Dal giornale VAR Matin

Da la redazione Aggiornamento del 17/06/2021 alle 17:17 Publicato il 17/06/2021 alle 17:16

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La figlia di Robert Boulin, ministro di Giscard trovato morto nel 1979, cita lo Stato in giudizio per "colpa grave"

Di fronte alla "mancanza di progressi" nell'inchiesta sulla morte del padre, la figlia di Robert Boulin, ministro trovato morto in uno stagno della foresta di Rambouillet nel 1979, ha citato lo Stato per "colpa grave" davanti al tribunale giudiziario di Parigi.

La famiglia di Robert Boulin vuole delle risposte, ma di fronte alla "mancanza di progressi" nell'indagine, passa alla velocità superiore. Fabienne Boulin-Burgeat, figlia di Robert Boulin, ministro trovato morto in uno stagno nella foresta di Rambouillet nel 1979, ha citato lo Stato per "colpa grave" davanti al tribunale di Parigi.

"Non dispero e continuo a credere nella giustizia perché sono decisamente democratica, ma sono 42 anni che aspetto che giustizia sia fatta, sono molto paziente, ma il fatto di non fare tutto cio’ che e’ necessario per conoscere la verità sulla morte di mio padre rovina la nostra democrazia", ha dichiarato Fabienne Boulin-Burgeat all'AFP.

Accusa i due magistrati istruttori di Versailles (Yvelines) di non "lavorare" e deplora la "mancanza di progressi" nell'indagine. Per questo, chiede 100.000 euro allo Stato francese in risarcimento del danno, confermando un'informazione del giornale Le Monde. Sollecitati dall'AFP, il tribunale giudiziario e la procura di Versailles non avevano reagito per il momento.

La figlia di Robert Boulin è convinta che si tratti di un omicidio

Il corpo di Robert Boulin era stato ritrovato il 30 ottobre 1979 al mattino, in 50 cm d'acqua nello stagno del Rompu a Saint-Léger-en-Yvelines (Yvelines). Ufficialmente, il ministro del Lavoro di Valéry Giscard d'Estaing, 59 anni, si sarebbe suicidato dopo aver assorbito barbiturici.

Il caso era stato inizialmente archiviato come suicidio prima dell'apertura di un'indagine a seguito di una denuncia della famiglia nel 1983. Quest'ultima si è conclusa con un annullamento nel 1991.

Nel 2015, la giustizia ha deciso di riaprire il caso per "rapimento" e "omicidio", a seguito di una denuncia della signora Boulin-Burgeat, convinta che si trattasse di un assassinio politico e che il ministro fosse stato ucciso perché in possesso di informazioni su un finanziamento occulto della sua famiglia politica (RPR).

Il "deperimento delle prove"

Più di cinque anni dopo l'inizio dell'istruzione, "più di venticinque testimoni attendono ancora di essere ascoltati, sia che ne siano capaci o, peggio, che alcuni non siano morti nel frattempo", deplorano in un comunicato trasmesso all'AFP, Fabienne Boulin-Burgeat e il suo avvocato Me Marie Dosé, precisando che "quattro testimoni sono morti".

Deplorando il "deperimento delle prove", insistono: "Questa serie di deficienze nella ricerca delle cause della morte di Robert Boulin traduce l'incapacità del servizio pubblico della giustizia di svolgere la missione di cui è investito e caratterizza una colpa grave dello Stato". D'altro canto, esse assicurano che da mesi non sono state programmate ricostituzioni giudiziarie né spostamenti in loco e che da mesi non è stato "fissato" alcun atto istruttorio.

Dans l'assignation consultée par l'AFP et délivrée le 14 juin au tribunal judiciaire de Paris, plusieurs échanges entre la partie civile et les juges d'instruction successifs soulignent "l'absence de diligences actée au dossier d'instruction" et les "demandes d'acte laissées lettre morte". "Je constate que depuis des mois les deux tiers du dossier ne sont constitués que du travail de la partie civile", a déclaré Me Marie Dosé à l'AFP.

Nella citazione consultata dall'AFP e rilasciata il 14 giugno al tribunale giudiziario di Parigi, vari scambi tra la parte civile e i giudici istruttori successivi sottolineano "l'assenza di diligenza registrata nel fascicolo istruttorio" e "richieste di atti lasciati in sospeso". " Constato che da mesi i due terzi del dossier sono costituiti soltanto dal lavoro della parte civile", ha dichiarato Marie Dosé all'AFP.

Non è possibile affermare formalmente che si tratta di un annegamento, secondo gli esperti

L'ultimo "progresso" in questo caso risale a novembre scorso: un nuovo collegio di esperti incaricato di determinare le cause della morte di Robert Boulin ha giudicato le constatazioni iniziali insufficienti per concludere "in modo formale" a una morte per annegamento. Un anno prima, nell'autunno 2019, giudicando già troppo lente le indagini, la famiglia aveva deciso di organizzare una "ricostruzione civica", proprio dove è stato ritrovato il 30 ottobre 1979 il corpo del ministro del Lavoro.

Resistente diventato avvocato, Robert Boulin aveva iniziato una carriera politica nel 1958 diventando deputato gollista della Gironda e poi sindaco di Libourne un anno dopo, prima di occupare numerosi portafogli ministeriali. La sua popolarità aveva allora alimentato voci che lo designavano "primo ministro" di Valéry Giscard d'Estaing. Il giorno prima della sua morte, lasciando il ministero del Lavoro, aveva depositato dei documenti riservati nel suo appartamento di Neuilly-sur-Seine ed era partito per una destinazione sconosciuta.

Traduzione : Maria Zei – Responsabile Mouvement Roosevelt France