Tutti gli articoli

Egregio Direttore e giornalisti (tutti),

questa “Lettera aperta N.3 al Corriere della Sera” per “chiarire” la figura di Nino Galloni.

Dopo aver letto il pezzo che lo stesso Nino Galloni si è apprestato a divulgare attraverso alcuni organi d’informazione (precisamente parlo del pezzo “Precisazioni del prof Galloni circa gli articoli odierni del Corriere e del Messaggero”), ho deciso di inviarvi una “terza lettera”.

Come tutti voi sapete e come affermato all’interno della “Lettera aperta N.2 al Corriere della Sera”, dove approfittavo per “rilanciare” e per tentare di spiegare anche la Massoneria, soprattutto per cercare di squarciare quel velo d’ignoranza incolpevole da parte di quasi tutti, oltre a quello ipocrita dei pochi che sanno e fanno finta di non sapere e che ruota attorno a questa argomentazione (probabilmente sarebbe più corretto affermare “paura” di spiegare pubblicamente l’argomento, considerando gli attacchi ipocriti e criminali specie delle componenti fascionaziste e fasciocomuniste italiane - non solo i loro attacchi - che su questa argomentazione e, facendo leva sull’ignoranza personale e altrui e sulla “paura”, hanno speculato per ottenere in cambio una manciata di voti?!...).

Insomma, egregio Direttore e giornalisti (tutti), dove aver letto il pezzo di Nino Galloni (anche lu in stanco e seccato di tanta stupidità, mediocrità ed ignobilta preconcettuale con fini discriminatori e speculativi, ho deciso di scrivervi nuovamente), ho fatto fatica a resistere.

Intanto faccio un passo indietro, prima di postare l’intervento “energico” di Nino Galloni, per cercare di far capire perchè e da dove parte parte tanta stupidità, mediocrità ed ignobilta preconcettuale con fini discriminatori e speculativi nei confronti della Massoneria, dei rappresentanti della Massoneria e, come se non bastasse (perché quello che sto per dire sembra veramente ed “incredibilmente” esssere il “messaggio”...) anche nei confronti degli amici dei massoni: insomma, in Italia abbiamo raggiunto livelli di una bassezza indicibile e credo sia giunto il momento di fare chiarezza generica: quella che sto provando a fare con queste “lettere” sperando che, almeno voi, che avete mostrato assoluta onestà, possiate contribuire con la pubblicazione delle ultime.

Come afferrmavo, faccio un passo indietro al giorno in cui Nino Galloni venne proposto dal Movimento Roosevelt per il progetto “Nino Galloni candidato Sindaco di Roma”.

In un mio pezzo, scrissi: «Il 28 novembre 2015, dal sito del Movimento Roosevelt (http://www.movimentoroosevelt.com/), veniva lanciato il progetto “Nino Galloni candidato Sindaco di Roma” attraverso “Una istituenda Coalizione Roosevelt per un New Deal di Roma Capitale, che vorrebbe includere Movimento 5 Stelle, Movimento Roosevelt, le migliori forze della società civile e i veri democratici di sedicente sinistra, centro e destra”.

Il progetto per “Nino Galloni candidato Sindaco di Roma” alla fine è andato in porto in maniera differente: non con la diretta candidatura di Nino Galloni al Comune di Roma, ma attraverso quello che il Presidente del Movimento Roosevelt Gioele Magaldi aveva definito: “possibile dialogo a distanza con la nuova Giunta guidata da Virginia Raggi, nel segno del lavoro di monitoraggio civico che il Comitato per un New Deal di Roma Capitale e per Nino Galloni Sindaco si appresta a inaugurare”».

La proposta “Nino Galloni candidato Sindaco di Roma” veniva lanciata con le seguenti parole: «C’è un grande caos (politico, sociale ed economico) a Roma.

In questo caos, piccoli uomini e piccole donne si affaccendano per “trovare” il candidato giusto che possa succedere ai due ultimi (pessimi) Sindaci che la Capitale ha avuto: Gianni Alemanno e Ignazio Marino.

Ma possono trovare il candidato o la candidata giusta gli stessi “notabili” di sinistra, centro e destra che, in occasione delle due ultime tornate elettorali (2008 e 2013), hanno alla fine distillato quelli che, probabilmente, sono stati i due peggiori Sindaci della Città Eterna dal 1870 ad oggi?

Può trovare “da solo” il giusto candidato e la giusta squadra di Governo capitolino un Movimento 5 Stelle che, per bocca del suo co-fondatore e co-leader (insieme a Gianroberto Casaleggio) Beppe Grillo, emana un diktat discriminatorio verso i massoni in quanto tali e, quindi, offre l’immagine di una comunità pentastellata aliena dai landmarks imprescindibili della Democrazia liberale e laica? Oggi sono discriminati i massoni. Domani perché non anche gli ebrei, gli islamici, i buddhisti, i cattolici, i seguaci in quanto tali di qualsivoglia altra organizzazione o associazione di natura spirituale, sapienziale, religiosa, filosofica, culturale?

Basterà che, presso la massima dirigenza grillina, alligni un qualche pre-giudizio verso qualche categoria di persone e, come d’incanto, questo pregiudizio (magari frutto di ignoranza e mal-comprensione in buona fede, come siamo certi sia il caso di Beppe Grillo e di altri, all’interno del M5S) si tramuterà in odiosa e illiberale discriminazione politica e civile?

Chiariamo subito un punto.

Nino Galloni non è massone.

I massoni hanno espresso ovunque eccellenze, lungo la traiettoria della contemporaneità, ma si può “eccellere” in tante occupazioni umane anche senza essere liberi muratori.

Nino Galloni è una persona eccellente sotto diversi profili, ma non è massone.

Nino Galloni si intende anche di esoterismo, in particolare di dottrine kabbalistiche, ma non è un massone.

Nino Galloni, di cui sia in questo Comunicato N.1 che in quelli che seguiranno racconteremo vita, opere e benemerenze in favore della collettività, è un raffinato economista e intellettuale, che ha anche servito lo Stato italiano in posizioni prestigiose, pur rimanendo saldo e a schiena dritta rispetto a chi voleva conculcarne la libertà di pensiero e azione.

Nino Galloni, non per caso, è tra i soci fondatori del Metapartitico Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com), cioè tra coloro che il 21 marzo 2015 si riunivano a Perugia per costituire un soggetto politico (Metapartitico) che cambierà la storia italiana, europea e globale.

Nino Galloni è anche uno dei più alti dirigenti del Movimento Roosevelt, con lo status di Consigliere di Presidenza MR.

Nino Galloni è un uomo di rara onestà, un uomo tutto di un pezzo e di grande lungimiranza politica ed economico-sociale.

Parlavamo prima del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo in relazione alle discriminazioni, annunciate l’altro giorno, rispetto a eventuali candidati massoni.

Il problema non si pone per Nino Galloni, che massone non è.

Ecco, senza alcun guadagno di maturità e consapevolezza politica in senso democratico-liberale rispetto al recente passato, quali sarebbero i diktat di Beppe Grillo:

“Dal 24 novembre al 4 dicembre il M5S accetterà le candidature per la corsa a Sindaco di Roma. Oltre alla presentazione del certificato penale e dei carichi pendenti, i candidati dovranno firmare l' accettazione del regolamento che prevede, tra le altre cose, l'impegno a rimettere il mandato elettorale in caso di perdita dei requisiti richiesti.

Tra questi c’è la non-affiliazione alla Massoneria, la non-iscrizione a un Partito politico, il non aver ricevuto condanne penali, anche solo in primo grado e il non aver svolto più di un mandato elettorale. Consentita la candidatura, nei Comuni capoluogo di provincia, ai non residenti nella circoscrizione stessa, purché risiedano all' interno del territorio provinciale.”

Ebbene, a parte il fatto che noi del Movimento Roosevelt non stiamo proponendo Nino Galloni come candidato a Sindaco del “solo” Movimento 5 Stelle (e tuttavia Galloni ne avrebbe i requisiti, non essendo massone, non essendo iscritto a un Partito politico - il MR è un Metapartito, che annovera tra le sua fila tesserati di altri Partiti e Movimenti, compreso il M5S -, non avendo ricevuto condanne penali e non avendo svolto mandati elettorali), vogliamo affermare qui - e lo ripeteremo in futuro in termini martellanti - che è ora che Grillo e i pentastellati decidano una volta per tutte cosa vogliono fare da grandi, sullo scenario politico italiano…

Possono continuare a essere sempre uguali a se stessi - agitando discriminazioni odiose e illiberali come quelle relative ai massoni (discriminazioni che peraltro finiscono per colpire soltanto quelli che si dichiarano limpidamente e a viso aperto liberi muratori…perché quelli che si occultano… i massoni più opachi e anti-democratici… potranno candidarsi tranquillamente…), auto-flagellandosi con lacci e lacciuoli di varia natura, intignando sullo stato di “perfetto isolamento” rispetto ad altri potenziali alleati limpidamente democratici della società politica e civile circostante.

Se cosi fosse, non solo il voto al M5S rischia di confermarsi un suffragio congelato e inutile a livello nazionale (tale da favorire oggettivamente, come è accaduto a partire dal 2013, la formazione di Governi consociativi di “tutti gli altri”, dal Governo Letta al Governo Renzi), ma apparirebbe estremamente velleitaria e stucchevole la pretesa di conquistare prima e poter governare poi piccole e grandi Città, in sede di elezioni amministrative.

Roma è una Città complessa, che non si conquista “da soli” e nemmeno si governa “da soli”.

Per “soli”, intendendo i quadri dirigenti romani del M5S, a questo stadio del loro sviluppo e consolidamento.

Stesso discorso vale per città come Milano, Napoli, Torino, eccetera.

La Democrazia è una cosa complessa, che prevede l’alleanza fra “diversi” (ma affini) per obiettivi comuni e convergenti.

La pretesa del Movimento 5 Stelle di andare al Governo (nazionale o locale) in perfetta solitudine “totalitaria” ha qualcosa di settario, fascio-comunista e anti-democratico, cosi come illiberali appaiono le discriminazioni contro i massoni alla luce del sole (gli unici che sarebbero discriminati, perché chi fosse in grado di nascondere la propria cifra latomistica sarebbe al riparo da vessazioni pentastellate e sarebbe tranquillamente inserito nelle liste elettorali del M5S).

E, soprattutto, non si illudano Grillo, Casaleggio e tutti gli altri della dirigenza apicale pentastellata: adesso il Pinocchio fiorentino e il PD da lui guidato sono abbastanza alle corde (fino a un certo punto, comunque) dal punto di vista dell’appeal popolare, a Roma e altrove.

E il M5S sembra in ascesa.

Ma basteranno alcuni eventi macropolitici (in corso di preparazione presso le stesse “cucine” sovranazionali che hanno sfornato le stragi di Parigi del 7 gennaio e del 13 novembre 2015, per ridare fiato alle “forze consociative” ininterrottamente al potere, in Italia, dall’avvento del Governo Monti (2011) ad oggi, senza alcuna vera soluzione di continuità tra gli esecutivi Monti, Letta e Renzi, tutti perfettamente incastonati - pur tra sfumature differenti - nel paradigma dell’austerità (falsamente) espansiva…

In definitiva, rinviando ulteriori approfondimenti delle questioni messe in campo in questa sede ai prossimi Comunicati sulla candidatura di Nino Galloni a Sindaco di Roma Capitale, per quel che riguarda il Movimento 5 Stelle e le imminenti elezioni amministrative romane, per ora ci limitiamo alle seguenti considerazioni.

Esortiamo Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia + tutti i parlamentari di Camera e Senato (con particolare stima e amicizia per le senatrici Laura Bottici e Sara Paglini) + gli europarlamentari e tutti gli altri dirigenti pentastellati, a maturare finalmente come una forza politica compiutamente democratica e libertaria, in grado di assurgere concretamente al Governo dell’Italia e delle sue più importanti Città.

Vi esortiamo, amici pentastellati, a divenire in grado di assurgere alla guida dell’Italia insieme a tutte quelle componenti della società civile e politica (distinte da voi, ma affini per vocazioni benemerite in favore della collettività) che aspirino a difendere e promuovere la Democrazia sostanziale a tutti i livelli della governance.

Esortiamo perciò tutti voi a muovervi sulla scia di quanto affermato dal Presidente del Movimento Roosevelt Gioele Magaldi e ribadiamo: no alle discriminazioni, per le candidature a qualsivoglia competizione elettorale (consigli comunali, regionali, Parlamento italiano ed europeo), verso i massoni che si dichiarino tali alla luce del sole. No alle discriminazioni verso alcun cittadino, per ragioni di natura religiosa, spirituale, filosofico-sapienziale e/o in virtù di appartenenze associative consentite dalla legge in quanto perfettamente in armonia con le istituzioni liberali e democratiche della Repubblica italiana.

Tanto più che il divieto di candidature di massoni per il Consiglio comunale di Roma stride in modo grottesco con la plateale considerazione che il miglior Sindaco di Roma di tutti i tempi (per quasi unanime riconoscimento) è stato il massone Ernesto Nathan, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919 e Primo cittadino della Capitale dal 1907 al 1913.

Si ad una visione politica lungimirante, da parte dei pentastellati, che ne faccia un soggetto in grado di governare, oltre che di svolgere un sempiterno (e alla fine sterile) ruolo di opposizione…

Ma la proposta di una Coalizione Roosevelt per un New Deal di Roma Capitale, con candidato Sindaco Nino Galloni, ancora non l’abbiamo adeguatamente spiegata, per come l’abbiamo concepita e intenderemmo realizzarla, con o senza il M5S.

Pertanto, la spiegheremo meglio mediante successivi comunicati.

Facciamo peraltro osservare che, in caso di mancata collaborazione politica con i vertici nazionali e romani del Movimento 5 Stelle sulla persona di Nino Galloni, costui è comunque in grado di ottenere i voti di molti cittadini capitolini che solitamente votano per il M5S.

Davvero, amici pentastellati, pensate che alla fine i vostri elettori preferiranno votare un candidato Sindaco senza storia né credibilità, designato attraverso la stucchevole roulette russa della tastiera internettiana, e non un uomo come Nino Galloni, che garantirebbe finalmente una gestione di Roma Capitale onesta, sapiente e ispirata alla visione economico-sociale del suo maestro Federico Caffè, il più importante economista keynesiano italiano di sempre?

Facciamo inoltre presente che la proposta di una Coalizione Roosevelt per un New Deal di Roma Capitale, con candidato Sindaco Nino Galloni, è volta a far convergere sulla scelta di Galloni Sindaco non solo i suffragi degli elettori pentastellati, ma anche quelli di gruppi politico-partitici e movimentisti stufi delle solite rappresentanze notabilari di sedicente destra, centro o sinistra e quelli di cittadine e cittadini (singolarmente presi o riuniti in associazioni) che ambiscano finalmente a vedere praticata una buona politica sui Sette Colli capitolini.

Siamo certi, infatti, che sulla candidatura di Nino Galloni Sindaco di Roma e sulla proposta programmatica competente e puntuale che la Coalizione Roosevelt sarà in grado di offrire alla cittadinanza (auspichiamo di concerto con il M5S e con qualunque altro gruppo politico-partitico vorrà unirsi in questa eventuale alleanza), saranno molti i personaggi romani della società civile, del mondo industriale e delle professioni, delle associazioni e dei sindacati, di quello operaio e di quello artigianale, eccetera, che vorranno confluire…

Vi aspettiamo tutti, accingendoci presto a lanciare un apposito sito internet e Gruppo facebook per promuovere appunto la costituzione di una Coalizione Roosevelt per un New Deal di Roma capitale con Nino Galloni Sindaco.»

Il pezzo di cui sopra, semplicemente per cercare di far comprendere che questa storia viene da troppo lontano ed ha stancato: ecco, quindi, i perché dovuti non solo di Nino Galloni, del sottoscritto e tantissimi altri; ecco quindi i perché della dovuta ed “energica precisazione” di Nino Galloni che, come anticipavo, mel pezzo “Precisazioni del prof Galloni circa gli articoli odierni del Corriere e del Messaggero”, scrive: «In merito alla pubblicazione di due articoli sul Corriere e sul Messaggero in cui si fa il mio nome circa le candidature per l’assesserato al bilancui al vaglio del Sindaco Virginia Raggi vorrei fare alcune precisazioni.

1) Articolo del Corriere

FACCIO PARTE DEL MOVIMENTO ROOSEVELT CHE, OLTRE I MASSONI, ACCETTA ANCHE I “PROFANI” COME ME; QUINDI NON SONO MASSONE, MA MI PREGIO DI DIALOGARE CON QUANTI ABBIANO A CUORE GLI INTERESSI DEL PAESE. QUESTO DA CIRCA MEZZO SECOLO E NON POCHI MESI…

2)  NELL’ARTICOLO SUL MESSAGGERO DI OGGI (IN SECONDA PAGINA DI CRONACA DI ROMA), FORNENDO UN RESOCONTO PARZIALE DEL MIO INTERVENTO DI IERI (DOMENICA 11 SETTEMBRE) SU SCENARI ECONOMICI, MI ASSOCIA, CONTEMPORANEAMENTE, ALLE OLIMPIADI A ROMA ED A QUELLE, QUI LA MIA PROPOSTA INNOVATIVA, A RIETI-AMATRICE: RIBADISCO CHE LA PRIORITA’ E’ IL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ED IMPIANTISTICO ESISTENTE (CIO’ ACCOMUNA LE STRADE DI ROMA AI PAESI DEL REATINO DEVASTATI DAL TERREMOTO) MEDIANTE UNA MONETA OLIMPICA (O ROMANA) E L’ANTICIPAZIONE DELLE SPONSORIZZAZIONI – ANCHE INTERNAZIONALI –  RIGUARDANTI LE OLIMPIADI ED IL RECUPERO DEI PAESI TERREMOTATI, DEI 150 FATISCENTI IMPIANTI SPORTIVI ROMANI, ECC.»

Fortunatamente, voi siete stati tra i pochissimi onesti. Difatti, nel pezzo di Lavinia Di Gianvito (“Campidoglio, la difficile caccia all’assessore al Bilancio”), apparso in data 13 settembre sul vostro giornale e, precisamente nel passaggio che riguarda Nino Galloni, si legge: «Dopo le dimissioni del dirigente della Consob Marcello Minenna e dopo la revoca dell’incarico all’ex procuratore regionale della Corte dei Conti Raffaele De Dominicis Virginia Raggi è a caccia del terzo assessore al Bilancio. Una ricerca di giorno in giorno più complicata, perché ormai i no sono più dei sì. Tra i favoriti c’è Nino Galloni, 63enne figlio del ministro democristiano Giovanni.

Chi avversa la candidatura, evidenzia che l’economista keynesiano, oltre a essere sindaco dell’Inail, è dirigente del Movimento Roosvelt, il cui presidente, Gioele Magaldi, guida la loggia massonica “Grande Oriente democratico”. “Il Movimento Roosvelt - ribatte Galloni - oltre ai massoni accetta anche i profani come me: quindi non sono massone ma mi pregio di dialogare con quanti abbiano a cuore gli interessi del Paese”».

Insomma, Nino Galloni, esattamente come il sottoscritto, non è un rappresentante della Massoneria, ma si pregia di dialogare con quanti abbiano a cuore gli interessi del Paese: massoni o prafani, non fa differenza. Questo perché Nino Galloni, esattamente come il sottoscritto, non utilizza argomentazioni che possano far leva sull’ignoranza altrui e sulla “paura” per ottenere in cambio una manciata di voti; questo perché Nino Galloni, esattamente come il sottoscritto, non utilizza la stupidità, la mediocrità e l’ignobiltà preconcettuale con fini discriminatori e speculativi nei confronti di nessuno; ed ecco perché Nino Galloni, esattamente come il sottoscritto, non solo “accetta” i profani oltre ai massoni, ma ne va anche profondamente orgoglioso, specialmente di alcuni massoni (persone di rara sensibilità e cervelli altissimi che non vedo nella “profanità”). Di alcuni massoni e di alcuni profani, non di tutti: questo perché la stupidità è un qualcosa di universale che abbraccia tutte le categorie e gli stati sociali, quindi anche i massoni (persone che per storia ed “alta formazione” personale ed umana dovrebbero essere al di sopra della stupidità, della mediocrità e dell’ignobilta generica e gratuita specialmente diffusa in proporzioni abnormi tra i profani).

Egregio Direttore e giornalisti (tutti), sicuro di aver reso una corretta ed onesta informazione finalizzata a “chiarire”, in questo caso, la posizione dio Nino Galloni e, sicuro del fatto che quanto sopra assolutamente non rappresenti un “problema”, chiedo gentilmente la pubblicazione anche della “Lettera aperta N.3 al Corriere della Sera” sul vostro giornale.

Saluti cordiali.

Vincenzo Bellisario

(Articolo del 14 Settembre 2016)