MR Umbria e il Diritto Costituzionale dei nostri figli all’Istruzione
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- Pubblicato: Mercoledì, 17 Marzo 2021 22:23
- Postato da Redazione Movimento Roosevelt
Nelle ultime ordinanze, la Regione Umbria ha emesso norme molto restrittive, soprattutto nel territorio della provincia di Perugia, per quanto concerne la ripresa delle attività scolastiche e socioeducative.
Credo sia opportuno, arrivati ad oltre un anno di emergenza sanitaria con un tessuto socioeconomico allo stremo, che la classe dirigente regionale in tutte le sue forme si faccia carico di adottare un cambio di passo e di paradigma nella gestione di questa emergenza sanitaria.
Appare ormai chiaro ai più che le politiche restrittive e di terrore adottate sino ad oggi non hanno portato ad alcun risultato, se non quello di peggiorare la situazione sanitaria, economica e sociale della nostra regione.
Il primo passo è quello di ammettere che, per oltre venti anni, si è tagliato il bilancio della sanità in maniera strutturale senza pensare minimamente all’obiettivo ultimo, ovvero la cura dei nostri cittadini. Tagli inopportuni e senza nessun criterio che hanno fortemente indebolito il nostro sistema sanitario. Oggi, i nostri ospedali, i dipartimenti di prevenzione e tutta la struttura sanitaria nel suo complesso si trovano fortemente sottodimensionati e derubati di quelle competenze professionali essenziali per la gestione in qualità ed eccellenza del sistema sanitario regionale. Ciò sia detto senza addentrarsi, almeno momentaneamente, in quella gestione clientelare ed opportunistica che ha permesso a vari e molteplici soggetti politici- tanto di maggioranza che di opposizione- il mantenimento di un proprio status-quo ed una personale carriera politica.
Il secondo passo è quello di fare chiarezza nella gestione e comunicazione dei vari dati sull’andamento epidemiologico. I dati presenti sul portale della Regione Umbria sono elaborati dalla struttura della Regione Umbria in collaborazione con la Protezione Civile e l’Associazione dei comuni dell’Umbria per la Protezione Civile, mentre i dati a supporto del Governo Nazionale, e quindi anche dell’ultimo DPCM del 02 marzo 2021, sono forniti e realizzati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Questa diversità a volte crea confusione e incertezza: quindi immagino sia opportuno analizzare e comunicare i dati sul monitoraggio dell’emergenza covid-19 prendendo come riferimento esclusivamente i dati forniti dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, focalizzando l’attenzione sul nostro territorio regionale, fino al livello comunale, con la collaborazione dei Dipartimenti di Prevenzione. Questa è anche la via migliore per implementare una seria riforma del sistema sanitario regionale, dove si riporti al centro delle attività non già gli obiettivi economici e finanziari, bensì la cura e la tutela della salute dei nostri concittadini.
Ritornando sul tema della scuola, di seguito riporto un estratto dell’art. 21 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 02 marzo 2021, che recita: “Art. 21 (Istituzioni scolastiche)
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