiche e culturali. A questo si aggiunge la geostrategia, che è una branca della geopolitica: «Di fatto è la geopolitica militare, e delinea gli strumenti e le azioni per proteggere, difendere e, in caso di politica aggressiva, ottenere i propri interessi geopolitici in relazione alle risorse a disposizione». Attraverso l’analisi geostrategica, che deriva da quella geopolitica, «si definisce la composizione e la struttura dello strumento militare di cui si ha bisogno». Se la geopolitica si occupa degli interessi di un paese, aggiunge Roberto, bisogna comprendere che «si tratta di scambi commerciali, vie di navigazione, rifornimenti energetici e approvvigionamenti di prima necessità: cibo, materie prime per le industrie, tecnologie». È quindi in gioco «il livello di vita e il portafogli di ognuno di noi».