Tutti gli articoli

DeM 4deec
La Democrazia Cannibale è una democrazia che mangia le persone, è la condizione postmoderna in cui il demos (popolo) viene fagocitato dal cratos (il potere).

Il Potere cannibale è un potere che non ammette il confronto, è senza alterità e senza competenza. Quando il potere senza competenza diventa l’amministratore di una democrazia si verifica il fenomeno, che Cossiga chiamava democratura.

La democratura è una dittatura soft, mascherata da democrazia in cui però le decisioni popolari sono sabotate dalla burocrazia asservita al potere. Il potere senza competenza si mangia il dinamismo della società democratica a vantaggio dell’autocelebrazione dei ritualismi scaramantici contro i ‘gufi,’ perché privato della sua componente spirituale; infatti è la competenza che dà al potere quel senso altruistico e costruttivo che altrimenti sarebbe assente.

Un potere senza competenza è un potere morto, un ‘morto vivente’ da film horror che per esistere nel ‘non senso’ paradossale di ‘una vita senza vita’ deve nutrirsi dei vivi, cannibalizzandoli. I pensieri si spostano facilmente dall’allegoria, alla realtà dei privilegi e dei diritti acquisiti della cosiddetta casta che sarebbe meglio rinominare in ‘Delitti Acquisiti’.

Restando nel gioco di parole, il diritto del privilegio è diventato un delitto, un crimine, uno strumento aristocratico di offesa nei confronti della cittadinanza. Tutto questo però viene soffocato dalla grande narrazione, in quanto il potere senza competenza ha bisogno dei grandi racconti per esistere come entità senza anima.

Nella grande narrazione rientrano le grandi opere, come una metafora manieristica di un potere che nega i servizi essenziali ai Cittadini trasformandoli in vizi, perché ha smarrito la sua componete spirituale. Succede quindi che i Servizi spolpati e dissanguati lascino il posto solo ai Vizi.

In questo contesto assume valore la battaglia rooseveltiana che non mira alla poltrona o alla vittoria elettorale dell’uno contro l’altro, ma a dare un senso spirituale all’ideologia,al potere e alla competenza. Tutto questo per ritrovare un senso al modo di fare politica.           


Stefano Pica


(Articolo del 19 Giugno 2016)